IMMAGINI RELATIVE AI MIEI MESSAGGI

per il FORUM FILATELIA e FRANCOBOLLI pagina NEWS 06

 

 

In questa pagina (vedi in fondo) abbiamo riportato tempo fa delle informazioni sulla posta in bottiglia o BOTTLE MAIL.

Avendo ricevuto da M. Muller un suo articolo sull'argomento, o meglio su un suo esperimento di lettera gettata in mare in una bottiglia, lo riportiamo qui integralmente, come è apparso sulla rivista South Atlantic Chronicle del luglio del 2001. Per non appesantire il download delle 5 pagine, abbiamo messo il link a ciascuna di esse separatamente. Basta cliccare su ciascuna riga e le pagine si apriranno come delle singole foto che potrete anche stampare:

 

Message in a bottle page 1

 

Message in a bottle page 2

 

Message in a bottle page 3

 

Message in a bottle page 4

 

Message in a bottle page 5

 

Message in a bottle page 6

 

Message in a bottle page 7.

 

 

Siccome Mike Muller è stato ospite a Tristan da Cunha di Ernest Repetto, leggetevi la storia a pagina 133. 

 

L'articolo è in inglese. Se qualcuno avesse difficoltà, mi scriva in m.p. o a posta al webmaster ed io gli invio le pagine per e-mail.

 

FORUM  TOPIC: ULTIME NOTIZIE DAL 1937 in avanti! pagina 6

 

Continuiamo con le notizie provenienti dal 1937 in avanti! 

 

La notizia numero 18) è datata 22 maggio 1941 è una bomba di notizia... o meglio è una notizia sulle bombe... ehehehh

 

 "RITARDO PER AZIONE NEMICA":

 

per identificare le lettere arrivate in ritardo a causa di bombardamenti nemici o altre azioni del nemico... l'articolo informa che  il Post Office  avrebbe applicato, "qualora possibile", l'allegato timbro sulla posta in arrivo. L'annullo, grande quanto mezzo penny,  raffigura UNA BOMBA e la scritta "delayed by enemy action". Nel caso che il ritardo nella consegna non fosse dovute ad  azioni di guerra, il simbolo non sarebbe stato applicato.  

 

 

io personalmente non ho mai visto questo timbro. Non facendo storia postale non sono la persona più indicata a confermare o a negare che sulla posta inglese, a partire dal maggio del 1941,  fosse o non fosse effettivamente applicato il timbro dell'articolo.

CHI L'HA VISTO? Se qualcuno ne ha notizie, gentilmente mi scriva.

 

P.S. visto i recenti casi di furto nella zona di Milano, sarebbe il caso di applicare su molte nostre lettere la scritta "aperta per ASPORTO valori".

 

In molti si sono lamentati dei furti... speriamo che adesso ci siano più controlli e che i dipendenti infedeli abbiamo il massimo della pena... perché oltre il furto c'è l'apertura di un plico postale che da solo giustifica il licenziamento in tronco. 

Qui Giuseppe si lamenta:

"Mi hanno aperto 3 raccomandate togliendo il denaro, e poi hanno richiuso facendo arrivare le raccomandate vuote. Alla polizia postale mi hanno detto che sicuramente i furti erano avvenuti all'estero."

Se "mal comune è mezzo gaudio".... sappi che è' successo anche a me, e senza possibilità di essere rimborsato.. ahimè!


Notizia numero 19):

Posta via piccione

 

della posta via piccione abbiamo parlato in diverse occasioni, discutendo sui mezzi inusuali di trasporto della posta. Interessante è comunque leggere cosa scrivevano i giornali dell'epoca, prima della 2° guerra mondiale e durante:

 

 

dal E.S. del 16 maggio 1938

Ecco la traduzione grazie  a Paolo C.:

 

 

"Piccioni viaggiatori per la posta agricola:

Piccioni viaggiatori militari sono stati introdotti su larga scala quest’ anno in alcune delle più remote fattorie collettivizzate della Russia. Volando in zone dove strade, telefoni e servizi telegrafici lasciano molto a desiderare , i piccioni hanno dato prova in molti posti di essere l’unico mezzo di comunicazione veloce."

Notizia numero 20):

 

Ma il 5 aprile del 1943 i nostri piccioni hanno ben altri compiti... e si parla anche di PICCIONI " eroi di guerra":

 

Piccioni eroi di guerra, siamo ne 1943

"Impiego  dei piccioni in guerra:

   Il piccione domestico entra sempre più spesso nelle notizie per la utile ed a volte eroica parte che ha nello sforzo bellico. Il mio corrispondente di Toronto mi segnala che la Royal Canadian Air Force ha aperto a Vancouver la prima scuola per “pigioneers” , gli esperti addestrati per maneggiare i piccioni sia a terra che nel trasporto aereo.  Fino al 1940 la nostra aviazione aveva più di 20.000 piccioni in addestramento e da allora il numero è più che raddoppiato. Comandi Costieri e quelli di bombardieri sono i principali utilizzatori ed il Royal Corps of Signals ne impiega molti. In Francia vi è una lapide in ricordo del piccione che salvò Verdun trasportando il messaggio che richiedeva i rinforzi che assicurarono la vittoria.

Ferito ma volò

   Nella scorsa guerra avemmo un nostro piccione che venne impagliato e si può vedere alla Royal United Services Institution a Whitehall.   Benché ferito , volò da Menin al quartier generale di divisione con un messaggio di importanza vitale, per poi morire subito dopo.  In questa guerra abbiamo avuto Scaramouche e Black Patch, che volarono in servizio benché feriti nella battaglia di Inghilterra e Winkie , un piccione che volò 100 miglia sul mare del nord per salvare 4 uomini di un naufragio.  Beachcomber è il nome del piccione che portò il primo dispaccio operativo dello sbarco a Dieppe. Volò attraverso il fuoco della contraerea ed un suo compagno con un messaggio gemello fù abbattuto.

In servizio domestico

   Un piccione del comando bombardieri è stato in 81 operazioni, ed un altro depose un uovo a bordo di un aereo, venne esonerato dal servizio e messo ai “servizi domestici”.  Si dice che i piccioni più intelligenti e meglio addestrati tengano le ali chiuse quando vengono lanciati e cadano in caduta libera dall’aereo. Si stanno facendo tentativi per far volare i piccioni di notte.    Alcuni giorni fa è stato scritto che un piccione americano di nome Yank fu il primo mezzo ad annunciare l’occupazione di Gafsa in Tunisia."

per degli esempi di posta via piccione vedi pagina 41: oppure sul forum sull'omologo topic.

  

  Notizia numero 21):

 

Passiamo ad un'altro strano mezzo di trasporto:

 

Posta portata con mezzo corazzato: qui siamo nel medio oriente nell'aprile /maggio del 1948:

 

Fra le poste locali in Israele nel  periodo INTERIM del 1948, prima dell'annuncio ufficiale della nascita dello Stato ebraico, c'è la posta di Rishon le Zion.

Ne abbiamo già parlato sul Forum, ma è particolare leggere oggi, l'annuncio che fecero i giornali inglesi d'epoca:

"maggio 1948: Francobollo ebraico

Da quando il Governo Mandatario ha sospeso il servizio postale nell’attesa di una normalizzazione della situazione del paese, le autorità ebraiche in Palestina hanno istituito un servizio postale interno alle proprie aree. L’illustrazione mostra un francobollo provvisorio di Eretz Yisrael “per mezzo blindato” postato a Rishon le Zion il 6 aprile ."

 

Il francobollo rappresenta un camion blindato, con uomo armato di fianco. La scritta in inglese dice  infatti "armoured car":

eccolo su busta in data 5 maggio 1948 con timbro d'arrivo a Tel Aviv 

 

  Notizia numero 22):

...ed ora un bel QUIZ! Chi sono i tre grandi in conferenza? e di che conferenza si tratta?

 

 

Conferenza del TRE GRANDI: chi sono? Dove sono? Cosa devono decidere?

 

 

Vediamo chi risponde per primo.... e magari posta anche un francobollo che commemora quell'avvenimento.

 

Il primo è Roberto Petrone che ha bruciato sul filo di lana Franco Siccardi!  Complimenti a loro!!!!!!!!!!!

 

Ecco cosa dice Roberto:

Ciao Fabio,

per la risposta è semplice: la foto è stata scattata alla conferenza di Yalta dove i futuri  vincitori della II Guerra mondiale decisero "l'assetto del mondo" al termine della guerra stessa.

I personaggi sono Roosvelt, Churchill e Stalin.

Il francobollo? Quello che ho trovato che ci si avvicina di più è questo:
http://www.ebay.com.hk/viItem?ItemId=5621043458
trovato su ebay Hong Kong.

Cercando il francobollo su internet ho scoperto tra l'altro che Roosvelt era un collezionista di francobolli.

 

 

 

 

Marshall islands  commemorativi della conferenza di Yalta e Teheran


A entrambi verrà spedito un "francobollo" dell'isola Ferdinandea (aspetto però rifornimenti, perché ho avuto alcune richieste... ma le etichette non sono mie!) E ovviamnte se è di loro interesse! :-) :-)  Comunque a Roberto dico che a molti di noi era già noto che Roosvelt era un collezionista di francobolli... dotato anche di  SEI DITA, .... per usare meglio la pinzetta!

Attenzione: Luckystrike dice che: si tratta invece della conferenza di Teheran che fu tenuta nel novembre del 1943, molto prima della conferenza di Yalta (peraltro ben più famosa) che si tenne nel febbraio del 1945.

 

Che facciamo?? Bisogna confrontare anche i vestiti:

 

vi do qualche suggerimento....

   

 

Teheran 1943               Yalta 1945

.

 

Ma la foto di sopra di quando è?????  vediamo se troviamo altri indizi... 

magari nella didascalia della foto stessa....

 

e colpo di scena... è Luckystrike - Luca  che si aggiudica il QUIZ! Anche io sono stato tratto in inganno dalla più famosa conferenza foto dei tre a Yalta! 

 

 

 

 

ecco il pezzo del giornale più largo! Si tratta della conferenza di Teheran!

 

La giuria, che è sempre  insindacabile, ritiene che i  vincitori siano tutti e tre!

 Complimenti a tutti, e tre saranno i premi ehe he hheee!  

 

P.S. a Veronafil i premi sono stati consegnati a  Roberto P. e a Lucky (che ci ha messo un po' a ricordarsi di cosa stavamo parlando...) a Franco Siccardi, che purtroppo non era presente li spedirò... magari quando è a Macao, così mi risponderà con un paio di cartoline da là....

Ciao Franco!

 

  Notizia numero 23):

 

Bene! Ora spostiamoci in Namibia, ai giorni nostri. Il mio amico Sergio, ottimo collezionista, c' è andato recentemente e mi ha portato una mappa ed un foglietto con la storia di un baobab locale, che vedete qui nell'immagine. La storia sembra essere stata scritta cent'anni fa, anche se poi fa riferimento ai nostri giorni. 

 

baobab millenario ad Ombalamtu in Namibia

 

 

Paolo C. mi ha gentilmente tradotto la storia di questa pianta millenaria, che nel tempo ne ha visto di tutti i colori. Diversi furono anche i suoi impieghi... fra cui... ma leggiamo la storia:

 

La storia del OMBALANTU BAOBAB TREE HERITAGE CENTRE

"Il BAOBAB ha un ruolo vitale nella vita delle nostre popolazioni, in quanto ha giocato un ruolo importante negli anni passati. Salvò le vite dei nostri nonni e recuperò le nostre proprietà, specie il bestiame, dagli Aakwambi al tempo delle guerre tribali fra Aakwambi e Aambalantu , causata dalla gelosia degli Aakwambi perché gli Aambalantu avevano troppo bestiame.  È per questo che gli Aakwambi iniziarono a combattere gli Aambalantu cercando di prendergli il bestiame. Ma non ebbero successo grazie al Baobab. Al tempo della guerra tribale fra Aakwambi e Aambalantu persino il bestiame sapeva cosa stava succedendo. Imparò a riconoscere i gridi di allarme “wuu Wuu “ e quando lo udiva correva a rifugiarsi al Baobab. Vi erano nell’albero anche fori per sparare e quando il nemico si avvicinava si poteva sparare dall’albero. Per questo gli Aakwambi divennero timorosi di aggirarsi nella terra di Ombalantu. 

Quando i bianchi arrivarono a Ombalantu lo stesso posto era usato come ufficio postale. Tutti i pacchi provenienti  dai vari posti come Walvis Bay o Windhoek vi venivano stivati e serrati finché non venivano ritirati dai proprietari.  Durante l’era coloniale Sudafricana venne usato come chiesa. In questa chiesa pregavano giorno e notte e da lì partivano per uccidere la gente. Davanti a quest’albero c’è una sedia dove i Sudafricani piazzavano i prigionieri. Li facevano sedere lì per interrogarli, il posto era usato per lavori sporchi come torture e sevizie.

  Dopo l’indipendenza possiamo riusarlo per buone cause come prima dell’epoca coloniale. Questo posto, trasformato in museo all’aperto per la regione di Omusati è un passo importante nello sviluppo del nostro paese."

Da Gianni S. una storia analoga molto interessante:

L’albero un ufficio postale

 

E possibile che un albero, una scarpa  ed  un ufficio postale possano essere una stessa cosa?

Ciò esiste in Sudafrica, in una piccola città chiamata Mossel Bay all'est del Capo. All'inizio di 1501, Pedro di Ataide, capitano della flotta di Pedro Alvares Cabral, si mentre si recava in India, fece scalo a Mossel Bay. Sul cammino del ritorno, ebbe l'idea di informare i futuri navigatori portoghesi delle gravi difficoltà di navigazione  registrata attorno al Capo e dell'accoglienza poco favorevole che aveva conosciuto a Calcutta. Mise un “avviso” in una vecchia scarpa, appartenuta ad uno dei marinai e la lasciò in un albero. La lettera di Ataide fu trovata dai seguenti navigatori della quarta flotta portoghese, diretta in India il 7 luglio 1501. La pianta è sopravvissuta ed è diventata un monumento storico. Conosciuta come  “albero del latte” trae il suo soprannome dal lattice contenuto nella corteccia e nel frutto.

Quest'albero è diventato il primo ufficio postale sud-africano!

La calzatura, purtroppo, non si è conservata 500 anni per diventare, essa stessa, un insolito testimone della storia filatelica locale! La sua esistenza è tuttavia evocata il giorno d'oggi dalla iscrizione installata dinanzi all’immagine di una scarpa e serve, tutt’ora, a raccogliere la posta degli abitanti e dei turisti. L'annullo è un sigillo illustrato che è generalmente molto pesante ed è impresso sul francobollo in modo che è praticamente difficile riprodurlo chiaramente; peccato

albero del latte e immagine della SCARPA

 

albero di fronte

 

albero retro

Michel Monicard  

Fonte: “Bulletin A.P.P.A. n.27 – dic. 2004 – Association Philatelique du Pays d’Aix

(traduzione di Gianni V. Settimo).

 

 

Queste immagini       fanno parte del testo da me tradotto e sono dell’autore

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(Note di GVS)

L’ albero, divenuto monumento nazionale e un'attrazione turistica. La “scarpa d’Ataide” viene ricordata con una piccola scultura posizionata davanti all'albero.

 Le lettere imbucate vengono recapitate presso l'ufficio postale locale ove vengono timbrate con la dicitura "Post Office Tree"

Mossel Bay significa Baia dei Mitili ed è a pochi chilometri da  Cape Town.

Chi riuscirà ad avere una cover con annullo del "POST OFFICE TREE?" 

Grazie  a Ppozzo68 ecco un nitido annullo:

Old Post Office Tree postmark di Mossel Bay

qui il monumento alla "scarpa" di Pedro de Ataide

Finalmente, partecipando ad un 'asta sudafricana,  per un paio di euro sono riuscito ad avere una cover originale:

ecco la cover con l'FDC del nuovo annullo. OLD POST OFFICE TREE Mossel Bay (o Mosselbaai  in Afrikan), con la scarpa portoghese in cui , nel 1500, fu lasciato il primo messaggio da parte del portoghese Pedro de Ataide.

eco il retro, da cui si scopre che quella baia fu il luogo, vicino a Cape Town, da cui iniziò nel 1488 la colonizzazione "bianca" del SudAfrica

Ricordo che l'abitudine di lasciare messaggi in vicinanza di una spiaggia, fu un'usanza molto utilizzata nei vecchi tempi. Vi ricordo la "bottle mail" usata nell'isola di Ascension e la "barrel mail" dell'isola Floreana  alle Galapagos.

Qui riporto due righe sulla bottle mail:

bollo del 1980 di Ascension con l'immagine delle bottiglie lasciate in bella vista con dentro i messaggi

The 'Ascension Bottle Post' became an established practice in the 17th century. The procedure was firstly recorded in 1673 by the travelling missionary friar Domingo Navarrete and was still in use when Louis de Bougainville, captain of the 'La Boudeuse' arrived in 1769. On the stamp we can see that the bottles were actually not thrown into the water, but placed on rocks at the shore.

Una rapida traduzione ci dice che già nel 17° secolo c'era la pratica di lasciare a riva, in bella vista, i messaggi in bottiglie, affinché le navi di passaggio le portassero a destinazione. Questo fatto fu registrato  già nel 1673 dal padre missionario frate Domingo Navarrete ed era ancora in uso quando nel 1769, il capitano Louise de Bougainville, passò da Ascension a bordo della "la Boudeuse". Sul francobollo si può notare che le bottiglie non erano affidate alla corrente, ma semplicemente erano piazzata fra le rocce, in modo visibile, sulla battigia.  

Mi piace tenervi aggiornati sulle mie ricerche. La prima cosa che ho fatto, dopo aver messo il bollo di Ascension con le "bottiglie in bella vista il riva al mare"  è scrivere al mio corrispondente Mike M. che ha vissuto nell'isola di Ascension chiedendo informazioni sui luoghi dove venivano lasciate le bottiglie, e ovviamente se aveva altre notizie in merito.

Ecco la sua risposta:

 

Hello Fabio: 
I looked in "Ascension Island: A Concise Guide to Ascension Island" (Third Edition, 1983) by J.E. Packer and noted the following.  "1673 -- Father Navarette visited and mentioned the 'ocean letterbox' where ships left messages for each other concealed in a crevice of the rocks."  And this, "Letter Box: at the extreme tip of S.E. Head in a rather inaccessible area.  Navarette, writing in 1673, makes mention of an ocean letter box or cache where passing ships would leave notes and messages for each other, but this is more likely to have been near Clarence or N.E. Bay rather than in this awkward and unlikely spot, far from any suitable anchorage.  At one time a red Victorian pillar box stood near Bottle Point, having been carried there as a joke (or so I have been informed although this seems unlikely; letter boxes do weigh a lot).  At present a green tin hidden in a stone cairn contains notes left by those reaching the spot.  A check made in 1958 revealed notes dating from 1913, including one left by a former Governor of St. Helena, and more latterly notes left by Americans who cheated by arriving in a helicopter.  I have been unable to discover who placed the first tin on S.E. Head, and when the practice of leaving notes there began."
 
And this from "Ascension" (1981) by J.H. Atwood: "It was the custom of ships' captains, probably until 1815 when Ascension Island became a British possession, to leave message in a bottle in a particular holde in the rocks on the eastern side of the isalnd where the bottle would be sheltered from rain and sea.  Mention is made by other authors of three mariners who, when visiting the island, made use of, or reference to, the "bottle post", namely:
 
R.F.F. Dominic Fernandez Navarette in 1673
Robert Everard in 1696
Louis de Bougainville c. 1795."
 
Perhaps that info will help.

Grazie Mike!

Chi traduce questo pezzo per gli amici che non hanno dimestichezza con l'inglese?

 

 N.d.r. Walvis Bay è un porto sulla costa atlantica della Namibia e fu usata nel tempo da Portoghesi, Olandesi, Britannici e Tedeschi. Walvis Bay è stata sino al 1994 un enclave Britannico e poi del Sud Africa. Windhoek è l'attuale capitale della Namibia (Ex Africa del Sud Ovest tedesca e poi mandato fiduciario del Sud Africa). Credo che il centro di Ombalantu con il suo baobab non sia ancora un sito protetto dall'Unesco, ma è già ora c'è una fondazione locale sotto il patronato dello Stato.

 

 

 

fenicotteri a Walvis Bay porto della Namibia dal 1994

 

ecco ancora l'enclave di Walvis Bay in una QSL del 1989 quando era ancora sotto il SudAfrica

 

 

Già che siamo da quelle parti ecco un altro posto difficilmente raggiungibile: l'isola dei Pinguini, ora appartiene alla Namibia.

 

ecco l'isola dei Pinguini o Penguin island che si trova  in faccia a Welvis Bay QSL

 

C'è più di un'isolattea nel gruppo delle Penguin, ecco Seal island: 

 

QSL del 1990 di Seal island sempre del gruppo Penguin islands, nella Walvis Bay

 

Questo gruppo di isolette sono posizionate a queste coordinate: :

 

e seguite la freccia verde su questa google map:

 

Walvis Bay: all'interno una serie di isolette: il gruppo delle Penguin

 

N.B. ci sono altre isole nel mondo che si chiamano Penguin, per ovvi motivi... alcune sono in Antartide.

 

  Già che trattiamo la Namibia e zone contese, ho trovato una coppia di francobolli apparentemente della Namibia, venduti con il titolo di "Namibia pre-indipendenza",la descrizione del lotto era: "supposely issued by pre-independence Forces for a clandestine postal service", il che fa pensare ad un movimento per la FREE NAMIBIA:

 

 

Namibia francobolli per un servizio postale pre-indipendenza (pre 1990)

 

 

L'albero descritto più sopra e che ha fatto da ufficio postale, centro di raccolta e smistamento di lettere e pacchi , mi ricorda la BOTTLE MAIL che si faceva sulle coste africane o di isole desolate come Tristan da Cunha  e Ascension (clicca QUI), ovvero della BARREL mail delle isole Galapagos, di cui ci aveva parlato giandri in un nostro bel topic sul trasporto della posta.

La posta veniva depositata in bottiglie o in barili, lasciati sulla costa in bella vista,  lasciando al buon cuore dei marinai di qualche nave di passaggio, l'inoltro a destinazione!

Ecco una cartolina con timbrino della BARREL MAIL delle Galapagos:

   

 

deposito della posta "in partenza" dalle Galapagos

 

 

 

ecco il timbrino della barrel mail alle Galapagos su una QSL card 1971

 

Per le  isole Galapagos ho fatto una pagina specifica, la 126, visitatela cliccando QUI!

 

 

QUIZ: Chi sono questi tre personaggi? (difficoltà 8)

Ho trovato uno strano francobollo, che poi monterò, che ricorda uno di questi personaggi. Di fatto non so chi siano i tre signori, se non che sono stati fotografati nello stesso periodo storico. Però mi sembrano familiari. Chi li riconosce?

 

 

1# trittico: Chi sono??

 

 

bollo di sconosciuto

Chi è? uno dei tre sopra visti?

 

 

Il primo che ha risposto è stato Roberto P. che propone Kemal Ataturk, il padre della patria turca, come uno dei tre personaggi.

Effettivamente guardando questa foto che ci manda Roberto, prelevata dal sito di Ataturk, si può dire che il terzo personaggio da sinistra (guardando la foto), sia proprio lui. Ma anche il primo, sempre da sinistra si assomiglia in maniera incredibile.

 

Mustafa Kemal Ataturk

 

 

Ritengo, però che essendo le tre foto unite (un trittico), mi sembra strano che due di esse rappresentino lo stesso personaggio. In un altro gruppo, i tre personaggi sono stati identificati come tre persone differenti, tutti e te vivi  e vegeti negli anni 192x. (Scarterei Dreyfus)...

Vediamo se troviamo chi sono i due personaggi mancanti, e poi dobbiamo trovare dei francobolli che li rappresentino.

 

p36 ha indovinato il personaggio di mezzo: il re d'jugoslavia Alexander I Karadjordjevic 

 

ecco i bolli da lei postati:

 

Alessandro I re di Jugoslavia

 

 

Alessandro I re di Jugoslavia

 

 

Benissimo! Ora ci manca il terzo personaggio:

come dicevo nel mio post, non sono sicuro che il terzo personaggio sia misterioso, in quanto la 1° e la 3° foto potrebbero essere due foto dello stesso Ataturk.

Cerchiamo comunque un personaggio contemporaneo dei due signori visti qui sopra, (parlo del periodo 1920-1930) che darà da pensare per con un famoso tesoro scomparso e di cui i vi do tre ritratti.

Giudicate voi se potrebbe essere lui l'uomo misterioso, oppure che  colui che l'ha identificato come terzo personaggio, in un altro gruppo yahoo, si è bellamente confuso:

 

 

fig.1---------------------------fig.2------------------------------fig.3

secondo trittico

 

 

personaggio misterioso: è uno dei tre visti nel trittico di rima? o nel bollo sconosciuto?

a occhio la prima e la terza foto non assomigliano ai ritratti del trittico, per via dei baffi, ma quella con il colbacco bianco potrebbe essere la foto dell'uomo ritratto nel trittico (prima foto da sinistra)... che ne pensate?

 

e comunque chi  indovina chi il personaggio misterioso?

 

 

Roberto P., che segue con attenzione questo topic ha indovinato subito a quale personaggio mi riferivo ed ha  anche postato 3 francobolli: RE ZOG d'ALBANIA!

Complimenti a lui! Ecco i dentelli:

Ataturk su un bollo della Turchia

 

 

 

re Zog o Zogu, presidente e poi re in Albania

 

 

In relazione al "fantomatico" tesoro di re Zog, parma63 ci racconta quanto avvenne in USA dove il re fuggì in esilio:

 

Dopo aver lasciato l'Albania, Zog visse in esilio come un esponente del jet set in diverse nazioni. Alcune memorie delle sue conversazioni con amici e familiari indicano che egli desiderasse instaurare un regno feudale fuori dall'Albania. Nel 1951 comprò la residenza Knollwood a Muttentown, Long Island (New York) per circa 102.800 dollari, anche se alcune voci sostengono che l'avesse comprata con un secchio di diamanti e rubini. La residenza veniva descritta simile a un castello e aveva sessanta stanze. Zog voleva che Knollwood fosse il suo regno in esilio, con una organizzazione costituita da albanesi fedeli. Tuttavia Zog non andò mai ad abitare nel palazzo, anche se una leggenda locale afferma che egli nascose il suo tesoro nelle pareti del palazzo. Questo è improbabile, poiché egli non possedeva nessun grande tesoro da nascondere. Zog vendette la residenza nel 1955. I danni vandalici avvenuti in sua assenza ammontavano a quel tempo a 8.000 dollari. Il palazzo fu ulteriormente danneggiato da atti vandalici e sue parti dovettero essere abbattute.

Quando Zog arrivò in America, avrebbe voluto portare con sé la sua intera corte reale, di 115 membri, tuttavia le autorità per l'immigrazione consentirono l'ingresso a soltanto 20 persone. Zog cercò senza successo di corrompere il Senato americano per permettere alle rimanenti persone di raggiungerlo. Nel 1952 Zog fu obbligato a pagare 2.914 dollari di tasse sulle sue proprietà in America, nonostante il suo status di regnante.

Zog decise infine di stabilirsi in Francia. Qui visse senza servitù in una villa tenuta male e sua moglia era costretta a fare i mestieri domestici.

Zog morì in Francia in un ospedale a Hauts-de-Seine, il 9 aprile 1961. È sepolto al cimitero Thiais a Parigi.

Grazie parma63!

Ora vi racconto cosa mi ricordo di aver letto su quel tesoro e che ho scritto nel topic a parma63:

Ciao parma63,  
ottima la storia su Zog negli USA e del sospetto che anche ì ci fosse nascosto un tesoro del ex re albanese!
Ti dico cosa mi ricordo io, da articoli letti trent'anni fa, per cui la mia memoria può sbagliarsi completamente.
Magari giandri ed Antonello, che sono più precisi di me, raddrizzeranno la mia storia.
1) Quando Zog fuggì (non chiedermi l'anno, né perché) ma dovrebbe essere a seguito della presenza degli Italiani, sembra si portasse dietro, nella sua fuga, carri e carri contenenti il suo tesoro.
2) In molti cercarono di seguirlo e di impossessarsi di questo tesoro.
3) c'è chi dice che lo, presero dei banditi albanesi, c'è chi dice che le truppe italiane lo ritrovarono in parte, c'è chi dice che i carri arrivarono sino alla costa e furono imbarcati su alcuni barconi.
4) poi DA ALLORA del tesoro non si seppe più niente e sparì..
5) fra le ipotesi, confermate solo dal fatto che un gruppo di famiglie di pescatori greci diventarono successivamente ricchissime e potentissime, si fanno i nomi di personaggi fra loro imparentati ed ancora oggi fra le persone più ricche del mondo...
6) sarà vero? sarà falso? Fantasie? Magari una delle tante leggende metropolitane. 
7) i cognomi di queste famiglie, che allora di certo non navigavano nell'oro, sono quelle di N..rkos e del marito greco della Jacqueline K.
Fine della storia.
Chi dice la sua???
Ciao fabio v.
P.S. non ho volutamente fatto nessuna ricerca e riscontro in internet.

 

Invece Gianni S. ci scrive sui personaggi delle tre figure del secondo trittico. Per lui in fig.1 c'è Boris III di Bulgaria, poi re Zogu ed infine in fig.3 del secondo trittico: Alexander I. Ecco cosa racconta in merito a francobolli che lo rappresentano:


L’immagine riprodotta è quella d’Alexander I, re di Jugoslavia. Caratteristici i suoi ”mustacchi”, ordinatamente assettati, contrariamente a quelli, più naturali e abbondanti, di Karageorgevich (George Petrovich, il “capo contadino”), commemorato in Serbia, per il centenario della nascita, nell’emissione del 1904 o in quelle per Peter  (Jugoslavia 1919 e anche 1920).Alexander è pure effigiato (unitamente al padre sui  francobolli jugoslavi del 1921), ed anche,  da solo, nel 1924, 1926 e 1931. Era figlio di Peter, il re di Serbia che, dopo la prima guerra mondiale, aveva unificato la Jugoslavia, e quindi erede della dinastia dei Karageorgevich. Fu assassinato a Marsiglia, con il ministro degli esteri francese Jean Louis Barthou, il 9 ottobre 1934 da un nazionalista croato. Si vedano, in proposito gli orlati in nero della “addolorata Jugoslavia” (Yvert  263/276). Conosco quattro colori: nero, rosso, verde, blu (tutti con lo stesso valore facciale). Il “bollo” presentato, che non è un valore postale, fu stampato, in Francia, da un’associazione di serbi monarchici per un loro preciso scopo: raccogliere denaro. La somma raccolta, dissero, sarebbe stata utilizzata per erigere, a Belgrado, un monumento al defunto re Alexander Karageorgevich. Quanto fu raccolto dalla vendita di quei “bolli”? Gli eventi bellici non permisero di conoscere la verità: sogno o truffa?

..... °°°°° .....

Torniamo alle nostre notizie dal passato:

  Notizia numero 24):

 

  Il francobollo più raro del mondo:

 

Tutti sanno qual'é, o quali sono i più rari francobolli del mondo... dal Guiana magenta 1.c, al 3 skilling giallo della Svezia (vedi pagina 13) ed altri ancora.

Ben pochi sanno della notizia che per un certo periodo scosse il mondo filatelico nel 1975. Infatti, ad un certo momento sembrò che fosse stato scoperto un rarissimo esemplare, che avrebbe dovuto oscurare la fama dei bolli precedenti o comunque rientrare fra i dentelli più costosi del mondo. Ecco che cosa dice il Daily Telegraph del 10 gennaio 1975 in proposito. L'articolo è a firma di un certo Ian Ball inviato a New York.

 

il 4 penny può stabilire un record

Un francobollo con la regina Vittoria da 4d caratterizzato da errore unico -e cioè la mancanza della testa della regina stessa- sarà sottoposto ad analisi in un laboratorio di New York, per stabilirne l'autenticità. Se il francobollo non è stato alterato, potrebbe diventare il più raro francobollo del mondo.  I tre commercianti di Cincinnati che hanno scoperto il francobollo hanno detto, l'altra notte, di avere già ricevuto un'offerta di acquisto per 1.7 milioni di dollari pari a 739.000 sterline (dell'epoca n.d.tr.), nel caso che il dentello superasse il test di autenticità. 

 

in una scatola di fumetti

Il francobollo, conservato in una cassetta di sicurezza in una banca i Cincinnati, è posseduto dai sigg. Robert Wildman, Ron Riggs e Michael Middleton, soci del negozio "Olde Times Stamp and Coin". Essi lo trovarono mentre esaminavano una vecchia scatola di fumetti, acquistata per soli 10 $ all'asta "Chapman's Auction Barn" nella cittadina di Covington nel Kentucky. Il francobollo si trovava in un vecchio album sul fondo della scatola. Il loro interesse iniziale fu, però, attratto dai vecchi comics. Poi scoprirono un certo numero di altri francobolli rari  nel vecchio album. Il francobollo che però intrigò maggiormente  i tre venditori, fu un esemplare da 4 penny, bordato di marrone, della serie definitiva inglese del 187-1892, che avrebbe dovuto avere al centro, il ritratto della regina Vittoria, e che invece ne era privo. 

 

conflitto di opinioni

Il francobollo è stato sottoposto all'esame di molti periti sia inglesi che americani, le cui opinioni però sono contrastanti. Perciò il dentello sarà mandato, settimana entrante

allo stabilimento Eastman Kodak, a New York per un'analisi spettroscopica. 

Mr. Wildman ha detto, l'altra notte, che se il francobollo supererà i test a cui sarà sottoposto, difficilmente  lui ed i suoi soci accetteranno l'offerta di 1,7 milioni di dollari. Loro si aspettano di ricavare almeno una cifra doppia esibendolo in mostre ed in attività promozionali. 

 

ecco l'articolo del Daily Telegraph del 10 gennaio 1975

 

Cosa altro posso aggiungere? Che il proprietario del  ritaglio del giornale, aveva scritto all'epoca, alcuni commenti a fianco il trafiletto,  del tipo "FANTASIE", "PURA IMMAGINAZIONE", ed ancora "il bollo da 4 d è già noto per il suo verde evanescente, che sparisce abbastanza in fretta". E sulle attività di "esposizione" del supposto bollo rarissimo scrisse "che potrebbero non essere mai stato fatte".

Chi posta un'immagine di questo francobollo? Bastano le indicazioni per trovarlo? Parlo del francobollo intero e regolare, con dentro la testa della regina Vittoria.

C'è qualcuno che magari guardando in internet trova qualche riscontro?

E' chiaro che non avendo la notizia avuto seguito, il francobollo era un falso o un bollo trattato chimicamente.

Peccato! Una gemma sparita dal firmamento filatelico!  

 

 

 

 

 

 

sono troppo preso, ma prima o poi riprenderò anche questa rubrica, con un nuovo articolo  dal nostro inviato nel passato...

 

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