Il periodo 23.9.1943 - 25.4.1945, corrispondente a quella del governo repubblichino, é evidenziato da un primo utilizzo dei valori della serie "imperiale" sovrastampati "G.N.R." (Guardia Nazionale Repubblicana) di carattere locale e provvisorio; segnaliamo inoltre l'impiego dei valori della serie "imperiale" sovrastampati "Repubblica Sociale Italiana", con un "fascio littorio" o con scritta sovrapposta da un "fascetto"; esistono inoltre emissioni commemorative.
Emissioni della "Guardia Nazionale Repubblicana": tra il 20.12.43 ed il febbraio 1944, con sovrastampa tipografica "G.N.R." in rosso o in nero su francobolli della serie "imperiale" del 1929-42 (20 valori); su francobolli del regno di posta aerea (2 valori); su espressi del regno (2 valori); sugli esemplari di propaganda di guerra del regno (12 valori, su segnatasse del regno (13 valori). Una prima tiratura fu eseguita dalla tipografia Bontacchino di Brescia, quella successiva dalla tipografia Chiamenti di Verona.
Emissioni della "Repubblica Sociale Italiana": dal 22.1.1944 con diversi tipi di sovrastampa in rosso o in nero su francobolli della serie "imperiale" con l'effigie di Vittorio Emanuele III (5 valori); inoltre sovrastampe su espressi del regno (2 valori); su francobolli di propaganda di guerra del regno (12 valori); su pacchi postali del regno (12 valori); su marca per recapito autorizzato del regno (1 valore); su segnatasse del regno (12 valori). Tipi di sovrastampa: a) "fascetto" sovrapposto alla dicitura "Repubblica Sociale Italiana" su tre righe; b) "fascio littorio"; c) "Repubblica Sociale Italiana" su tre righe; seconda serie dei "monumenti distrutti" (10 valori); d) "fascio littorio" a sinistra e "Repubblica Sociale Italiana" su tre righe a destra, o posizione inversa. Il francobollo da 50 lire della serie "imperiale" fu sovrastampato con un "fascio littorio" di colore carminio violaceo nell'emissione di Firenze (febbraio 1944) e di colore rosso nella successiva emissione di Verona (aprile 1944).
Dal 16.3.1944, i francobolli del regno con l'effigie del Re furono dichiarati fuori corso.
Il 5.6.1944 fu emessa una serie ordinaria di quattro valori detta "Monumenti distrutti" o "Tamburino" . Stampa in rotocalco dell'Istituto Poligrafico dello Stato (I.P.S.) di Roma per i valori da 20 e 25 centesimi, dalla sezione di Novara dell'I.P.S. per i valori da 30 e 75 centesimi. Nei primi due valori sono riprodotti la Loggia dei Mercanti di Bologna e la Basilica di S. Lorenzo a Roma; entrambi gli edifici monumentali avevano subito gravissimi danni a causa dei bombardamenti angloamericani nell'estate del 1943. Nei restanti due valori della serie, é riprodotto un "Tamburino" che marciando a tempo di musica grida "All'armi, all'armi!", primo ed espressivo verso di una nota canzone fascista.
Tra l'agosto 1944 ed il marzo 1945 fu emessa una seconda serie "Monumenti distrutti" di 10 valori più un espresso. Stampa in rotocalco della sezione di Novara dell'I.P.S. Ciò significa il definitivo trasferimento dell'attività del Poligrafico al Nord, al seguito del governo repubblicano di Mussolini. Oltre alle illustrazioni già descritte per la prima emissione, nella presente sono riprodotti: 5c Chiesa di S. Ciriaco ad Ancona; 10c e 1 lira Abbazia di Montecassino; 1,25 e 3 lire S. Maria delle Grazie di Milano; 50c allegoria dell'Italia repubblicana e fascista. Anche questi monumenti avevano subito danni a seguito dei bombardamenti aerei angloamericani.
L'espresso da L. 1,25, che fa parte della stessa emissione, riproduce il Duomo di Palermo. Contrariamente a quelli precedenti, il monumento palermitano non aveva subito alcun danno bellico.
6.12.1944 emissione di una serie di tre valori celebrativa del "centenario della morte dei Fratelli Bandiera". Stampa in rotocalco della sezione di Novara dell'I.P.S. Soggetto unico che illustra il volto d'Attilio ed Emilio Bandiera.
Le ultime tre serie sopra descritte sono le uniche a carattere celebrativo emesse nel periodo settembre 1943 - aprile 1945.
Infine, nel 1945 fu emessa una marca d'autorizzazione per la spedizione di pacchi non superiori ad 1 Kg. diretti a militari (franchigia militare).
Con la caduta della Repubblica Sociale Italiana (25.4.1945) queste emissioni furono dichiarate fuori corso. Nonostante ciò, i francobolli in circolazione nel Nord Italia continuarono ad essere usati per sopperire totalmente o parzialmente, secondo le zone, al tardivo rifornimento dei nuovi francobolli provenienti da Roma. La situazione si normalizzò tra la fine del 1945 ed i primi del 1946.
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