Al comando del C.L.N.A.I. era il gen. Raffaele Cadorna, paracadutato nell'agosto '44 al Nord; al settore operativo venivano preposti Ferruccio Parri e Luigi Longo. Tutti e tre avevano una consolidata esperienza di combattenti.
La stagione estiva favorì l'avanzata del fronte alleato: Arezzo fu liberata il 16 luglio, aprendo così la strada per Firenze, importante punto strategico per le truppe tedesche in ritirata. Una delle imprese più importanti dei partigiani fu appunto la collaborazione offerta agli Alleati per la liberazione di questa città. In primo luogo fu occupata la zona d'Oltrarno; la lotta fu dura perché le forze tedesche erano nettamente superiori, inoltre i ponti sull'Arno, ad eccezione di Ponte Vecchio, erano stati fatti saltare. L'11 agosto '44, al suono della Martinella di Palazzo Vecchio, avvenne la sollevazione popolare e i Tedeschi dovettero ritirarsi. Gli Alleati entrarono il 13 agosto.
Venendosi a trovare a ridosso dell'Appennino Tosco Emiliano, prima che avesse termine la stagione estiva, gli eserciti Alleati sferrarono l'attacco alla linea "Gotica": Pesaro, Cattolica, Riccione, Urbino, Rimini sono le tappe dell'avanzata. A Cesena e Forlì, quando entrano le forze alleate, le città sono già in mano alle formazioni partigiane.
Per la liberazione di Ravenna, avvenuta il 4.12.1944, fu preparato un apposito piano dalle forze partigiane che, sottoposto agli Alleati, fu accolto. Per questa piena collaborazione, il comandante dell'VIII Armata britannica, gen. McCreery, decorò con Medaglia d'Oro al V.M. Arrigo Boldrini (Bulow), comandante partigiano della XXVIII Brigata Garibaldi "M. Gordini" e della piazza di Ravenna.
Tra l'estate e l'autunno 1944, in collegamento ed in appoggio all'offensiva alleata, l'attività partigiana riprese con grande vigore: diverse zone del Nord Italia, più o meno ampie, vennero liberate e per il loro governo furono eletti organismi democratici.
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