IMMAGINI RELATIVE AI MIEI MESSAGGI
per il FORUM FILATELIA e FRANCOBOLLI pagina 53
FORUM CONTINUA 53 francobolli usati come moneta nei campi di prigionia o nei campi dei rifugiati e di internamento.
L'area dei francobolli usati dai POW (Prisoners of War), o prigionieri di guerra, aldilà del valore storico ed umano, sono un capitolo molto interessante della filatelia. Non sono un esperto di questi francobolli, ma penso sia interessante mostrare alcuni di questi esemplari.
Ma incomincio dalla parte meno conosciuta: quella dei bolli usati come moneta o gettoni (paper money or token) nei campi della prima guerra mondiale, per vedere se qualcuno di voi ha altri di questi esemplari da farci vedere.
Qui, potete vedere due esemplari di "francobolli" della X armata tedesca, sovrastampati per uso nei campi di Hamelin e Sannum nel 1918:
chi ne sa di più?
Ho trovato qualche riferimento al campo di Hamelin ma non su quello di Sannum, anche la sigla ZZ mi lascia perplesso.
Mentre aspettiamo che qualche esperto ci dia informazioni maggiori su questi bolli/moneta, vi voglio informare che è stata inserita nel sito del Cifr una nuova monografia elettronica. Si tratta di pagine di storia del periodo 1943-1945. Abbiamo infatti il piacere di poter presentare una parte della:
All’indomani dell’8 settembre 1943, i militari italiani fatti prigionieri dai tedeschi, che rifiutarono la collaborazione e l’adesione alla RSI, furono internati in campi di concentramento e a loro, per diverso tempo, non fu riconosciuto lo status di prigionieri di guerra (KGF = PoW). Fu invece inventata dai tedeschi l’abusiva qualifica di IMI (Italienisch Militar-Internierten) che li privava della protezione della CICR (la Croce Rossa Internazionale), di ogni garanzia giuridica e di qualunque soccorso esterno. Nell’ottobre 1944 subirono una ulteriore beffarda trasformazione del loro status: vennero coattivamente "dismessi" dagli Stalag e gestiti come “lavoratori liberi civili”!
Copiosissima è la bibliografia sulla lunga tragedia degli IMI (ed anche la relativa documentazione postale). Inoltre diverse migliaia di memorie e saggi, testimonianze, diari (anche inediti), documenti, dossier (per argomenti), tesi di laurea, articoli, appunti di lavoro, recensioni di centinaia di memorie, antologie, saggi e audiovisivi, ecc. sono raccolte nell’Archivio IMI di Claudio Sommaruga in Milano, attualmente in trasferimento a Cernobbio, presso l’Istituto di Storia Contemporanea “A.Perretta” di Como, che ne cura la catalogazione, informatizzazione e gestione, ad integrazione di altri importanti materiali d’archivio IMI.
Nota
di A.F.
Corrispondenza del S.Ten.I.M.I. 750/367 Claudio Sommaruga
dal “Tour dei Lager":
settembre 1943–agosto 1945.
“C’è
una pagina importante della nostra storia, affossata da più di mezzo secolo che
riguarda la schiavitù nei Lager nazisti dopo l’8 settembre 1943 di 716.000
militari italiani, 33.000 deportati politici (militari e civili) e 9.000 zingari
ed ebrei d’Italia e dell’Egeo” Così
ci ricorda Claudio Sommaruga in vari suoi libri e pubblicazioni: “Una storia
affossata”, “Meglio morti che schiavi”, “NO! Anatomia di una
resistenza”, “Il Dovere della Memoria- il dopo Lager”.
Il S.Ten. Claudio Sommaruga è stato I.M.I. (Internati Militari Italiani) n.°750/367 e deportato politico civile, nei Lager nazisti dal 1943 al 1945. Da Alessandria, il fatidico 8 settembre 1943 viene deportato in Germania e Polonia, “visita” 14 Lager, pronuncia 75 volte “NO!” ad ogni collaborazione armata o civile: al Terzo Reich nazista, alla Repubblica fascista di Salò, al lavoro in Germania e in Italia.
Claudio Sommaruga è riuscito a tenere su un’agendina nascosta, in condizioni difficili e rischiose, un diario delle sue tragiche e disumane vicissitudini. Altre testimonianze dei luoghi di dolore e sterminio è la corrispondenza censurata che è riuscito ad avere con la famiglia in Italia: non certo informazioni sulla vita nei Lager, ma richieste di generi di sussistenza, che anche se inviati, in genere non arrivavano. Per il resto, oltre a espressioni di affetti e ricordi, si poteva scrivere solo di “stare bene”! Quella che segue è una selezione da 55 cartoline e biglietti postali, inviati o ricevuti: una storia postale di intestazioni, timbri, annulli, censure, frasi sovrastampate o altro della geografia del dolore, il “Tour dei Lager” di Claudio Sommaruga, dal 9 settembre 1943 al ritorno il 27 agosto 1945. (Figg. 1 e 2)
Potete vedere tutte le fotocopie della corrispondenza e altri dati utili al link:
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Mi scuso per eventuali imprecisioni, infatti, per risparmiare tempo, mi sono affidato solo alla mia memoria. Per certo posso fornire le fonti - sicuramente più attendibili di me - da cui ho tratto le varie informazioni. Se volete approfondire i vari argomenti, contattatemi
P.S. Su questo sito potete vedere immagini, articoli e approfondimenti ai temi discussi nei miei messaggi per il forum Filatelia e Francobolli.
Chi fosse interessato ai bolli della seconda guerra mondiale, a quelli dei prigionieri di guerra o di propaganda psicologica, alla resistenza, nonché alla storia contemporanea, incluse le missioni di pace italiane nel mondo e quelle scientifiche al polo sud, può visitare le oltre 500 pagine, in italiano ed in inglese, del sito, cliccando semplicemente sul tasto "Iniziale" qui sotto.
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