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per il FORUM FILATELIA e FRANCOBOLLI pagina 8

 

FORUM CONTINUA 8:

 

ecco in tema di francobolli di spionaggio o fatti per i servizi segreti, un articolo molto simpatico di un mio amico russo che racconta un intervento del KGB per salvaguardare l'anonimato di un suo 007!!!!!

 

I FRANCOBOLLI  PROIBITI  DAL K.G.B.:

Nell’Impero russo e nella vecchia Urss, il servizio postale era monopolio di Stato. I controlli effettuati risultavano molto rigorosi. Era sufficiente che un marinaio o un passeggero di una nave trasportasse una lettera diretta da qualche parte, perché sussistesse il motivo di multarli! Le sole eccezioni erano le poste “zemstvo” dell’Impero e le reti locali durante la Guerra civile.

Ad ogni modo, il servizio postale governativo in Russia e in Urss era molto potente, con regole rigide e sanzioni severe in caso d’inosservanza. Le eccezioni sono molto poche e generalmente ancora sconosciute ai filatelisti…

Caratteristica dell’Urss, della vecchia e della nuova Russia, è il diffuso utilizzo degli interi postali (buste e cartoline), che rappresentano l’80-90% della corrispondenza… Così, i filatelisti che vogliono collezionare emissioni locali, devono stare attenti non solo ai francobolli ma anche, e specialmente, a questa categoria di oggetti.

Durante il periodo classico, la Russia emise più di 130 francobolli ufficiali. Se si aggiungono i valori degli zemstvo, il Paese ha prodotto quasi la metà dei valori mondiali di quel tempo. Ma se consideriamo anche tutti gli interi postali locali, la quantità è due volte maggiore…

 

Vediamo un esempio, il corriere postale di Novosibirsk.

In Urss, era obbligatorio sottoporre alla censura tutte le pubblicazioni prima che fossero messe in circolazione. Venivano così bloccate le informazioni proibite di qualsiasi tipo, confidenziali, limitate o segrete, allo scopo di evitare la loro diffusione a stampa.

I “francobolli” realizzati dall’Istituto dei trasporti ferroviari di quella città vantano uno strano record, in quanto hanno rappresentato una tripla violazione e furono sottoposti ad azione giudiziaria per:

- violazione del monopolio postale,

- pubblicazione clandestina (i “samizdat”),

- rivelazione di segreti di Stato.

Ora, i fatti: nel mese di dicembre del 1962, l’Istituto tecnico trasporti ferroviari di Novosibirsk (Niert) commemorava il trentesimo anniversario della sua fondazione. In occasione dell’evento furono stampate, dalla tipografia del quotidiano locale “Soviet Siberia”, sei etichette ispirate agli schizzi di due artisti.

Vennero realizzate a coppie su due righe, in colore rosso… Molti fogli furono perforati con la macchina per cucire. I “francobolli” sono orizzontali e misurano 36x22 millimetri. Tutti presentano le iscrizioni: “30 anni Niert” e “Novosibirsk 1962 corriere postale”. Esistono alcune differenze nei testi, dovute al fatto che ci lavorarono autori differenti.

 

Esaminiamo ogni etichetta nel dettaglio:

1ª: eroe dell’Unione Sovietica U.Derabin, allievo dell’Istituto

2ª: monumento dei combattenti per la Rivoluzione con razzo sullo sfondo

3ª: eroe dell’Unione Sovietica Bezukladnicov, allievo dell’Istituto

4ª: Teatro dell’opera e balletto di Novosibirsk

5ª: treno merci con trolley

6ª: palazzo dell’Istituto

 

un'immagine inedita: la terza vignetta in alto a destra!

Fu la terza etichetta che portò ai drammatici eventi. Ma prima di chiarire il mistero, aggiungeremo qualche, ulteriore, informazione filatelica.

Vennero stampati 25mila fogli, ciascuno con il gruppo da sei etichette. La maggior parte della tiratura fu distribuita tra gli insegnanti e gli studenti dell’Istituto, assieme a tutti gli ospiti partecipanti al giubileo.

Le etichette vennero applicate, assieme a francobolli sovietici, sulle lettere ufficiali dell’Istituto, dell’Amministrazione ferroviaria della Siberia occidentale e anche su missive private di studenti, insegnanti e ospiti.

Quando la corrispondenza passava attraverso il sistema postale, le etichette venivano annullate con uno speciale timbro: per l’Istituto era triangolare in nero e viola, per l’Amministrazione ferroviaria rotondo in nero con il testo “Spedizione postale dell’Amministrazione ferroviaria Tomsk”.

Sulle buste che contenevano i biglietti d’invito ai festeggiamenti, invece, venivano applicate solo le etichette.

Gli studenti dell’Istituto avevano creato un proprio “corriere postale privato” e consegnavano i plichi ai relativi destinatari in città. Si trattava di un servizio libero e autentico! Le etichette che venivano incollate sulle buste e consegnate dagli studenti assolvevano sicuramente al ruolo di francobolli, mentre quelle collocate accanto ai francobolli sovietici avevano la funzione di adesivi pubblicitari.  

     

                        treno merci                            monumento combattenti

Nei giorni in cui operò il corriere degli studenti si consegnarono 500 buste provenienti dall’Istituto. Durante lo stesso periodo, le lettere con il francobollo sovietico a tariffa appropriata (Michel 2699) e le vignette furono annullate nell’ufficio postale 23, situato non lontano dal centro.

Tornando ora alla terza etichetta, spieghiamo chi fosse l’eroe dell’Unione Sovietica Bezukladnicov. Un allievo dell’Istituto, certo, ma per lungo tempo il suo servizio militare rimase segreto. Quando ricevette l’invito a visitare la scuola, il suo capo prese speciali accordi con la commissione del giubileo sulle condizioni da applicare alle visite degli ex-studenti a Novosibirsk: niente foto e notizie sulla stampa.

Le restrizioni giunsero assolutamente inaspettate, in quanto il ritratto di Bezukladnicov si trovava già su una delle etichette. Il dipartimento locale del Kgb ordinò di distruggere tutti i “francobolli” in circolazione ed è quanto avvenne, con la sola eccezione di cinquanta esemplari ed altrettante coppie.

Il corriere operò solo per tre settimane, dall’1 al 20 dicembre 1962 e in quel periodo le vignette furono timbrate. Dopo il 20 dicembre, l’amministrazione postale locale fu costretta a distruggere le rimanenti, con la giustificazione che si trattava di emissioni illegali. Gli organizzatori di questa iniziativa vennero arrestati.

da un articolo apparso sulla "Voce del Cifr" di Kirill Protopopov, traduzione di Fabio V.

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Ecco la versione inglese apparsa a mia cura sul The Cinderella Philatelist del luglio del 1999:

 

UNKNOWN LOCAL STAMPS IN EX-USSR AND RUSSIA

Part I° THE KGB affair

In the Russian Empire and in the former USSR, the postal service was a State monopoly. Controls on it were very strict. As an example of this strictness, were a sailor or a passenger on a ship to carry a letter somewhere,  that would be sufficient reason to fine him! The only exceptions to this strong monopoly were the "ZEMSTVO" posts of the Empire and the local posts during civil war. However, the Governmental Postal Service in Russia and in the USSR was powerful with strict rules and severe penalties in case of violations. Exceptions were very few and generally they are still unknown to philatelists.

A peculiarity of the Post in Old Russia, the USSR, and the New Russia has been the widespread use of postal stationery and postal cards, which represent 80-90% of the mail. This is the reason why the confirmation of payment for mail delivery it is not the postage stamp but the postal stationery and the postal card. So philatelists who want to collect philatelic local items must look not only to stamps but also, and especially, to postal stationery.

  During the "classic period" Russia issued more than 130 official stamps. If one adds to that the Zemstvo stamps, Russia had issued nearly half of the stamps of the world at that time. But if we also consider all local provisional postal stationery the quantity of postal items to be collected is two times more! Thousands of provisional postal stationary items were issued, and they are related to thousands of different locations!

  Now we want to present to the readers of our magazine three peculiar unknown local posts together with the description of the situation which gave birth to them. We are sure to create a curiosity in many topical collectors, so we leave also the possibility of further investigations on the same issues or in other undiscovered area of Russian philately. We begin from:

  Courier Post of Novosibirsk

  In the former USSR, it was mandatory to submit all publications to censorship before circulation. The censorship controlled forbidden information of any kind, confidential, restricted, or secret, in order to avoid its spread in the press. Therefore the stamps of Courier Post of the Institute of Railway Transport had a strange record, because they were a TRIPLE violation and were subjected to judicial action for:

-         violation of postal monopoly

-         "SAMIZDAT" (underground publication)

-         and giving away State secrets.

  Now the facts: In December, 1962, the Novosibirsk Institute of Engineers Railway Transport (N.I.E.R.T.) was celebrating the 30th anniversary of their foundation. For this event they printed 6 labels from the sketches of two artists; the "stamps" were printed in the typography by the local newspaper, "Soviet Siberia".

  They were printed in pairs in two rows, in red on the glazed paper similar to that used for newspapers. Most sheets were perforated by sewing machine. The stamps are horizontal, sized 36 x 22 mm. All of them have the following inscription on the ribbon: "30 years N.I.E.R.T." and also "Novosibirsk 1962 Courier Post".  Some differences exist in the stamps' inscriptions due to their creation by different authors.

 

Fig. 1.

 

     

               5th label               i                            2nd label

1st label: Hero of the Soviet Union U. Derabin, pupil of the Institute

2nd label: Monument of fighters revolution with flying rocket in background

3rd label: Hero of the Soviet Union Bezukladnicov, pupil of the Institute

4th label: Novosibirsk Theatre Opera and Ballet

5th label: Freight train with trolley

6th label: Institute building.  

It was the third label which lead to these dramatic events. But before we clarify the mystery we'll add some more philatelic information.

The printing of Courier Post labels was made in 25,000 sheets, each with the set of six labels. The greater part was distributed among the teachers and students of the Institute, together with all the attending guests of the Jubilee. The labels were applied along with Russian stamps to official letters of the Institute and Western Siberia Railway Administration and also to private letters of students, teachers and guests. As the correspondence passed through the mail system, the labels were cancelled with a special postmarks: in the Institute it was a triangular postmark in black and violet, in the Railway Administration it was a round postmark in black with the inscription "Postal Expedition of the Tomsk Railway Administration". But on the envelopes which had enclosed the invitation tickets to the Jubilee party only the labels were applied. The students of Institute had created a "Private Courier Service" by themselves and delivered these covers to the addressees in town. It was a GENUINE FREE COURIER POST! The labels which were glued to covers and delivered by students were surely POSTAGE STAMPS. Labels which were glued alongside Russian stamps had the function of advertising stickers. In the days that the students' Courier operated, 500 covers from the Institute were delivered. During the same time letters with the proper rate Russian postage stamp (Michel #2699) and the labels were cancelled in post office #23, located close to the Institute.

Now returning to the third label, we must point out that it shows the Hero of the Soviet Union Bezukladnicov. He was also a pupil of the Institute, but for a long time his military service had had strict secret status, and therefore when he received the invitation to visit the Institute, his chief had made special arrangements with the Jubilee commission about the conditions for ex-students' visits in Novosibirsk: no photos and no news in the press. These restrictions were absolutely unexpected, because his portrait was already on one label of the Courier Post set. The local department of the KGB gave orders to destroy all circulating labels, and that was done except for 50 labels and 50 pairs only. The Courier operated for only 3 weeks, from December 1-20, 1962, and in that period the labels were cancelled. After the December 20 the local Post Administration was obliged to destroy all the remaining labels as illegal issues and the organisers of this action were arrested.

No other information are available at the moment.

(to be continued on next C.P. issue with Nizhni Novgorod issues and Samara Aviapost)

N.B. chi volesse leggere l'articolo successivo mi scriva.

Fabio V.

 

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