BACKGROUND="VoceBack FORUM di FILATELIA pagina 43

IMMAGINI RELATIVE AI MIEI MESSAGGI

per il FORUM FILATELIA e FRANCOBOLLI pagina 43

 

 

FORUM CONTINUA  43: MICRONATIONS: Qui parliamo delle MICRONAZIONI reali e fittizie a seguito del topic di Maurizio sull'argomento. Some parts of this page, with interesting links, is in English.

 

Ricordatevi che di altre micronazioni ne abbiamo parlato anche  a pagina 52.

la pagina  dopo alcuni anni è diventata "un po' confusa", ci ripromettiamo di riordinarla quando avremo tempo. 

Comunque la quantità di informazioni qui contenute e di difficile reperimento è semplicemente stupefacente!

 

Per qualche informazione circa gli aspetti di diritto internazione sugli "Stati di fatto e NON riconosciuti", vale la pena leggere questo saggio di Scott Pegg dell'università dell'Indiana sull'argomento, cliccando QUI.

 

Guardate la copertina del libro qui sotto, l'ho ricevuto nel settembre 2006. E' scritto da John Ryan ed è una miniera di informazioni sulle nazioni più o meno reali che sono state create negli ultimi 60 anni. E' in inglese ma è di facile lettura.

Non posso farne una sintesi, ma conto via via che lo leggo di presentare in questa pagina le micronazioni che hanno stampato delle proprie etichette/"francobolli". Il prezzo di copertina è 10 sterline o 15 dollari.  

 

 

Micro Nations

guida della Lonely Planet publication Ltd di Londra

 

Bello il topic sulle Micronazioni! Ripartiamo dalle discussioni fatte qui nel  2005. La presunta emissione di TAVOLARA mi è sconosciuta! Qualcuno mi dia informazione  magari mi mandi uno scan!

N.d.R.: se interrogate il motore di ricerca a fondo pagina, con la parola Tavolara, troverete immagini  ed etichetta viaggiata...

Su internet c'è un sito con tanto di storie e di bandiere ... e d alcune con bolli. Ma per il 99% sono di fantasia e quindi non c'entrano con i territori che per qualche motivo sono "reclamati" da qualcuno.... compreso territori secessionisti.
Due cose ancora:
1) Vi do il titolo di un libro che è la bibbia per chi voglia crearsi la propria "Nazione!: "HOW TO START YOUR OWN COUNTRY" di Erwin Strauss, edizioni USA della Loompanics unlimited. Chi non lo trovasse in giro (penso si possa tentare solo presso l'editore..) mi scriva. Qui ci sono elencate in 156 pagine una cinquantina di nazioni che hanno tentato di auto nominarsi "nazione". Si va da Sealand che è in una ex piattaforma petrolifera nel mare del Nord (ha emesso francobolli), alla piattaforma in Adriatico anno 1969 smantellata dalla polizia italiana (ha dei francobolli che a me mancano! INSULO DE LA ROZOJ o isola delle Rose!
Ad un sacco di altre.. fra cui il territorio americano di Mc Donald, che dopo non so quali elezioni per un certo periodo aveva deciso di separarsi dagli Stati UNITI. La catena degli hamburger non c'entra niente, e la causa fu la mancata spedizione dei fogli elettorali. ( Sempre che mi ricordi bene!)
Ci sono poi vari territori Australiani. ed ecco quindi il punto 2) 
cioè il QUIZ:  Quanti  e quali sono i territori (piccole zone) australiani MODERNI che hanno emesso "pseudo francobolli"..... con la scusa di separarsi dalla Australia (difficoltà 7 per chi li dice TUTTE e 3)

Questo QUIZ è rimasto irrisolto.. quindi vi dico che i territori dell'Australia che hanno emesso "francobolli", o meglio etichette per celebrare una loro secessione o comunque una loro protesta verso l'Australia sono:
- Bumbunga Province http://www.imperial-collection.net/bumbunga01.html 
- Hutt River Province http://www.hutt-river-province.com/new_page_30.htm 
- Independent State of Rainbow Creek http://www.imperial-collection.net/rainbowcreek01.html
 
Per le immagini cliccate sui tre link che parma63 ci ha mandato.  
 
N.B. A distanza di tempo abbiamo notato che molti link non sono più attivi (come quelli qui sopra riportati!). Ce ne scusiamo con gli amici che leggono le nostre pagine, ma non siamo in grado di controllare quando i link non sono più attivi né poi di reperire quelli nuovi se nessuno ci avverte dello spostamento. Comunque con google a disposizione i lettori sono di certo in grado di fare semplici ricerche in modo autonomo.
 
 
Nel frattempo aspetto notizie su TAVOLARA! (ci sono stato questa estate in gita... bel posto, ma non credo che ci tornerò!)

Parma63 che aveva proposto Tavolara  precisa:
Ops Ops, su Tavolara penso di avere preso un granchio filatelico .. icon_cry.gif  
comunque è realmente esistito il regno di Tavolara riconosciuto anche dalla corona inglese vedi
http://www.tavolara.it/re.htm
mentre Gian ci mostra un bollo del Damannhur tutto da scoprire:
http://utenti.lycos.it/cafinut/dan.jpg e richiesto di ulteriori informazioni ci dice:
La notizia l'avevo scoperta attraverso un sito del Damanhur, ora questo sito non esiste più (od almeno non sono riuscito a ritrovarlo).
Nel sito ufficiale http://www.damanhur.it non se ne parla più dei francobolli ma solamente delle monete. Anzi hanno creato anche emissioni per collezionisti.
Vediamo se qualcuno riesce a trovare qualche esemplare di queste etichette.

Ultime notizie:

Danilo, (parma63) propone di esaminare quali delle MICRONAZIONI listate in questo sito, hanno emesso "pseudo-francobolli":

http://it.wikipedia.org/wiki/Micronazione .

Se qualche volontario vuole entrare in questo campo spinoso lo faccia pure.... di sicuro si divertirà, anche se di fatto apre il vaso di Pandora....

Le micronazioni che hanno emesso francobolli non sono tante, mentre quelle che appaiono in diversi siti su internet sono moltissime.

Due sono i siti che si possono guardare:

http://www.geocities.com/CapitolHill/Lobby/2270/  

http://www.ad.com/Society/Issues/Secession/Micronations/     (ma non è più attivo o è sbagliato il link...)

Il mio amico americano Luca ha cercato di fondere i due siti in un'unica lista, il risultato è un file di 86 K, che potete scaricare o leggere cliccando QUI! Sono ben 86 Kbytes per un totale di 1.014 pseudo-nazioni. Ma ben poche sono da prendere in considerazione per una componente pseudo filatelica..

Ci sono dentro troppe poste di completa fantasia (cioè virtual stamps o mail art stamps).

Ci sono poi dei siti come: http://dir.ansme.com/society/426256.html 

http://207.44.246.88/cgi-bin/netoh/page.cgi?g=Society%2FIssues%2FSecession%2FMicronations%2Findex.html&d=1 (forse ora inattivo)

e tanti altri sempre di fantasia per giochi di ruolo o per grafici della MAIL ART oppure legate alle bandiere (vessillologia) con posti di pura fantasia....

Meglio soffermarsi su siti di POSTE LOCALI: vedi per esempio questo link: 

http://www.stampshows.com/local-post.html 

Lì i nominativi sono molto meno, i link spesso sono obsoleti o spariti, ma perlomeno le etichette/francobolli esistono, anche se solo in pochi casi si può parlare di francobolli veramente LOCALI cioè legati ad un vero servizio privato di trasporto della posta.

Io stesso ho un elenco di circa 2.000 poste locali "moderne" che hanno emesso etichette... chi lo vuole me lo chieda... 

Personalmente ritengo che sia bello collezionare bolli di micronazioni moderne o supposte tali, ma dopo aver fatto una bella cernita. Dopo di che si può  estendere il campo alle emissioni locali più ANTICHE, quelle di strani territori che furono storicamente ed effettivamente delle nazioni o zone controllate da secessionisti, ribelli etc... (vedi i bellissimi bolli dello STELLALAND mostrati da Daniele, o quelli della repubblica di Bukara a pagina 58 e altri... Vedi le recensioni dei libri su Acre, Amazzonia, Principato di Trinidad, Counani a pagina 42 . A dire la verità  avevo iniziato a pagina 25 a raccontare qualche cosa sulle secessioni ... ma ho visto che non c 'era interesse.. magari ogni tanto racconterò qualche altra emissione di rivoluzioni dimenticate o abortite sul nascere, come quella della repubblica di Siberia autonoma: clicca QUI! 

Intanto vi mostro una QSL card della piattaforma di Sealand costruita negli anni 1940 e rimasta "no-man-land" sino a quando fu proclamato lo Stato di Sealand  il 2 settembre 1967. Il principe Roy I vi regnò e credo vi regni tuttora (ma penso ben lontano da lì...). Dopo una quindicina di anni fu dato il permesso ad un gruppo di radioamatori di installare le loro attrezzature.

SEALAND (not in Sweden, perhaps in U.K.: platform on the North sea, in the international waters )

QSL card del 1982 di Sealand, piattaforma in mezzo al mar del Nord

Qualcuno ha già mostrato nel forum i francobolli emessi da Sealand. Qui ne ripropongo un paio, in uno si nota  anche l'annullo "SEALAND":

 

2 supposti francobolli di Sealand, uno è annullato

altra immagine: grazie Gianni S.!

Ed ecco le ultime novità (del gennaio 2007):

L'"isola" artificiale una ex base militare britannica, costruita nel 1941
e occupata nel 1966 da un bizzarro ufficiale inglese, che si auto proclamò sovrano

Vendesi Principato in mezzo al mare Sealand, il Paese più piccolo del mondo

I figli del proprietario la mettono in vendita: "Siamo un po' stufi..."
Nello scorso giugno un incendio ha distrutto alcune delle strutture

La piattaforma-principato
ANDRESTE a vivere su uno sperone di roccia e metallo in mezzo al mare gelido del Nord Europa, un micro-isolotto sul quale potreste, tuttavia, fregiarvi del titolo di principe, o re, o anche imperatore? Se la risposta è sì potete contattare il principe Michael di Sealand, che ha messo in vendita i suoi possedimenti: una spianata di acciaio poggiata su due torri di cemento armato, per una superficie, in totale, di circa 550 metri. Cioè Sealand, probabilmente il Paese più piccolo del mondo, reso tale quarant'anni fa da una bizzarra famiglia inglese, con eredi degeneri in cerca di un acquirente perché dicono - e chissà come mai - "ci siamo un po' stancati di vivere qui". E anche perché lo scorso giugno un incendio ha messo a dura prova l'"isola" e i suoi abitanti, danneggiando pesantemente alcune strutture."
La storia di Sealand comincia durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1941, quando le Forze armate della Gran Bretagna costruiscono un'isola artificifiale a circa 11 chilometri dalla costa inglese, dotata di radar e armamenti. Rough Towers - "Torri tempestose", così viene battezzata - diventa una postazione antiaerea, e i circa 200 militari che vi si stabiliscono devono anche controllare i vascelli che si avvicinano all'estuario del Tamigi, e difendere quelli in uscita. Finisce la guerra, e la piattaforma viene abbandonata.
Nel 1966, uno stravagante ex maggiore dell'esercito, Paddy Roy Bates, decide di occuparla, di ribattezzarla, e di autonominarsi "principe di Sealand". Alza una bandiera, e il gioco è fatto. Qualcuno provò a fargli cambiare idea: la Marina britannica tentò di restituire la base militare a Elisabetta II, ma senza successo, perchè il principe Roy aprì il fuoco contro le navi, che tornarono indietro con le pive nel sacco.
Poi, un giudice britannico diede ragione a Bates. Poichè Sealand sorge oltre le 3 miglia del limite delle acque territoriali, non appartiene a Sua Maestà. Così nel 1974, il principe introdusse una Costituzione, una bandiera, un inno, una moneta - il dollaro d'oro e d'argento, stesso valore della divisa statunitense - passaporti e targhe automobilistiche. E un fondamento ideologico: "Quella di Sealand è la storia di una battaglia per la liberta si legge sul sito ufficiale, "fondata sul principio che un gruppo di persone, oppresso dalle leggi e dalle restrizioni degli Stati, può dichiarare la propria indipendenza in un luogo, senza dover sottostare alla giurisdizione di una istituzione superiore". Il motto di Sealand in latino: "E Mare Libertas", "Dal mare, la libertà".
Il principe aveva grandi idee. Sulla piattaforma, voleva creare un casino,un hotel di lusso, un'emittente tv. Nessuno dei propositi si realizzò trranne alcuni cottage, "comfortable and modern accomodation", si spiega sul sito. Nel 1978, un tentativo di golpe: un gruppo di imprenditori olandesi e tedeschi, arrivati a Sealand ufficialmente per stringere accordi commerciali, tentò di rapire il figlio di Roy e rovesciare il principato. Il progetto però crollò e furono tutti arrestati.
La vita a Sealand non deve essere proprio divertente. E' vero che intorno c'è il mare, e che la privacy è assicurata (ovviamente ci si arriva solo via nave o elicottero), ma si tratta comunque un pezzo di metallo in mezzo all'acqua. Il che fa sorgere qualche dubbio sulla figura dell'eventuale acquirente. Probabilmente, farà buon gioco il fatto che l'isola è un paradiso fiscale.
Il principe Michael di Sealand, figlio di Roy, ha raccontato al Times di essersi un po' stancato di vivere sulla piattaforma, "quest'isola è nostra da quarant'anni, mio padre adesso ne ha 85, forse è tempo che le cose cambino". Pare che i principi chiedano almeno dieci milioni di euro per i loro possedimenti, ma Michael minimizza: "Si è parlato di somme astronomiche, ma vedremo come andrà.
(8 gennaio 2007-La Stampa)


ROSE ISLAND Indepentent nation

(read an English article clicking HERE!)

Intanto vi mostro un foglio da 10 esemplari dell'isola delle Rose o insula de la Rozoj, (piattaforma in mezzo all'Adriatico, del 1968). Ricordo i giornali dell'epoca... c'è chi ipotizzava che doveva essere un casinò galleggiante fuori dalle acque  italiane...  dopo un tira e molla fu fatto sgomberare dalla polizia. Ci sono anche  altri valori se ricordo bene. Questi bolli sono difficili da trovare... ma esistono veramente, questo per rispondere all'interrogativo di Maurizio. (N.d.R. le informazioni qui contenute sull'isola delle Rose, sono in gran parte obsolete. Però le lascio egualmente perché servono a far capire il filo logico della ricerca che poi ha dato origine ad una serie di articoli apparsi sia su magazine filatelici, che non filatelici e persino quotidiani. Seguendo tutti i link si arriverà a dati aggiornati a  fine 2008).

 

 

micronazione italiana del 1968: Isola delle Rose o Insula de la Rozoj

 

C'è un sito dove in inglese ci sono altre informazioni su questa microazione denominata "ROSE ISLAND" : http://en.wikipedia.org/wiki/Rose_Island 

Sono riuscito ad avere altre informazioni. Leggete questi dati presi da un sito internet:

"Era il 1969 (MA NON ERA IL 1968?) e la Sarom (Consociata Agip) aveva dimesso una piccola piattaforma (qualche decina di metri di lato) per l'estrazione dal sottosuolo di gas naturali, al largo di Rimini, fuori dalle acque territoriali nazionali. Un imprenditore bolognese con l'occhio avanti, intuendone le possibilità, la occupò e in base al diritto internazionale ne sancì di fatto uno stato autonomo: l'Isola delle Rose. Un isola politicamente autonoma proprio perché fuori dalle acque territoriali nazionali per cui tutte le leggi che regolavano in Italia il gioco d'azzardo e la prostituzione, la non valevano, in quanto non si era in Italia.
L' estate riminese del 1969 vide grande traffico marino dalla costa verso l' isola e viceversa e la cosa stava prendendo dimensioni enormi, dato l' altissimo afflusso con una certa preoccupazione da parte delle forze dell' ordine impotenti. Il governo italiano quindi, in un azione congiunta con le forse armate ai limiti del diritto internazionale, dopo pochi mesi dalla sua nascita, affondò l'Isola delle Rose con tutti i suoi significati di libertà. La proprietà si rifece ad un tribunale internazionale ma poi cedette e dell' isola e di ciò che si favoleggiava attorno, nessuno ne parlò più."

Ed ecco che, grazie a Bernhard,  sono riuscito ad avere l'immagine, non solo del bollo a colori, ma di quello sovrastampato in occasione dell'occupazione ed infine anche tre bolli con facciale differente "emessi" per l'affondamento della piattaforma. Affondamento (o meglio smantellamento) che contrariamente a quanto credevo è avvenuto veramente. Chi ne sa di più??? 

bellissimi i tre valori con l'immagine del "presunto" affondamento dell'isola delle  Rose

 

ecco la piattaforma (da Panorama 11 luglio 1968) 

In un Forum di storia contemporanea  ho trovato varie ed utili informazioni, poi ho fatto io una ricerca in biblioteca. Ecco cosa ho scoperto:

Ciao Piero F.,
grazie dei tuoi consigli e dell'informazione del tuo amico di Pesaro.
Oggi ho passato alcune ore nella biblioteca Sormani di Milano e mi sono procurato alcune fotocopie.
Ho sfogliato innanzi tutto il giornale "il Messaggero di Roma" del 26 giugno del 1968 che riporta a pagina 7 l'articolo dal titolo:
"Nuovo Stato al largo di Rimini su un'isola artificiale" e poi l'articolo riportato su Panorama dell'11 luglio del 1968 intitolato "CENTO MILIONI PER UN'ISOLA INUTILE".
Inoltre ho la fotocopia delle note di Pasquale Paone sulla rivista di diritto internazionale del 1968  edita da Giuffrè: "il caso dell'isola delle Rose"
Da lì  si evincono diverse cose.
Facciamo un po' di chiarezza perché molti dati riportati su internet, sia in italiano che in inglese sono inesatti.
Dalle fonti di cui sopra risulta:
1) la piattaforma è situata a 44° 10' 48" Nord e 12° 36' 00" E,  a 11 chilometri e 600 da Rimini, cioè 500 metri fuori dalle acque territoriali italiane, chi ha una mappa nautica potrebbe fare un check per vedere se la piattaforma di 400 metri quadrati è segnalata (magari il tuo amico di Pesaro) (io con Google Earth non sono riuscito a posizionarmi!) . La struttura è ad 1 piano e poggia su 9 o 25 colonne di cemento armato.
2) fu costruita  a partire dal 1964, ma fu ultimata nel 1968 (e non nel 1969!!) (N.d.r. Quindi la SAROM non c'entra niente!)
3) intorno al 22-24 giugno del 1968 fu annunciata l'esistenza di quest'isola fuori dalle acque territoriali
4) subito una motovedetta della finanza italiana (e della capitaneria di porto) impedì a chiunque (costruttore compreso) di attraccarvi
5) in quel momento l'isolotto dell'ing. Rosa era  abitato da una sola persona, certo Pietro Bernardini che l'aveva affittato per un anno. Questo "Bernardini era stato salvato la settimana prima da un naufragio (!) dopo aver passato 8 ore in acqua." (!!!)
6) Secondo il giornale la piattaforma sarebbe stata dotata di 1 ristorante e di un ufficio postale (ed in futuro) di un ritrovo notturno.
7) Non c'erano antenne per "radio pirata" in quanto ciò che era stato visto tempo prima  come un traliccio era in realtà una sonda per la ricerca di acqua dolce.
8) Il nome dell'isola non deriva dal nome dell'ingegnere Rosa, ma dal fatto che il suo intendimento era quello di costruire "un giardino fiorito" in mezzo al mare.
9) l'articolo di Panorama parla di finanziatori occulti per una spesa di 100 milioni di allora (1,5 miliardi di vecchie lire attualizzate a oggi??) dietro l'ing. Rosa e che non uscirono mai allo scoperto.
10) le pretese di sovranità, indipendenza e di diritti internazionali acquisiti dai proprietari della piattaforma, sono TUTTI infondati e quasi ridicoli, in quanto i cittadini italiani anche fuori dall'Italia devono sottostare alle nostre leggi. (Questo in estrema sintesi si evince dal saggio sul diritto internazionale). L'isolotto fu accusato di INTRALCIO alla navigazione.
11) in relazione ai francobolli la rivista Panorama riporta quanto segue: "su un pennone sventolava fino a  pochi giorni fa una bandiera arancione con uno stemma bianco, sul quale spiccavano 3 rose rosse. Il simbolo delle tre rose compare anche sui francobolli (N.d.r. forse solo sul bordo di foglio!) che sono stati stampati in fogli da 10 esemplari su carta filigranata. l'unità monetaria del nuovo stato doveva essere il "ROS", corrispondente alle 100 lire italiane (N.d.r. ma sui bolli ci sono valori in mills). Ma finora nessuna moneta è stata coniata, mentre la serie di 10 francobolli (N. d.r.  da nessuna parte abbiamo trovato la loro immagine, a parte quelli sopra riportati di cui all'epoca dell'articolo non dovevano ancora esistere quelli con "l'esplosione") era offerta a 300 lire  e un francobollo su busta annullato con timbro e data, a 150 lire. sul timbro figuravano le parole "Verda Havlag" di significato oscuro."  CHI SA COSA SIGNIFICA IN ESPERANTO "VERDA HAVLAG"?

11) l'ing. Giorgio  Rosa all'epoca  aveva 50 anni, quindi oggi ne avrebbe 87 e io non so se è colui che fa a Bergamo quelle bei fuori bordo con il nome "Rose-island" vedi: http://www.roseisland.it/Ita/italiano.htm . Potrebbe essere semplicemente un caso, visto anche che il signore di Bergamo di nome si chiama Fabio e  non Giorgio.

12)  da Panorama ho preso un'immagine della piattaforma  ed insieme a queste mie righe, le monterò a pagina 43 di un mio sito di curiosità filateliche: forum43.html#roseancora 
13) Non ho trovato notizie, ma mi sono soffermato sui giornali del giugno 1968 su quando e come la piattaforma sarebbe stata distrutta. (N.B. i francobolli dell'isola delle Rose hanno una sovrastampa sull'"occupazione"  e poi sulla esplosione dell'isola).
Per quanto riguarda le tue informazioni sui sommozzatori di La Spezia, beh io penso che  magari erano  sommozzatori della Marina Militare che hanno una base a la Spezia (ma è solo una mia supposizione).
Ciao e grazie del tuo contributo!
fabio V.
 
 
 
ecco cosa aveva scritto Piero F. a fronte della mai richiesta:
"Piero F." <mailander@people.it> ha scritto nel messaggio news:l3KSe.9692$nT3.3457@tornado.fastwebnet.it...
>
> Prova a vedere se si trova nelle biblioteche pubbliche. E' una rivista  nota, che penso abbiano tutte quante. e  poi  poter rispondere al mio amico che mi chiede: 1)  se la piattaforma esiste ancora o se è stata effettivamente distrutta. Ho chiesto a un amico di Pesaro che va a vela nell'Adriatico da almeno vent'anni, ma dice di non averla mai vista. Probabilmente è stata davvero smontata (pare dai sommozzatori di La Spezia: chissà perché, non c'erano sommozzatori nell'Adriatico?!)
>> 2) e la piattaforma era una piattaforma della SAROM abbandonata dopo la inutile ricerca di gas naturali, o se invece l'ing. Rosa  aveva costruito la  stessa per conto proprio.
> Questo è un bel mistero. Trovo notizie assolutamente contrastanti.
> ------
> Quest'isola artificiale venne ideata dall'ing. Giorgio Rosa per sperimentare nuovi materiali di cemento per palafitte con una piattaforma di 400 mq. I progetti di utilizzazione furono vari (stazione radio, locale notturno, bazar internazionale). Sorgendo in zona neutrale, l'ideatore ne proclamò l'indipendenza nazionale, adottando l'esperanto quale lingua ufficiale e emettendo francobolli. Il Consiglio di Stato nel 1969 ne ordinò la demolizione ad opera dei sommozzatori di La Spezia.
> [da un sito esperantista]

> ------
> Era il 1969 (N.d.r. CERTAMENTE ERRATA COME DATA ) e la Sarom (Consociata Agip) aveva dismesso una piccola  piattaforma (qualche decina di metri di lato) per l'estrazione dal  sottosuolo di gas naturali, al largo di Rimini, fuori dalle acque territoriali nazionali. Un imprenditore bolognese con l'occhio avanti, intuendone le possibilità, la occupò e in base al diritto internazionale ne sancì di fatto uno stato autonomo: l'Isola delle Rose. [da un sito filatelico]
>
> Chissà come si fa per sapere quale delle versioni è quella giusta...
>> Piero F.

N.d.R.SIA CHIARO: Le notizie sulla piattaforma SAROM nulla hanno a che vedere con l'originale piattaforma costruita dall'ing. Giorgio Rosa!

Guardate cosa ho trovato:

SAROM 1967 piattaforma davanti a Ravenna

postmark di Ravenna del 1967

Altre informazioni:

Luckystrike  ci manda la bandiera dell'isola delle Rose, grazie Luca:

 

bandiera dell'isola delle Rose fatta ammainare dalla polizia italiana

Piero F. ci manda il link della capitaneria di Porto con l'elenco delle piattaforme attive: http://www.biggame.it/speciali/piattaforme/piattaforme-metanifere-01b.htm
  ed alle coordinate tratte dal Messaggero di Roma del 26 giugno 1968, non compare nulla, questo avvalorerebbe la tesi che la piattaforma è stata distrutta.

Quindi l'unica cosa è vedere carte dei fondali e relitti, e se un centro subacqueo della zona ha notizie in merito o se si reca a quelle coordinate con un dispositivo GSM.

Il mistero continua!  

OVVIAMENTE CHI HA L' IMMAGINE DI ALTRI BOLLI DELL'ISOLA DELLE ROSE, OD ORIGINALI DA VENDERMI, O SA SE ESISTONO ANCORA AL LARGO DI RIMINI I RESTI DELLA PIATTAFORMA, O CHE INFINE HA SCOPERTO COSA VUOL DIRE "VERDA HAVLAG" IN ESPERANTO MI SCRIVA!  Ciao fabio V.

Nota bene: a distanza di tre anni da queste prime informazioni molti dati sono stati aggiornati sull'isola delle Rose e quindi siamo in grado di correggere i molti errori che sono contenuti in questa pagina. Per esempio la scritta VERDA HAVLAG è in realtà "Verda Haveno Posto" e vuol dire "posta del porto verde." Non mettiamo qui i riferimenti a nostri articoli apparsi sulla stampa su questo argomento, ma invitiamo i lettori a interrogare il motore di ricerca a fondo pagina sulla parola Rozoj o Rose oppure a leggere  questi due articoli:

Il racconto più completo è in inglese ed è leggibile cliccando QUI! 

English readers: the article on "Rose island", in English, is HERE!

Ma prima era stata pubblicata la versione Italiana che è leggibile cliccando  QUI!  Vedere l' articolo L'ISOLA DELLE ROSE come file  pdf

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Ora parliamo di altre micronazioni. Alcune di esse sono state citate nel fumetto di Marytin Mystere (vedi la copertina ed altro a pagina132), fra queste la  Cherockee Nation.

Ecco quindi per la serie  "fatevi da voi la vostra nazione" la storia della CHEROKEE NATION.

Partiamo dai francobolli, eccone due di un set di 6 (se ricordo bene):

Un giorno del 1967 sul fiume Rio Grande, che divide il Texas dal Messico, un potente uragano fece sparire  una lingua di terra che univa un'isola  di 183 acri agli USA. Ad un certo Mr. Williams venne in mente una strana idea. Lui aveva sangue Cherokee per discendenza,  prese possesso dell'isola, e proclamò che essa era territorio messicano e non statunitense (l'isoletta era in mezzo al Rio Grande e non più unita agli USA). Poi essendo a conoscenza di  una vecchia ed oscura legge messicana  che dava diritto agli "indiani" di entrare in completo possesso dei territori "di confine"  che avessero occupato, si proclamò "governatore" o "qualcosa del genere" dell'isola. Mr. Williams investì un sacco di soldi per reclamare il riconoscimento ufficiale del suo STATO. Nel 1983 stampò dei francobolli (due sono in figura) ed anche moneta. Minacciò il Messico che se non avesse ceduto a lui la sovranità dell'isola, avrebbe venduto 1 "piede quadro" di terra dell'isola a 300.000 indiani Cherokee, che diventati così messicani a tutti gli effetti, avrebbero votato per lui alle elezioni amministrative e politiche con tutte le conseguenze del caso... 

Non si sa come sia poi finita la contesa.... Certamente il Texano spese un sacco di soldi in cause legali... ma quando uno vuole il riconoscimento ufficiale della propria sovranità  su un terreno e non della  sola proprietà... deve essere pronto ad investire!   

Ed ecco un'altra  storia: quella della Conch Republic: la storia inizia il 23 aprile del 1982 su un'autostrada....

Un blocco stradale nel Key West (Florida), fatti dalla polizia per controllare l'immigrazione clandestina e l'ingresso in USA di droga, provocò un colossale ingorgo di macchine con code lunghe anche trenta chilometri. La cosa si ripeté successivamente ed il turismo della zona ne risentì. La popolazione di quel luogo, per attirare l'attenzione delle Autorità, decise di fare una secessione dagli Stati Uniti e proclamò la "Repubblica di Konk" (questa è la pronuncia). Per dare evidenza della cosa  furono emessi francobolli ed anche coniate medaglie per ricordare questo avvenimento. I media ripresero ovviamente la notizia.

CONCH REPUBLIC

2 "francobolli" del blocco di 4 "emesso" dalla Conch Repubblica 1982

Read basic information on Conch Republic visiting:   http://www.conchrepublic.com    

Recentemente  la repubblica di Conch (in USA), si è schierata alcuni mesi fa in favore di esuli cubani che erano arrivati a nuoto sino ad un vecchio ponte che però, non essendo più collegato alla terra ferma, non è stato più considerato territorio USA. Quindi i Cubani erano stati espulsi in quanto non avevano raggiunto il suolo americano. Vedi l'articolo in inglese ed anche la foto del ponte al link qui sotto.
Read a 2006 article on Conch Republic and Cuban affair  clicking HERE! 

 

Che dire dello Stato di New Atlantis del 1964? Esso è costituito da un'isoletta molto piccola a 6 miglia a sud ovest della Giamaica, larga e lunga non più di 40 metri. Si auto considera la più piccola repubblica del Mondo!

NEW ATLANTIS

Nel 1964 furono "emessi" due francobolli con facciale 50 (rosso) e 100 cents (blu) in ricordo dei presidenti degli USA Lyndon Baines Johnson e Hubert H Humphrey. Questo strano territorio denominato New Atlantis era posseduto dal fratello di Ernest Hemingway, e che si era auto-nominato Presidente di New Atlantis ed aveva cercato -invano- di avere un riconoscimento dagli Stati Uniti! New Atlantis  ha anche la propria moneta. Queste etichette sono scarse e sono state stampate in piccola quantità. Emise altri bolli sino al 1967. Poi l'oblio.

 

 

Se fu un blocco stradale a  dare inizio alla secessione che portò alla creazione della repubblica di Conch, nel 1961 fu la stampa di una mappa a creare il Territorio di McDonald (non quello degli hamburger!). 

La storia ve lo racconto appena ho tempo...  intanto guardate uno dei francobolli "emessi" per l'occasione. 

 

McDonald Territory

Figura 1: Il Territorio di McDonald emise 5 francobolli nel 1961 per ragioni pubblicitarie. Il Territori fu formato dopo che la Contea di McDonald, Missouri, fu accidentalmente esclusa dalla piantina turistica ufficiale dello stato.

Andate ora al http://www.fabiovstamps.com/forum165b.html  e leggete l'articolo su McDonald Teritory!

...ed ora andiamo nello spazio più profondo: CELESTIA OUTER SPACE MAIL!

In 1948 James Thompson Mangan Illinois U.S.), laid claim to all space, calling his Nation Celestia. Some coins were minted. The Erg, the Gold Celeston and the Silver  Joule. He was reported still active in 1959. In 1963 he wrote a book on selesmanship called "The secret of perfect Living" which seems to have done fairly well. (source by "How to start your own Country" by Erwin S. Strauss)

Here  the only stamp it was issued of Celestia, probably in block of 6:

CELESTIA

Nel 1948 un certo James Thompson Mangan fece un proclama in cui attribuiva tutto lo SPAZIO e creava una nazione chiamata Celestia. Furono coniate alcune monete, l'Erg, il Gold Celeston, e il Silver Joule. Egli era ancora  attivo nel 1959. Nel 1963  scrisse un libro sulla vendita dal titolo "il segreto del perfetto vivere" che sembra avere avuto un discreto successo. E'  noto un solo tipo di francobollo, probabilmente stampato in blocchi di sei: con scritto " Nation of Celestial Space" in alto ed in basso: "Outer Space Mail"e facciale da 100 erg. Il francobollo rappresenta una bandiera con il simbolo #.

Fiore ha ripreso l'argomento di Celestia e lo ha ampliato. Eccolo:

La Nazione dello Spazio Celeste (Nation of Celestial Space), conosciuta anche come Celestia, fu una micronazione creata presso Evergreen Park, in Illinois (USA), da un residente, James Thomas Mangan. Celestia comprendeva nella sua interezza lo “spazio esterno”, che Mangan reclamò in nome dell’umanità, per assicurarsi che nessuno Stato potesse stabilirvi una egemonia politica.
Come “fondatore e primo rappresentante”, registrò questa acquisizione al “Recorder of Deeds and Titles” della Contea di Cook, il 1 gennaio 1949. Alla sua fondazione, Celestia dichiarò di avere 19 membri, tra i quali la figlia di Mangan, Ruth; un decennio più tardi, un opuscolo pubblicato dal gruppo dichiarò che la cittadinanza era cresciuta a 19057 membri. La forma di governo era un ibrido monarchia/repubblica.
Vediamo qui lo "stemma" della Nazione:


Mangan fu attivo per molti anni, nel perseguire le sue richieste a favore di Celestia; nel 1949 notificò a Stati Uniti, Unione Sovietica, Regno Unito e Nazioni Unite che Celestia aveva messo al bando qualsiasi ulteriore test nucleare atmosferico. Più tardi, quando cominciò la “corsa allo spazio”, egli inviò aspre lettere di protesta ai governanti di Unione Sovietica e Stati Uniti relativamente al fatto che i loro primi voli spaziali avevano invaso il suo “territorio”, anche se poi, più tardi, egli lasciò cadere queste proscrizioni per consentire agli USA lanci di satelliti.

La Dichiarazione della Nazione dello Spazio Celeste avvenne il 21 dicembre del 1948. Essa proclamava la creazione della nazione per “assicurare alla gente, ovunque essa viva, le bellezze ed i benefici di un vasto dominio ancora non reclamato da nessuno stato o nazione”. Il documento proseguiva con la spiegazione della natura delle rivendicazioni di Celestia.

Mentre Mangan e Celestia furono educatamente ignorati dalle superpotenze, c’è evidenza del fatto che almeno qualcun altro era pronto a trattare le sue richieste con un maggior grado di serietà; la prima esposizione della bandiera Celestiana (un “diesis” blu all’interno di un disco bianco su sfondo blu), fu trasmessa nel giugno del 1959, con una audience televisiva di milioni di statunitensi, ed il giorno seguente la bandiera fu innalzata al Palazzo dell’ONU a New York, per sventolare insieme a quelle delle nazioni membro di tale organizzazione.

Naturalmente Celestia emise francobolli e monete, nella valuta stabilita per la Nazione (100 erg = 10 Joules = 1 Celeston). Tra le monete coniate da Celestia ci sono quelle da “1 Joule” d’argento, da 4,15 grammi (argento 0,925), e quella da “1 Celeston” d’oro, da 2,20 grammi (oro 0,900). La loro rarità fa sì che vengano vendute a molte centinaia di dollari l’una nelle poche occasioni in cui vengono messe sul mercato.

Conclusione
Nonostante tutti gli sforzi, si ritiene che la Nazione dello Spazio Celeste non sia sopravvissuta alla morte del suo fondatore. La sola eredità di questa nazione sono i francobolli e le monete coniate in suo nome dalla fine degli anni ’50 alla metà degli anni ’60. I discendenti di James Thomas Mangan comprendono suo figlio, James C. Mangan (deceduto), sua figlia Ruth Mangan Stump, “Principessa della Nazione dello Spazio Celeste”, :-)) e tre nipoti: Glen Stump, “Duca di Selenia” :oo: , Dean Stump, “Duca di Marte” :oo: :oo: , e Todd Stump, “Duca della Via Lattea” :oo: :oo: :oo:

 

Passiamo ora a Corterra.

Per ora vi faccio vedere solo un esemplare. Poi racconteremo le poche cose che si sanno su questa micronazione del Nord America: 

il raro specimen di Corterra. Sono noti pochi esemplari, tutti con la sovrastampa

Abbiamo preso informazioni dall'esperto americano Victor B. ecco la sua risposta su Corterra:

"The only information I know is from R.Thanner articles (Ronald è un autore di una quarantina di articoli pubblicati in lingua tedesca negli anni 1990 sui Paesi di fantasia. Corterra è elencata nel suo articolo n. 5  N.d.R.)  which says that: The former Kingdom of Corallaland in North Pasific had become in 1974 the Republic of Corterra.

In 1988 it joined I.C.I.S. (gruppo di Nazioni di fantasia N.d.R. Veniva pubblicato un mini catalogo con tutte le "emissioni")

Reading between the lines, I assume that the producer was in the U.S. Navy, stationed in North Pasific.

In 1974 he retired from Navy and moved to Arizona. His Arizona address is in the list of ICIS. I had written to this address in 1994, but my letter came back."

Quindi Corterra potrebbe derivare dalle parole corallo e terra, praticamente una traduzione di Corallaland che, per quel che mi riguarda, non ha mai emesso francobolli.  L'anno di inizio di questa supposta Repubblica o Regno  è il 1974 mentre il 1989 è la sua fine. 

Passiamo ora all' Impero (ex regno) di Randania.

Qui le informazioni sono poche e sono incluse nel volume "How to start your own Country" by Erwin S. Strauss edito nel 1979 e 1984 dalla Loompanics unlimited Port Townsend, Washington.  

Si sa solo che un americano, certo Randy Dicks, nel 1966 dichiarò la sua casa in Canfield Ohio (600 piedi quadrati in tutto)  regno di Randania e si auto proclamò Re Randy I. Più tardi si promosse ad imperatore. Passaporti e francobolli furono pubblicizzati. R. Dicks era un assertore della monarchia come sistema politico ideale per il mondo.Egli  fece alcune  etichette per questa pseudo nazione. 

La prima emissione è del 1966 e l'ultima del 1968. Trattandosi di molti anni fa, la produzione è di basso livello grafico. Praticamente delle scritte fatte tipograficamente, ma senza disegni (Randania è elencata nell'articolo n. 21 di R. Thanner):

Randania: emissione in memoria di H. Hoover

 

Principato di Seborga (vicino a Savona)

PRINCIPALITY OF SEBORGA

veduta di Seborga in una QSL card del 1994

2 francobolli di Seborga. Il principe regnante è Giorgio I

Informazioni al link: http://www.seborga.net  

Il 2 marzo 2008 Fiore (Alberto) ha passato una giornata Seborga e così sappiamo alcune cose dalla bella cartolina che ci ha spedito con tanto di "annullo" sia di Seborga che delle poste italiane:

Principato di Seborga - Seborga Principality

Il francobollo del 2000 di Seborga, è stato timbrato con annullo blu e tondo del Principato "Sub Umbra Sedi". Il francobollo italiano, in tariffa, ha poi ricevuto il timbro di Genova CMP del 3-3-2008: 

Grazie Alberto! Un bel ricordo di Seborga!

Possiamo dedurre che dopo il 200 Seborga non abbia approntato nuove serie di etichette. La produzione totale al marzo 2008  è di un totale di 27 francobolli differenti. Leggete sul topic di Seborga, curato da Fiore, altre informazioni e gustatevi le belle foto prese sul posto dal "nostro inviato a Seborga!". In loco si possono comprare cartoline ed etichette, con tanto di "timbro". Poi la posta imbucata nel luogo, va al centro di smistamento di Genova CMP dove riceve l'annullo italiano, ovviamente se affrancate con francobolli italiani in tariffa.

 

E ora il nostro inviato Alberto Fiore si reca a BOSGATTIA, isolotto italiano sul fiume Reno, dove negli anni 1950 nacque una interessante comunità. Anzi una repubblica! La Repubblica di Bosgattia! o meglio ancora "Free Thamisal Republic of Bosgattia":

grazie a Parma63 abbiamo una interessante cartolina postale d'epoca!

Eccomi!
Premetto che, pur essendo "quasi" del posto, non sapevo niente della cosa. Potrei chiedere ulteriori lumi a mio padre, eminente storico locale del mio paese (Molinella). Molinella si trova infatti sul Reno, ma è stato teatro, nel passato di diversi interventi sulla situazione idrogeologica. Guardate per esempio proprio il corso del fiume Reno: non vi sembra strano che, in mezzo alla pianura, faccia una curva di 90° verso il mare? Questo perché in quel punto, anticamente, il Reno si buttava in uno dei rami del Po, il Po di Primaro, che poi passava da Molinella creando un po' di paludi. Insomma, sono abbastanza vicino alla storia del Delta.
Vi scrivo un sunto di quello che ho trovato, premettendo che, e lo affermo senza tema di smentite  poiché conosco la "lingua locale" , "BUSGA'T" in ferrarese significa "maiale". Adria, teatro degli eventi, è in Veneto, ma in tutta l'area del delta si parla un dialetto (come a Comacchio e dintorni) che non è nè ferrarese né veneto; pur essendo particolare nella pronuncia, è decisamente più affine al ferrarese, e ritengo che "busgatto" abbia il significato ferrarese. Ho però trovato traccia del fatto che, per estensione, in quelle zone si usi il medesimo termine per definire lo storione, noto per le sue uova, ma anche per la sua carne.

Vado con quanto ho trovato.
Siamo nella golena di Panarella, un po' più in giù di Papozze, là dove il Po, dopo essersi separato dal Po di Goro, fa un'ampia ansa prima del vecchio ponte di Corbola. Fascino selvaggio e sempre mutevole, secondo l'ora ed il tempo.
Lì, il professor Luigi Salvini , eminente e noto slavista, aveva fatto nascere un luogo volutamente ironico, ma estremamente funzionante, prova ne sia che quell'esperienza durò 10 anni, 10 estati delle quali ora rimane un vivido ricordo nei pochi sopravvissuti: la Tamisiana Repubblica di Bosgattia.
Nella Repubblica, che esisteva solo da luglio a settembre (e emetteva francobolli e monete propri), erano molti, tra cui non pochi intellettuali, quelli che andavano a trascorrere le vacanze estive. Non vigevano leggi se non quelle del rispetto e della solidarietà reciproca. La vita si svolgeva nelle tende. Per essere ammessi ad entrare nella repubblica bisognava sparare un colpo di fucile dalla terraferma, e solo allora una barca sarebbe venuta a prelevare il visitatore. Erano ammessi anche turisti, che dovevano però firmare un registro detto "Liber Barbarorum".
Caccia e pesca le attività quotidiane. Niente elettricità. Libri e radio banditi. Insomma, una totale immersione nella natura.
Lo stesso Luigi Salvini ha rivissuto la curiosa esperienza nel libro 'Una tenda in riva al Po, Racconti di Bosgattia', pubblicato postumo dall'editrice Marzocco (ristampato nel 2000).
La vita della “Repubblica” terminò insieme a quella del suo fondatore, morto prematuramente nel 1955.

E ora, una parte di quella che pare essere la "Costituzione" della Repubblica:

SALUTE PUBBLICA E PRIVATA:
La popolazione di Bosgattia soffre di una eccellente salute a tutta prova e ciò costituisce una grave permanente minaccia per l'Ordine mondiale dei Medici. Vari tentativi fatti per ricondurre la Repubblica nell'orbita dei pazienti di Esculapio non hanno sortito alcun esito. Corre voce che un paio di medici ed un farmacista, dopo essere penetrati nel territorio bosgattico allo scopo di compiere opera di sobillazione, siano stati colti da improvvisa pazzia ed abbiano gettato in acqua, il camice bianco ed il ricettario. Sono escluse senza appello le persone afflitte da malumore, reumatismi, musoneria, quelle che affliggono il prossimo con discorsi scolastici filosofici o con barzellette di cattivo gusto. La moneta avente corso legale è il
cievaloro che circola in bellissime banconote, stampate e controfirmate a mano. Esistono pezzi da 1, 5, 50, 100, 200 cv. Il cambio è di 1 cv per 5 lire, 30 cv un marco tedesco, 27 cv un franco svizzero, 124 cv un dollaro, 350 cv una sterlina
PASSAPORTO:
Indispensabile a tutti i cittadini della Bosgattia, viene rilasciato su parere del Consiglio degli anziani dalla Presidenza della Repubblica e dal Corpo diplomatico e consolare.
BANDIERA:
Un bosgatto bianco in campo cremisi con tante stelle quanti sono i millenni della felice esistenza dello stato.
DOGANA:
È vietato introdurre tratte cambiali da pagare, giornali e riviste, libri di ogni genere, radio, grammofoni, apparecchi televisivi.

Per concludere: un'immagine dei rarissimi francobolli:

etichette di Bosgattia, antesignane delle label di Mail Art

 

ed una foto della Repubblica:


Dulcis in fundo: il comune di Adria ha organizzato, per il periodo 17-23 maggio 2008, una Mostra sulla Tamisiana Repubblica di Bosgattia:
Esposizione dei lavori partecipanti al concorso “Il Po, il Delta e l’isola felice di Luigi Salvini”. Sala Cordella, a cura dell’Assessorato all’ambiente.

by  Alberto Fiore


Passiamo ora a Ladonia, chi ne sa qualche cosa?

from 1996: Ladonia (Sweden)

 

1959 Morokulien (Finland/Sweden) see also: pag. 52

 

maggio 2006 Nuovo Stato alle Svalbard???

Ricevo questa informazione, secondo la quale un Inglese (un pittore) ha delle pretese sulla sovranità di un'isola delle Svalbard (esattamente la Nymark) , in quanto dice di avere scoperto che essa non rientra nel trattato del 1920 che riconosce le altre isole delle Svalbard, come parte della Norvegia.

Forse che ci troveremo far poco un nuovo  "principato" o una nuova Repubblica????

Vi ricordo che abbiamo trattato già le isole Svalbard o Spitsbergen ( e altre dizioni del loro nome) a pagina 51 mostrato francobolli locali classici e moderni ed anche cartoline.

La  Reteurs dice al sito:

http://tinyurl.com/lr3mh
 

"The Barents Sea island of Nymark wants to break away from the King of Norway and be a republic. Or so says Alex Hartley.The English artist is the self-proclaimed discoverer and ruler of Nymark, an uninhabited island the size of a football pitch. Nymark emerged in recent years as a glacier warmed and retreated from the sea."About two weeks ago I wrote to the Norwegian Prime Minister, the Norwegian Foreign Office and the governor of Svalbard saying I wanted to secede," Hartley, 42, told Reuters by telephone from London. "I have also written to the United Nations for official recognition as an independent nation." He said he discovered the island in 2004 while on a trip around the Svalbard archipelago and named it Nymark -- "New Ground" in Norwegian. A 1920 treaty signed by the major world powers of that era gave sovereignty of the Arctic islands to Norway. But while the treaty says Norway rules the main islands around Spitsbergen "together with all islands great or small and rock," Hartley says it does not apply to Nymark as it had not been discovered then. "I was the first person to land on the island. I built a cairn and left a claim in a tin can," he said. And since then he has held architecture and flag design competitions for his new fiefdom. The Norwegian government is fighting back and dismisses the Englishman's claim, saying the 1920 treaty covers the entire archipelago area, including Nymark.The Norwegian Polar Institute also says it has known about the island through satellite photographs since 1998. "The ice cap withdrew and uncovered it," the institute's information officer Gunn Sissel Jaklin. "Anyway we don't consider it big enough to be an island."The islands of Svalbard have a long history of being claimed and counter claimed by adventurers, sailors and explorers dating back to the Vikings. Jaklin said there are already 16,614 place names on the islands, reflecting some previous visitors. Hartley said he would not give up on the island. He wants to highlight the effects of global warming which he says caused the glacier to retreat by about 1 mile over the last decade to unveil Nymark. "

Danilo aveva postato dei dentelli di Hutt River, ecco ora il suo ufficio postale in una cartolina australiana:

 

Principato di Hutt River in Australia: ufficio postale

 

FDC della serie "fiori" di Hutt River

Se volete sapere la storia del perché la provincia di Hutt River ha fatto secessione e si è auto-proclamata indipendente... scrivetemi e vado a frugare fra le mie carte... ma c'è anche un link al suo sito -clicca QUI!- che vi può essere utile.

Ma allora... che succede??

Territori secessionisti, revanche di privati verso lo Stato, discendenti di antiche casate... ribelli... rivoluzionari etc. etc...

Morale: c'è pieno di pseudo micro-nazioni. Vale la pena  approfondire l'argomento sulla scorta di ciò che è già disponibile in internet.

Quindi  vale la pena di leggere quanto qui sotto riportato e ripreso da un sito. Alcune delle micronazioni citate, hanno già l'onore del nostro forum. Cercate nel nostro sommario per risalire ad alcune di esse. Ci sono anche tanti link (li attivate voi ricopiando l'indirizzo nella barra degli indirizzi), non li ho controllati, per cui molti potrebbero essere inattivi.

ADUA SURI (non è disponibile un'immagine dell'isola abitata da 67 persone di origine Indiana):

fantomatica isola dell' Oceano Indiano, che avrebbe emesso carta moneta con il facciale in Hana e la scritta sul fronte o su retro "Adua Suri". I quadratini di cartoncino sono colorati (sono noti almeno 5 colori differenti per almeno 10 valori facciali diversi e sono stati prodotti e venduti negli USA):

1/4 Hana fronte  e Adua Suri 2 Hana

Di fonte simile il pseudo francobollo di:

Nichtsburg-Zilchstadt del 2004, uno dei pochi "stamp" esistenti di questo pseudo "posto" il cui nome tradotto significa, grosso modo:  "nessun posto e zero città"

Vedremo di scoprire dove sarebbe ubicato questo posto. Ecco il risultato delle mie ricerche:

The Nichtsburg and Zilchstadt stamp came from Erik M.C.  He is the creator of Nichtsburg and Zilchstadt coins and I believe he looked in to offering stamps as well, receiving these as samples.  So, what you have should be a 'one-of-a-kind' stamp.  He maintains a website on Micronations and Fantasy coins:  http://www.geocities.com/erik_mccrea/
 
Erik lives in Las Vegas, Nevada and created these fantasy issues for Nichtsburg and Zilchstadt.  Both of these words, translated from German:  Nicht = none in English;  Zilch = zero in English.  A burg or stadt is a town in English, so these are None Town and Zero Town. 
 

Un sito di Erik che mostra anche coins ed un elenco di Micronazioni che hanno delle proprie monte è a questo link:

http://www.geocities.com/erik_mccrea/zilchstadt.html 

NOVITA':

INSULA AUREA: La storia di una isola francese e del suo re Auguste I°.

1910-1913 Insula Aurea stamp

Andate a pagina 132 per leggere tutta la storia in italiano e vedere le immagini. 

English READERS: read the article in English about the stamps and the story of the kingdom of Insula Aurea clicking HERE! The images are at page 132.

 

MICRONAZIONI - APPROFONDIMENTO:

Una micronazione   è un'entità  creata da una persona, o da un piccolo numero di persone, che pretende di essere considerata come nazione o stato indipendente.

Ci sono micronazioni che sono simulazioni politiche, sociali, ed economiche; quelle che sono simulazioni storiche, particolarmente del mondo romano o del mondo medievale; quelle che sono state create per divertire e divertirsi, e magari per la pura pubblicità  megalomane di una persona eccentrica o asociale; quelle che esistono soltanto come opera letteraria o cinematografica; quelle che sono veicolo di propaganda o di protesta sociale; quelle create con motivazione fraudolenta; le anomalie storiche, o nazioni che aspirano a diventare stati-nazione; e le nazioni del Quinto Mondo.

Alla maggioranza delle micronazioni manca qualsiasi riconoscimento ufficiale per la mancanza di territorio, quindi vengono spesso chiamate stati di carta o stati virtuali. Oggi anche le micronazioni con origini più fortemente terrene hanno un loro sito su Internet però, e infatti Internet è diventata la nuova frontiera della sperimentazione sociale in questo senso.
Che cosa è una micronazione?
Le micronazioni hanno un numero di attributi in comune:

# Una forma e struttura simile a quella degli stati sovrani, quindi hanno reclami territoriali, istituzioni governative, simboli ufficiali, e cittadini.
# Sono generalmente piccoli sia in forma di territorio, che per numero dei cittadini.
# Le micronazioni possono coniare strumenti nazionali formali come francobolli, monete, banconote, passaporti, onorificenze, e titoli nobiliari.

Piccoli stati riconosciuti come Fiji, Monaco, e San Marino vengono talvolta chiamate micronazioni, ma questi paesi sono più propriamente denominati microstati.

Lo studio accademico delle micronazioni è la micropatrologia, mentre l'hobby della formazione e continuazione delle micronazioni è nota come micronazionalismo.

Vedi anche: Lista delle micronazioni
L'evoluzione del micronazionalismo
Il XIX secolo vide la crescita del concetto dello stato-nazione, e le prime micronazioni vennero alla luce proprio in quel periodo. La maggioranza furono l'opera di avventurieri o speculatori, e alcuni ebbero grandissimo successo. Le Isole Cocos o Keeling sono un esempio di queste.

Meno vincenti furono invece progetti come il Regno di Araucania e Patagonia (1860-1862) nella parte meridionale del Cile e dell'Argentina, e il Regno dei Sedang (1888-1890) nell'Indocina Francese.

Nel XX secolo M. C. Harman, proprietario dell'Isola di Lundy, coniò monete e francobolli per uso privato. Sebbene l'isola fu governata come un fuedo virtuale, il suo proprietario non ha mai preteso l'indipendenza dal Regno Unito, così l'Isola di Lundy può essere descritta come un precursore delle micronazioni territoriali che vennero più tardi.

Gli anni sessanta e settanta videro un rinascimento micronazionale con la fondazione di diverse micronazioni territoriali. La prima di queste, Sealand, è stata fondata nel 1967 su una piattaforma abbandonata della Seconda guerra mondiale. Altre invece si basarono su progetti che richiedevano la costruzione di isole artificiali, ma soltanto due di essi seppero mantenersi al di sopra del livello del mare.

L'Isola delle Rose fu una piattaforma di 400 metri quadri costruita nel 1968 in acque internazionali al largo della città  di Rimini nel Mar Adriatico. Si dice che la micronazione abbia emesso francobolli (SI' per certo!) , e coniato moneta, e che abbia dichiarato l'esperanto come lingua ufficiale. Dopo essere stata costruita, però, venne distrutta da sommozzatori della Marina italiana.

La Repubblica di Minerva venne formata nel 1972 come progetto per un nuovo paese libertario da un uomo d'affari americano chiamato Michael Oliver. Il gruppo di Oliver condusse operazioni di dragaggio sugli scogli di Minerva, uno fondale marino che si trova nell'Oceano Pacifico a sud di Fiji. Riuscirono a creare un'isola artificiale, ma i loro sforzi per ottenere il riconoscimento internazionale non ebbero risultato, e la vicina Tonga inviò una forza militare e si annesse l'area.

L'Australia è stata un vero teatro di attività  micronazionale negli ultimi tre decenni del XX secolo. Il Principato di Hutt River Province cominciò tutto nel 1970 quando il Principe Leonard (Leonard George Casley) dichiarò la sua proprietà  agricola indipendente dopo una disputa sulle aliquote per il frumento. Nel 1981 la protesta politica di un gruppo di giovani di Sydney portò alla creazione di Atlantium.

Negli anni novanta l'attività  micronazionale ottenne uno stimolo ulteriore quando la popolarità  di Internet diede la possibilità  a molti di promuovere le loro attività ad un pubblico globale. Come risultato di ciò, il numero delle nazioni virtuali è cresciuto vertiginosamente da allora. La maggioranza di queste micronazioni erano ancorate in paesi anglosassoni, però c'è anche una significativa minoranza lusofona.
Categorie di micronazioni
In questo momento esistono prevalentemente 8 tipi di micronazioni:

# Simulazioni politiche, sociali, ed economiche.
# Simulazioni storiche.
# "Ludo nazioni" fondate da persone eccentriche.
# Opere letterarie o cinematografiche.
# Veicoli di propaganda o protesta sociale.
# Micronazioni con motivazione fraudolenta.
# Anomalie storiche e aspiranti stato.
# Nazioni del Quinto Mondo.

Simulazioni politiche, sociali, ed economiche


Micronazioni di questo tipo tendono generalmente ad essere molto serie, e spesso attraggono un numero discreto di persone mature. I partecipanti sono molto sofisticati, e generalmente emulano nazioni reali sotto molti aspetti. Un esempio di queste:

* Talossa, la micronazione quasi per antonomasia — ma i talossani non sarebbero d'accordo — che venne fondata dal tredicenne Robert Ben Madison nel 1979. È senza dubbio una delle micronazioni più¹ famose del mondo virtuale, e ha sviluppato in oltre due decenni una cultura e lingua tutta sua.

Simulazioni storiche

Queste micronazioni sono generalmente anch'esse molto serie, e spesso attraggono tipi intellettuali interessati a ricreare il passato, e magari a viverlo pure in modo vicario. Un esempio di queste:

* Nova Roma (micronazione), da non confondersi con la storica Nova Roma, senza dubbio una delle micronazione più popolose con oltre mille entusiasti. Nova Roma ha coniato monete, e usa il latino come lingua ufficiale.

"Ludo nazioni" fondate da persone eccentriche
Queste sono le micronazioni più comuni, con centinaia, se non migliaia di esemplari. Queste micronazioni tendono ad essere effimere, generalmente non attraggono più di una decina di individui, eccentrici come il fondatore della nazione. Generalmente in queste micronazioni si danno gran titoli, e talvolta fanno gran baccano tra i media tradizionali, dove possono essere usate per articoli in giornate di minor vena letteraria. Queste micronazioni generalmente non durano nel tempo, nascono e muoiono con uguale facilità . Esempi di "ludo nazioni":

* Aerican Empire, un impero interplanetario di satira totalmente sconnessa dalla realtà . La satira è molto bizzarra, perché si ispira al Monty Python's Flying Circus.
* Choconya, la repubblica del cioccolato.
* Corvinia, che è famosa più per la vecchiaia del fondatore, che altro. Oggi gestisce un importante foro micronazionale.

Opere letterarie o cinematografiche

Queste nazioni sono generalmente il prodotto gruppi musicali, scrittori, o cineasti, e talvolta hanno un seguito su Internet. Sono le uniche micronazioni che possono diventare famose senza nemmeno provarci. Esempi di micronazioni di questo tipo:

* Utopia, di Tommaso Moro, un regno isolano famoso dove la proprietà  privata non esiste, e tutto viene tenuto in comune. Ricorda un po' qualche nazione fallita del mondo reale.
* Slowenische Kunst, che in tedesco significa «Nuova Arte Slovena». NSK è un gruppo musicale trasformato in micronazione.
* Molvania, una nazione fittizia creata come parodia letteraria dei paesi dell'Europa dell'Est. Il paradosso di tutto questo è che Molvania è nata come parodia di una guida turista.
* Ecotopia, un romanzo su una nazione che si separa dagli Stati Uniti e forma una specie di utopia ecologica. Il libro venne pubblicato nel 1975 da Ernest Callenbach.
* Il Ducato di Gran Fenwick, la famosa micronazione del film Il ruggito del topo — inglese: The Mouse that Roared (1959) — di Peter Sellers, un film che oltre ad essere umoristico, è anche un vero classico del genere micronazionale.

Veicoli di propaganda o protesta sociale
Queste nazioni sono veicoli di propaganda e protesta sociale, e a volte si trasformano in organismi di pubbliche relazioni quando conviene. Esempi di micronazioni di questo tipo:

* Waveland, una micronazione che fu formata nel 1997 sull'isola britannica di Rockall da ambientalisti di Greenpeace per protestare contro l'esplorazione petrolifera. La protesta finì nel 1999 quando lo sponsor andò in bancarotta. (vedi forum46.html#rockallancora )
* La Conch Republic, che cominciò come una protesta dei residenti e degli esercizi commerciali delle isole delle Florida Keys contro il governo federale degli Stati Uniti. (vedi sopra in questa pagina)

Micronazioni con motivazione fraudolenta

Queste operazioni usano micronazioni come Arlecchino usava la maschera, e sono infatti esercizi commerciali abusivi o interamente fraudolenti:

* Il Dominion of Melchizedek, che è noto soprattutto in America e in Italia per le sue attività. Nel maggio 2002 sette persone vennero arrestate a Roma per frode esercitata via una banca registrata in questa micronazione.
* New Utopia, che sembra una maschera per la complessa operazione di investimenti nella costruzione di un'isola artificiale, un'isola che non viene mai a galla però, e che anzi non si sa neppure su quale fondale marino si deve costruire.

Anomalie storiche e aspiranti stato

Un piccolo numero di micronazioni sono fondate con le aspirazioni genuine per diventare stati sovrani. Molto di essi sono basati su anomalie storiche, o eccentriche interpretazioni di leggi. Questa categoria include:

* Il Sovrano Militare Ordine di Malta, uno stato sovrano senza territorio oltre che un piccolo palazzo a Roma. Lo SMOM ha lo status di Osservatore Permanente dell'ONU, e relazioni diplomatiche con 70 stati. Produce francobolli e monete, come pure passaporti internazionalmente validi.
* Seborga, un piccolo comune della Liguria che, basandosi su documenti storici, afferma di essere indipendente dall'Italia.
* Il Principato di Hutt River Province, che secondo l'interpretazione di alcune leggi della Corona Britannica sembra sia succeduto all'Australia. Ha una popolazione di 13 mila, e quindi è probabilmente la micronazione più popolosa.
* Sealand, un principato situato al largo della costa della Gran Bretagna su una piattaforma abbandonata della Seconda guerra mondiale. Sealand è  anche la reale sede dell'azienda Haven Co, un paradiso informatico.

Nazioni del Quinto Mondo

Queste nazioni sono di formazione recente. Diversamente dalle altre micronazioni, esse hanno rifiutato totalmente trattati internazionali e l'Ordine Mondiale che vengono viste come vacche sacre dalle altre micronazioni. Un esempio di queste:

* Ttf-Bucrafan, uno stato virtuale con cittadini che sono ex Deputati di uno stato reale, ma Ttf-Bucrafan ha anche scienziati telematici fra i suoi illustri cittadini. Ttf-Bucrafan controlla 8 domini di primo livello alternativi, e perfino una rete IPv4 potente come quella delle Isole Falkland. Ttf-Bucrafan gestisce pure un'università, una biblioteca reale e virtuale, una chiesa, agenzie stampa, e ha fondato un'organizzazione governativa internazionale con nazioni del Quinto Mondo membri, ma fra i membri c'è anche una multinazionale: il Consiglio del Quinto Mondo. Le lingue ufficiali sono l'inglese e l'italiano.

Collegamenti esterni, tutti testati, molti hanno "emesso" dei francobolli/etichtte. Via via che avrò tempo, o su richiesta, ne monterò qualcuno.

Micronazioni 

MICRONATION LINKS


http://www.aericanempire.com  Aerican Empire
http://www.atlantium.org   Atlantium (metterò qui immagini di labels)
http://www.geocities.com/choconyan  State Choconya (collegamento non più attivo)
http://www.conchrepublic.com  Conch Republic (in questa pagina ci sono già immagini di labels)
http://www.corvinia.org  Corvinia
http://www.melchizedek.com  Dominion of Melchizedek
http://www.huttriver.net  Hutt River Province  (in questa pagina cartolina e cover)
http://www.molvania.com  Molvania
http://www.nskstate.com  Neue Slowenische Kunst
http://www.new-utopia.com  New Utopia
http://www.novaroma.org  Nova Roma  (micronazione)
http://www.bucrafan.ch  Regno del Bucrafan (Bucrafan)
http://www.geocities.com/tourtoirac  Regno di Araucania e Patagonia
http://www.sealandgov.org  Sealand (in questa pagina ci sono già immagini di labels)
http://www.seborga.net  Seborga  (in questa pagina "francobolli" e QSL card) 
http://www.orderofmalta.org  Sovrano Militare Ordine di Malta  (in altre pagine ci sono immagini di labels)
http://www.talossa-rt.com  Talossa
http://www.ttf.ch  The Tallini Family (Ttf)
http://www.waveland.org  Waveland (a pagina 46 ci sono immagini di Rockall- waveland- e le realtive labels)

Altri siti rilevanti:


 http://www.geocities.com/CapitolHill/5111/archive/patsilor.htm  on micronations 
http://www.buckyogi.com/footnotes  Footnotes to History - la storia dei movimenti secessionisti falliti, di governi alternativi, e altre anomalie storiche.
http://www.micronations.net  Micronations.net  - portale micronazionale.
http://www.micro-nations.org  Micro-nations.org - portale micronazionale gestita da Corvinia (non più attivo).
http://microfreedom.com  The Micronation and Sovereignty Website Index - il miglior indice secessionistico e micronazionale.
http://www.5world.net  Fifth World Portal] - portale del Quinto Mondo.
http://group.5world.net  Fifth World - gruppo quintomondista in inglese di MSN.
http://group2.5world.net  Fifth World - gruppo quintomondista in inglese di Yahoo!
http://gruppo.5world.net  Quinto Mondo - gruppo quintomondista in italiano di MSN.
http://agenzia.5world.net  Agenzia Mediale Quintomondista - l'agenzia stampa del Quinto Mondo.
http://www.cinematografo.it/bdcm/bancadati_scheda.asp?sch=9926  Il ruggito del topo]  - regia, attori, e trama del classico film micronazionale, dalla Banca Dati del Cinema Mondiale. Vedi pagina 45 per alcune immagini del film e del francobollo del Ducato di Grand Fenwick. 
Articoli:

http://www.repubblica.it/online/tecnologie_internet/stativirtuali/stativirtuali/stativirtuali.html  «Quei sovrani virtuali che regnano su Internet» (Repubblica)
http://www.repubblica.it/online/cronaca/melchi/melchi/melchi.html   «Centinaia nella trappola dello stato virtuale» (Repubblica)
http://www.diritto.it/articoli/informatica/iolis.html  «Teoria delle micronazioni»

de:Mikronation
en:Micronation
fr:Micro-nation
pt:Micronacionalismo

In lingua francese ci sono un paio di link che vi voglio dare:

uno con le informazioni di carattere generale:  http://www.geocities.com/CapitolHill/5829/  

ed uno con un 'elenco lunghissimo di micronazioni, non riconosciute ufficialmente e con qualche link attivo: http://www.geocities.com/CapitolHill/5829/LIST.html : o se non funzionasse il link: provate per l' iniziale: A-C / D-F / G-L / M-O / P-Z

Just for English readers we show the Linn's Stamp News article, related to McDonald Territory:

 

 

Ecco tutti i relativi francobolli:

 

 

 

End of McDonald Territory Article

 

 

 


Se è di vostro gradimento questo "viaggio" tra micronazioni presenti e passate che abbiano emesso bolli, la prossima volta vi parlerei di quella che sarebbe, se riconosciuta, la più piccola nazione al mondo... ben più piccola di Seborga, di McDonald e del Vaticano... e che qualche anno fa vidi (non "visitai", perché impossibile...), pur senza capire (allora) di che cosa si trattasse...

DI COSA SI TRATTA??? Aspettiamo che Alberto ci illumini....

La risposta non si è fatta attendere: si tratta della repubblica di Kugelmugel

Vai al http://www.fabiovstamps.com/forum165b.html !

 

Ma in quanto a nazioni piccolissime anche Copeman di pagina 52 non è male!

 

 

Bene, ora che mi sono procurato questo cartoncino con un bollo della non meglio identificata Repubblica di Savage con tanto di timbro del 23 agosto 1986, chiedo al nostro corrispondente Fiore, se ha informazioni su questo fantomatico posto...

 

fantomatica Savage Republic 1986 

Chi ne sa qualche cosa?

 

Risponde Alberto "Fiore":

Ebbene sì, il vostro inviato ha colpito ancora! Ho scoperto dove sta questa "Savage Republic"!
... in realtà dovrei dire "cos'è", non "dove sta", poiché trattasi di una rock band minimalista, chiamata appunto "Savage Republic", guidata da Bruce Licher, che nei primi anni '80 "emise" i bolli in questione, autoprodotti dalla loro etichetta (musicale) Independent Project Records.

Se volete vi do altre informazioni sulla band...

Ottimo Alberto,
ma, mi sembra di ricordare che c'è anche una SAUVAGE Republic...
è la stessa BAND? o sono bolli di un'altra Entità??
ehe heh...
mai farla troppo facile...

Ah, ma tu mi cambi le carte in tavola...
Al volo, so solo dire che esiste una Jamahiriya democratique et populaire de SAUVAGE, ben distinta dalla SAVAGE Republic che si riferisce alla Band... Indago?... Indago!

Jamahiriya Sauvage Republic

 

Danilo precisa:

Ciao Fiore
... volendo metter i puntini sulle i ....Savage Republic e' il nome della band
Jamahiriya democratique et populaire de SAUVAGE e' un album del 1988 della band
A presto Danilo

 

Visto che stiamo guardando nomi di pseudo micronazioni che hanno nomi simili, Gianni S. mi manda queste informazioni in francese relative alla repubblica di Saugeais. CHI me ne mostra un francobollo?

 

Gianni S. mi manda un testo in francese che parla della Repubblica di Saugeais... che è riconosciuta ufficialmente da SEBORGA!!!
Ahah, come referenza non mi sembra il meglio!
"La République du Saugeais a sa capitale, Montbenoît (150 habitants), sa Présidente, Madame Pourchet, son drapeau (ci-contre) et son hymne national. Elle a même son timbre-poste reconnu qui représente l'Abbaye de Montbenoît. Située dans le Doubs (France), la République du Saugeais a des frontières pafaitement délimitées et regroupe douze communes totalisant plus de 3.500 habitants.

Fondée en 1947, la République du Saugeais bénéficie de la sympathie des Autorités régionales et nationales françaises. la Présidente est invitée à toutes les cérémonies officielles et fut reçue à l'Élysée par Giscard d'Estaing avec les honneurs réservés aux Chefs d'État.

En 1987 le Ministre français des Postes se déplaça à Montbenoît pour l'émission du timbre de la petite Réublique. La République du Saugeais n'aspire pas à une véritable souveraineté mais entend préserver son identité et y réussit fort bien, alliant sérieux et bonne humeur. Les ancêtres des habitants de la République du Saugeais - les "Saugets"- ont émigré de Suisse et de Savoie au XII° siècle et ont maintenu leurs "différences" jusqu'à ce jour. L'actuelle République dispose d'un Gouvernement, d'un poste de Douanes, de représentations extérieures, et émet des "laisser-passer" pour visiter son territoire.

La République du Saugeais a "officiellement" reconnu la Principauté de Seborga. "
Ci saranno francobolli?

Che dice il nostro inviato a Seborga???Ciao fabiov

Domanda diffcilottina... allora ve lo mostro io:

1977 "francobollo" della libera repubblica di Saugeais

 

Oltre al riconoscimento di Seborga, la Francia ha emesso un francobollo commemorativo che ci ha mandato

Paolo ppozzo68. Il bollo è del 1987:

 

commemorativo francese 1987 di Montbenoit Le Saugeais

 

 

QUIZ: chi ci racconta la storia di queste tre poste locali? Sono micronazioni a che che cosa?

Il primo che risponde dettagliatamente avrà una cover di uno di questi posti.

 

 

chi ci racconta qualche cosa?

 

ECCO IL VINCITORE E LA SUA RISPOSTA. E' ppozzo68:

ho cercato anche oggi qualche indicazione su Brisbane, ma senza successo...
Posso dire di essermi fatto un'idea, ma è soltanto tale.
La definizione "Sunny Queensland" è utilizzata spesso anche oggi, l'etichetta (è corretto chiamarla così?) che hai postato mi ha dato l'impressione di essere una sorta di richiamo pubblicitario per turisti, come quelle che pubblicizzavano la Sicilia negli anni '50.
Quello che però non concorda con questa interpretazione è il valore di 10 centesimi, potrei pensare ad una ricevuta di pagamento di una tassa di soggiorno (esiste in Australia?), ma ho ben pochi dati per avvalorare questa tesi.

Per gli altri, invece sono più preparato

Il secondo rappresenta un'emissione dalla provincia di Bumbunga, sempre di Australia si tratta.
La provincia di Bumbunga fu fondata il 29 marzo del 1976, con un'estensione di 4 ettari vicino alla città di Snovtown in Australia.
La molla che ha spinto il governatore Alex Brackstone a fondare il suo piccolo stato, pare siano state le voci che volevano l'Australia indirizzata a diventare una repubblica indipendente dal Commonwealth.
Dichiarandosi indipendente Brackstone voleva che almeno parte del continente australiano restasse sempre parte dei domini della Corona.
Lo stato ha emesso 15 serie di FB, dal 1980 al 1987, i soggetti favoriti erano legati alla tradizione della Corona Britannica.
Il FB pubblicato, emesso nel 1981, commemorava il venticinquesimo compleanno del Principe Andrea (l'annullo mi sembre quello del giorno di emissione il 19 febbraio è il giorno del compleanno del Principe).

Il terzo è sempre un'emissione che arriva dal continente australiano, riguarda lo stato di Rainbow Creek.
Lo stato indipendente di Rainbow Creek è esistito fra gli anni '70 e gli anni '80 del ventesimo secolo, in una remota regione dell'Australia. Pare che alla base della disputa, che ha portato alla secessione dello staterello, ci fosse la costruzione di un ponte in una zona "innondabile". Questo ponte, troppo basso sul livello del fiume, ha causato delle notevoli devastazioni nella zona e ha spinto il fiume Thomson a creare un nuovo corso devastando le culture e le fattorie, erodendo e distruggendo interi campi coltivati.
I "secessionisti" fecero buon viso a cattivo gioco e sfruttarono le acque del fiume per irrigare i campi della zona, ma le Autorità dello Stato di Vittoria applicarono nuove tasse sulle captazioni idriche.
Gli abitanti si trovarono, quindi a dover pagare tasse sui terreni devastati dalla furia del fiume che, di fatto, non esistevano più, tasse sull'acqua di cui facevano uso per le irrigazioni e tasse per sovvenzionare l'organismo locale che aveva come oggetto la tutela dell'alveo del fiume da ulteriori erosioni dei terreni...
L'ultima goccia fu la decisione delle Autorità di costruire una diga in loco, condizione che limitò drasticamente le possibilità di coltivazione della zona.
Di fronte a questo comportamento i "secessionisti" dichiararono guerra allo stato di Vittoria, era il 19.12.1978.
Lo stato indipendente ha emesso 15 serie di FB dal 1979 fino al 1986. Quello pubblicato è il quarto valore (di cinque) emesso per commemorare la secessione nel 1979.

Ciao Paolo,
mi sembra che sei promosso sul campo inviato speciale in Australia.
Hai vinto una cover della provincia di Bumbumga!
Tengo un elenco dei quiz e dei loro vincitori.
Te la mando appena definito la faccenda delel isole Nicobare.
Quindi posso aggiungere altre due storie sulle micronazioni visitate dai nostri inviati speciali!
Per quanto riguarda il bollo di Brisbane, controllerò cosa è riportato su una rivista specializzata.
Io personalmente, mi ero fatto una mia idea e finché non trovo prove contrarie continuerò a pensarla così:
verso inizio anni 1990 sono apparsi sul mercato un certo numero di francobolli, tipo quello che vi ho mostrato, con scritto BRISBANE TOWN POST. Ciò potrebbe fare pensare ad una classica emissione di una posta locale australiana operante nella città di Brisbane.
Ma da nessuna parte ho letto dell'esistenza di questo servizio. Le poste australiane hanno sempre osteggiato le poste private (eccetto il caso dell'isola di Lord Howe -intorno al 1998 ed ancora oggi-dove è operante UN VERO CORRIERE privato, visto che le posta australiane non consegnano la posta in questa isola sperduta). In quel periodo compravo francobolli da un Vendor Australiano che metteva sempre come chiudilettera un "francobollo" di Brisbane Local Post o town post.
Il nome di questo Vendor ce l'ho, ma non lo scrivo, forse è addirittura scomparso, in quanto non ne ho più saputo niente da vari anni. Quei francobolli lui non li vendeva, ma se gli si chiedeva informazioni, glissava...
Morale penso che fossero una sua personale produzione, nata come "etichetta ricordo" e regalo ai suoi clienti... successivamente molte furono messe sul mercato quindi ne avrà venduto uno stock a qualche grossista.
Ma è solo una mia idea personale. Farò la ricerca nel mio archivio cartaceo per vedere se trovo informazioni sull'indice generale di una rivista specializzata, altrimenti chiederò ad un paio di "guru" cosa si ricordano loro.
CONTENTI?
Vi faccio notare che un certo numero di Dealer, sopratutto negli anni 1930 producevano francobolli, simili a quelli correnti, cui sostituivano le scritte con il loro nome e anche con il loro indirizzo. Questo a scopo pubblicitario. Un collezionista ASFE NON raccoglie le etichette dei Dealer, che comunque erano dei bei biglietti da visita. Un collezionista di "POSTER stamp" e di altre vignette, invece le può raccogliere tranquillamente... ma è un'altra raccolta!
Ciao fabiov
P.S. ho appena vinto un piccolo lotto che però consiste in francobolli che ho inseguito per alcuni anni, perché introvabili- almeno da me- e in eBay sparivano subito ad alto prezzo, pur essendo di catalogo basso. Uno di questi lo regalo a chi risponderà al prossimo QUIZ.
Lo posterò domani!!

Ecco la cover con i bolli di  Brisbane:

nitido annullo di Brisbane Town Post su due dentelli addizionali a quelli australiani su u na cover viaggiata del 1992

L'amico Victor mi conferma le mie supposizioni:

Hi Fabio,
Brisbane Town Post was created and operated by Tim B. of Brisbain, Queensland, Australia.
He had sent me many letterrs and Brisbane town post stamps were placed on his letters to me in 1993-1997.
Tim had  participated in ICIS - Geir Sor Reim organization.
Tim was a creator of Sonne, Goffrea, Adulankatif and about 8 more - North Atlantic Nations.
They all are listed in R.Thanner's articles.

QUIZ: CAERDROIA cosa è? QUIZ DELLA SETTIMANA:

Ecco un puzzle all'inglese... mi è giunta alcuni anni fa questa cover.. sapreste dirmi qualcosa sull' etichetta che cita una parola strana: "CAERDROIA". E' forse un sito misterioso dove si aggira un minotauro? Una nuova Shangri Lha? Oppure?...

Chi risponde per primo ed in modo esauriente vincerà: 1 DENTELLO DI ... (guarda caso)...CAERDROIA! 

cover del 1997 con regolari dentelli britannici ed una etichetta di Caerdroia.

Riccardo ipotizza che Caerdroia sia un fantasy legato al  Dottor WHO, ma così non è.

Fiore risponde esattamente al quiz e vince un'etichetta si Caerdroia! Ecco la sua risposta in due tempi:

Allora, mi affretto a dare i primi risultati parziali delle mie ricerche, prima che qualcun altro ci arrivi...

Caerdroia pare sia il nome in gaelico di Troia (la ben nota città al centro delle vicende omeriche). "Caer" significa "forte" (ma in Welsh Gaelic, in Scottish Gaelic "forte" si dice "Dun"), e "Droia" è la storpiatura appunto di Troia. Ma nel medioevo "Caerdroia" passò ad indicare un labirinto, sulla falsariga di quello cretese mitologicamente noto per il Minotauro. Il legame tra Troia ed il galles è anche in un altro mito che vedrebbe un nipote di enea quale fondatore dei Britanni. C'è poi un "Glastonbury Tor", località legata anche alla mitologia arturiana (gli intrecci mitologici aumentano  ), che pare essere un "labirinto cretese".
Ora mi manca solo di capire da dove viene il dentello...
Spero di farcela in breve!

CE L'HO!
Cioè, non il francobollo, la soluzione.
CAERDROIA PROJECT: fondato nel 1980 per lo studio dei labirinti, ha "emesso", oltre ad una propria rivista, anche parecchi "francobolli", applicati sulla corrispondenza in uscita.
Vi metto il link ad una pagina web che piega tutto, con tanto di "catalogo" dei bolli emessi. Tra parentesi, a mio insindacabile giudizio anche piuttosto belli.
http://www.labyrinthos.net/cinderella.htm


Ho vinto?
  HAI VINTO!!!

Da notare che nel 2005 l' etichetta della cover è stata sovrastampata per il 25 anniversario della rivista!

 

  SOCORRO FREE STATE: chi ci racconta la sua storia?? 

etichetta degli anni 1950 del Socorro Free State

Ecco Fiore che ci racconta la storia: di Socorro Free State:

Socorro, chi era costui? Trattasi di un paesino nel Nuovo Messico, e relativa Contea, nella vallata del Rio Grande, una di quelle zone che un po' tutti siamo abituati a pensare popolate di cowboys e indiani navajo, con Tex Willer che galoppa a fianco di Kit Carson e John Wayne che sorseggia un whisky in un saloon.
L'origine chiaramente spagnola del nome testimonia le alterne vicende vissute dal paesino stesso, che si trova a 300 km dal confine col Messico.
Intanto, il perché del nome: a metà del '500 una spedizione spagnola passò da quelle parti e ricevette inaspettato aiuto dalla popolazione locale, gli indiani Teypana, per cui il paese venne ribattezzato appunto "Socorro" (aiuto, in spagnolo).
Il villaggio fu prima colonizzato, poi abbandonato, ancora rifondato, ed infine, dopo la guerra tra Messico e Stati Uniti, passò definitivamente a questi ultimi.

MA, un po' come per Seborga, che dà il titolo al topic, ci fu un periodo in cui anche per Socorro si sospettarono "irregolarità" in questo passaggio, se non addirittura in quello precedente dalla Spagna al Messico, e, nel 1953, qualche zelante cittadino della contea decise di cavalcare la tigre dell'indipendenza, cominciando a parlare del "Libero Stato di Socorro".
All'epoca la contea vantava una popolazione di circa 9000 anime, metà delle quali pellerossa, e la spinta indipendentista fu dovuta anche alla sensazione di "abbandono", da parte dello Stato, che questa striscia di terreno desertico provava nei confronti degli USA.
Per cui... vai con la secessione! Un po' come per la Contea di McDonald, anche qui i primi passi furono la creazione di un "posto di frontiera" (gestito da un solitario ufficiale addetto all'immigrazione...), l'emissione di passaporti per i turisti, ed il reclutamento di una "polizia" locale (ben sette elementi :oo: !) pagata con le "tasse" raccolte tra la popolazione.
Ci fu anche, naturalmente, la decisione sull'ordinamento politico: il signor E. M. Baca, il "magnate" locale, discendente di un tal "Cabeza de Baca" (sospetto che fosse "Vaca" e non "Baca", ma in castigliano la "B" si pronincia "V" e viceversa... sarà cambiato nel tempo!), decise che, in caso d'indipendenza riconosciuta, Socorro sarebbe stata una monarchia, e lui avrebbe preso sulle spalle il gravoso fardello della guida del paese, col titolo di Duca di Socorro...
NATURALMENTE, il passo successivo erano l'emissione di moneta e francobolli. Qualche difficoltà per il primo punto, ma per il secondo, come sapete, negli USA c'è molta libertà, in tema di emissioni locali.
Fu quindi contattato per consulenza un noto commerciante filatelico di New York, il signor S. M. Friedlander, della Zenith Stamps Co., con uffici anche a Londra.
Il "pagamento" per la consulenza fu abbastanza originale: il signor Friedlander ricevette un set completo dei francobolli prodotti, che potete vedere nell'immagine sottostante, e (nientemeno) la nomina a "Ammiraglio della Flotta del libero Stato di Socorro", composta da qualche barca a remi :shock: :shock: .

Alberto ci dà anche l'immagine del set completo:

serie completa di Soccoro

Io posso solo aggiungere una postcard degli anni 1950 che ritrae questa città che non ha più di 9.000 anime, contea attorno compresa:

Socorro County New Mexico anni 1950

ecco un old postmark* di Socorro in New Mexico

Le etichette di Socorro sono rare. Chi le trovasse in offerta gentilmente mi avverta.

 

Chi ha informazioni su questo francobollo emesso dall'Hyderabad (principato Indiano) con la dizione "Hyderabad-Deccan"?

Hyderabad Deccan (siamo a fine anni 194x)

Agrome (Andrea) fa un'ipotesi:

La dizione "HYDERABAD - DECCAN" era usata per indicare lo Stato di Hyderabad.
Si trova (raramente) anche su bolli, ad esempio fiscali del periodo 1947-60.
Potrebbe quindi (la mia è una ipotesi) non essere un saggio per la possibile indipendenza del Deccan, ma una etichetta avente altre finalità.
Ciao.
Andrea

Thiswas ci posta una cover del Deccan:

e propone anche un sito.
Date uno sguardo a questa pagina web per vedere un po' di bolli e saggi:
http://www.tibetanpost.com/tpost.php?op ... tion&id=83

Abaco Republic:

un po' di tempo fa sul mercato sono apparsi dei francobolli delle Bahamas con la sovrastampa ABACO REPUBLIC. Poi ho scoperto che ci sono francobolli simili con la sola dizione ABACO Republic.

L'isola di Abaco appartiene alle Bahamas ed ho trovato anche una QSL card che proviene da questo posto misterioso:

Repubblica di Abaco, in sovrastampa su Bahamas 

 

QSL card dell'isola ABACO

Chi ne sa di più???

  Chi sa qualche cosa su questi due misteriosi francobolli o pseudo tali??

Cuervo Nation

Isle of Wodge con valore facciale probabilmente in penny

Fiore svela il mistero di Cuevo Nation:

Ho trovato qualcosa su Cuervo Nation, riassumo: sostanzialmente si è trattato di una trovata pubblicitaria di Jose Cuervo, magnate dei superalcolici (pare sia famosissima la tequila Cuervo). Il tale nel 2005 (il "cinco de mayo", pare) ha comprato un'isoletta nelle Isole Vergini Britanniche e l'ha dichiarata indipendente, con il nome, naturalmente, di Cuervo Nation. Il tutto (con tanto però di richiesta di riconoscimento alle Nazioni Unite e tentativo di formare una squadra olimpica di pallavolo) per poter invitare all'inaugurazione della nuova nazione un po' di celebrità americane, e farsi un po' di sana pubblicità. In capo a due giorni l'iniziativa naturalmente era deceduta (un party, per quanto lungo, mica può essere eterno ;-) ); esiste un sito(http://www.cuervonation.com ) che pare ancora attivo, visto che c'è la dichiarazione della dogana :oo: all'avvio (trattandosi di superalcolici, chiede la data di nascita per verificare la maggiore età :-)) ); l'unica cosa che non ho capito è se la cosa sia finita e basta o se ogni tanto ci sia qualche altro party sull'isola del divertimento alcolico.
Vi allego:
1) lo stemma della tequila Cuervo, riconoscibile anche sul francobollo (solo sul forum).

2) Foto satellitare dell'isola, in cui è visibile la bandiera ("pericolosamente" simile al francobollo) e lo "stemma".

isola delle Isole Vergini Britanniche

In quella pergamena bianca sulla destra ci sarebbero le "spiegazioni" dei punti gialli che vedete evidenziati sull'isola: sarebbero numerati da 1 a 5 (non so perché ma non mi vengono visualizzati nè i numeri nè il testo sulla pergamena), e sarebbero:
1) Welcome center
2) Ministero dell'informazione
3) Museo di Cuervo nation
4) Camera di Cuervo (nel senso di "Camera dei deputati della nazione", non nel senso di "Camera da letto del sig. Cuervo"...)
5) Dipartimento della difesa
.

 in qualità di inviato speciale presso le micronazioni credo sia quasi d'obbligo una mia visita a questa nazione... :-)) :-)) :-))

Ciao Fiore! Ciao: Ciao:
SEI GRANDE!!!!
Ero certo che non ti saresti tirato indietro nel fare un'indagine su "CUERVO NATION". Pur trattandosi di una etichetta essa ci dà lo spunto per fare un'indagine geografica-quasi-filatelica e dare ai lettori una nuova CURIOSITA'. La storia di Cuervo Nation è simpatica ed accattivante: il solito stravagante miliardario che vuole mettersi in mostra e che si fa "HIS OWN COUNTRY!"
D'altra parte gli inviati nelle micronazioni si troveranno spesso di fronte a trovate pubblicitarie, personaggi bislacchi, persone in cerca di notorietà e anche "semplici" truffatori...
Noi censiamo queste entità e le portiamo a conoscenza degli amici. Chi fa collezione ASFE -anche di posti di fantasia-, se a basso prezzo, può comprare queste etichette. Avrà qualche cosa in più da raccontare agli amici.
Tu vedi di avere un visto per Cuervo Nation contattando l'opportuna ambasciata. Quando sei sul luogo spedisci una cartolina... sono curioso di vedere l'annullo.
Per inciso in futuro sulla rivista inglese The Cinderella Philatelist di Londra, potremmo fare un trafiletto dal titolo "IL NOSTRO INVIATO A..." oppure "OUR AMBASSADOR TO..." e ogni volta raccontare qualche cosa su una nuova Micro Nazione. Che te ne pare??
E per l'isola di Wodges??? Hai trovato qualche cosa???
Cioa fabiov Ciao: Ciao:

Fiore:

... però Wodge sembra introvabile... :desp: :desp: :desp:
Ma non mi arrendo!

Anche'io non ho avuto nessun riscontro alle mie ricerche ed anche chi mi ha venduto l'etichetta non ha informazioni precise. Proverò a chiedere ad altri e scrivere qui eventuali informazioni.

pagina da completare, ci sono un altro centinaio (?)  di storie di questo tipo...

 

------------------- °°°°°°°°°°°°°°  --------------------

 

Mi scuso per eventuali imprecisioni, infatti,  per risparmiare tempo,  mi sono affidato solo alla mia memoria. Per certo posso fornire le fonti - sicuramente più attendibili di me - da cui ho tratto le varie informazioni. Se volete approfondire i vari argomenti, contattatemi. P.S. Su questo sito potete vedere immagini, articoli e approfondimenti ai temi discussi nei miei messaggi per il forum Filatelia e Francobolli. Chi fosse interessato ai bolli della seconda guerra mondiale, a quelli dei prigionieri di guerra o di propaganda psicologica,  alla resistenza, nonché alla storia contemporanea, incluse le missioni di pace italiane nel mondo e quelle scientifiche al polo sud, può visitare le oltre 500 pagine, in italiano ed in inglese, del sito, cliccando semplicemente sul tasto  "Iniziale" qui sotto. Gli altri tasti aiutano la navigazione  all'interno di questa sezione "le storie dietro i francobolli" e "Curiosità filateliche". Precisamente: il sommario riporta gli argomenti trattati in ogni pagina; i tasti dall' 1 al 96 aiutano ad accedere direttamente alle prime xx pagine (12 per volta) ed infine c'è il link alla corrispondente pagina/pagine del Forum di F&F in cui  lo stesso  "topic" è stato discusso.  NOVITA':  Se cercate uno specifico argomento ed il Sommario non è esauriente, potete provare con il nostro motore di ricerca. Esso funziona all'interno del sito, e può essere utilissimo. Basta scrivere la parola che si cerca, nel rettangolo qui sotto e cliccare a destra su "find".La ricerca può essere fatta con una singola parola, con più parole ed anche con un * alla fine di una parola se si vuole interrogare sia il singolare che il plurale di una parola. Per esempio facendo la ricerca con la parola  mission* si cercano tutte le pagine del sito, che contengono le seguenti parole:  missione, missioni ed anche mission, e missions, etc.    NOVITA'         QUI LA SEARCH ENGINE per ricerche all'interno di tutto il sito:


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