Le Lotte Partigiane per la Libertà


Parte C: La Dichiarazione di Guerra


Nel frattempo si verificarono due importanti avvenimenti.

13.10.1943 - il Governo Badoglio (rifugiatosi a Brindisi) dichiarò guerra alla Germania.

Repubblica Sociale  Lupa Capitolina

14.11.1943 - il Congresso del Partito Fascista Repubblicano (tenutosi a Verona) approvò i 14 punti programmatici della Repubblica Sociale. Di fatto, il territorio nazionale veniva diviso in due parti: una a nord occupata dall'esercito tedesco e governata da Mussolini; una a sud occupata dagli eserciti alleati e con un governo che conservava la struttura costituzionale del Regno d'Italia.

Per fronteggiare questa nuova situazione, il 20.1.1944, a Roma viene costituito il Comitato di Liberazione Nazionale per l'Alta Italia (C.L.N.A.I.) con la presenza paritetica di cinque Partiti: Partito Democratico Cristiano, Partito Comunista Italiano, Partito Socialista di Unità Proletaria, Partito Liberale, Partito d'Azione.

Montecassino  Ascoli Piceno

Contestualmente, l'avanzata alleata avveniva molto lentamente arrestandosi, nell'inverno 1943-1944, sul fronte di Cassino. Durante questo periodo si rivelò particolarmente attiva la lotta partigiana nelle regioni centrali: Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria, alle spalle dello schieramento tedesco al fronte.

Cap. Troilo

Nel dicembre 1943, sulle rive del fiume Sangro, si costituisce la formazione partigiana abruzzese autonoma e popolare "Gruppo Patrioti della Maiella", comandata dal Cap. Troilo.

Gli Inglesi utilizzarono il Gruppo contro i Tedeschi già nel gennaio '44. Dopo aver liberato l'Abruzzo, il Gruppo, divenuto Brigata "Maiella", proseguì la guerra di liberazione fino oltre Bologna. Più volte citata nei bollettini di guerra alleati, la "Brigata Maiella" è l'unica singola formazione partigiana decorata di Medaglia d'Oro al Valor Militare. La sua bandiera di combattimento è custodita al Vittoriano.

Nel Lazio si verificò un primo tentativo di "Repubblica Partigiana" e precisamente nel Reatino, ma ebbe breve durata. Da ricordare la battaglia di Poggio Bustone ai primi di aprile '44: constatata la pericolosità delle "bande" locali, il Comando tedesco dispose una spedizione punitiva; occupato il paese, fu dato alle fiamme causando la distruzione di circa la metà dell'abitato.

Cassino

Dopo lo sfondamento del fronte di Cassino, notevole fu il contributo delle formazioni partigiane alla liberazione delle città del Centro Italia: Sulmona, L'Aquila, Teramo, Ascoli Piceno, Osimo ed Ancona.




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