IMMAGINI RELATIVE AI MIEI MESSAGGI
per il FORUM FILATELIA e FRANCOBOLLI pagina 105
FORUM CONTINUA: 105 qui parliamo della OVERLAND mail... posta misteriosa di cento anni fa fra Europa e Medioriente o fra una costa e l'altra degli Stati Uniti... ma di cui non so proprio niente.
Quindi mi sa che qualcuno di voi dovrà riempirla... altrimenti è una STORIA destinata a non essere raccontata.
Metto qui tre buste che sono state vendute in eBay sotto la voce "OVERLAND MAIL":
Iraq-overland mail cover underpaid (figura1)
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OVERLAND MAIL 29 dicembre 1923 da Bassora in Iraq alla Gran Bretagna (figura 2)
dizione a mano "overland mail via Baghdad"
NEWS questa stupenda immagine ci dà un'idea di cosa fosse, nel medio oriente anni 1920/30, la Overland mail route
Questa riguarda la posta Overland negli USA:
centenario della posta overland in USA (figura 3)
Erik non si è fatto attendere.... ecco la risposta che ha postato...
Ciao
Fabio,
io conosco una "Overland Route",
e conseguentemente una "Overland Mail",
legata al trasporto della Valigia delle Indie.
Un tempo la posta (e le merci in generale) dall'Inghilterra alle Indie poteva
essere inoltrata per due strade: o trasportata via mare per la via del Capo di
Buona Speranza, oppure attraverso una più veloce e moderna via "multimodale"
in cui il trasporto avveniva in parte via mare ed in parte via terra: la
Overland Route, appunto. La posta inviata lungo questa via, attraverso la
Francia, giungeva a Marsiglia dove si imbarcava per giungere fino ad Alessandria
d'Egitto. Prima dell'apertura del Canale di Suez l'istmo veniva attraversato,
naturalmente, con mezzi "terrestri" (carrozza prima, treno poi) per
raggiungere il Mar Rosso e riprendere il viaggio via mare fino a destinazione.
Dopo varie vicissitudini e l'apertura del traforo del Frejus (nel 1871, quasi
contemporanea all'apertura del Canale di Suez) il porto di Marsiglia fu
soppiantato da quello di Brindisi e quindi la "Valigia" cominciò a
passare attraverso l'Italia risparmiando diverse ore sul totale del viaggio.
Sulla Valigia delle Indie è stato scritto qualcosa anche nella nostra sezione
speciali: http://www.filateliaefrancobolli.it/speciali/ambulanti/valigiadelleindie.htm
Dopo tutto questo discorso, però, non saprei dire se le lettere che hai
mostrato sono riferibili a quel percorso. Quello che so per certo è che
l'ambulante speciale che trasportava la "Valigia" nel suo percorso
italiano fu soppresso nel 1915 e non più riaperto. Le tue lettere sono
successive a quella data ma magari, anche se non c'era più l'ambulante
speciale, le trasportavano ugualmente in un altro modo...
Grazie Erik! Ottima sintesi ed inquadramento della "Overland route" così hai chiarito buona parte del mistero! Fra l'altro il trasporto misto via terra e e via mare, rientra nei nostri topic "strani mezzi di trasporto" . Anche la "valigia delle Indie" è interessantissima, ma servono gli annulli lineari, cachet o simili che mi distinguano una busta veramente viaggiata lungo quella "rotta" da una no. Non ho ancora letto il tuo "speciale" che certamente ci chiarirà questo, magari con degli esempi!
A dopo!
Erik posta anche un bellissimo esempio di posta per le Indie:
figura 4
è chiaro che vorremmo che Erik ci descrivesse il percorso fatto... ed ecco la sua risposta:
Ciao
Fabio,
allora proviamo a ricostruire la storia di questo pezzo (figura 4)
Purtroppo un paio di bolli al retro non sono leggibili neanche sull’originale.
Dunque, la lettera viene spedita da Calcutta
il giorno 8 agosto 1876, mittente lo spedizioniere Borradaile Schiller & Co.
che provvede ad applicare il suo cachet ovale ed il timbro di avviamento VIA
BOMBAY & BRINDISI. Lo stesso mittente provvede ad applicare i
francobolli e a “preannullarli” con il timbro “Stamped”.
Non saprei ritrovare la fonte ma ricordo di aver letto che questo era un uso
abbastanza diffuso per evitare che qualche “disonesto” potesse recuperare i
francobolli dalla lettera prima che venissero annullati dalle poste. I
francobolli venivano stampigliati o con un timbro apposito del tipo di quello
mostrato o con dei semplici tratti di penna (potrei mostrarvi altri casi, uno è
nello speciale sulla Valigia delle Indie che ho linkato nell'altro mio
messaggio).
Da Calcutta la lettera giunge al porto di Bombay,
dove l’11 agosto riceve il timbro “SEA POST
OFFICE / C” e viene imbarcata sulla nave per Brindisi.
Durante il suo passaggio in Italia non vengono apposti altri timbri
(probabilmente la lettera in quel tratto ha viaggiato sotto fascia).
All’arrivo in Francia però riceve il timbro d’ingresso (in rosso) con la
dicitura “POSS. ANGL. V. BRIND. / A. MOD.”
(possedimenti inglesi via brindisi / ambulante modane) in data 2 settembre.
A questo punto ci sono i due timbri al verso della lettera che non riesco a
decifrare (quello più a sinistra, del 3 settembre, potrebbe essere un ambulante
francese con capolinea a Bordeaux)
Il timbro di arrivo di Bordeaux reca la
data del 4 settembre 1876.
Tornando alla busta mostrata proprio ad inizio pagina, l'etichetta ROSSA avrà certamente indicato un "percorso prestabilito" per la posta che usufruiva di quel servizio e magari c'era una tariffa particolare: vediamo di scoprire il percorso della "overland mail" in medio oriente e se c'erano tariffe maggiorate, visto che probabilmente era una specie di "espresso". La stessa cosa vale anche per l'"overland mail" per gli USA.
Allora vediamo se si riesce ad inquadrare la Overland mail.
Il termine di Overland mail si applica a qualunque servizio postale che per qualunque via raggiungesse
l'Asia occidentale dall'Europa e viceversa, anche se esso è applicato principalmente per indicare i trasporti postali dall'Europa all' India attraverso l'Egitto, prima dell'apertura del canale di Suez.
Il primo servizio fra la Gran Bretagna e l'India per velocizzare il trasporto della posta, fu avviato da Thomas Waghorn, un ufficiale della Compagnia delle Indie, già nel 1829. In quell'anno fu attivata una rotta fra Londra e Bombay via Egitto ed Arabia e nei successivi sette anni l'organizzazione fu migliorata, ottenendo il supporto di Mehemet Alì, pascià dell'Egitto. Prima di allora la posta per l'India era trasportata via Capo di Buona Speranza e impiegava dai tre ai quattro mesi per giungere a destinazione.
Con la creazione di questo collegamento "overland" le navi coprivano la prima parte del trasporto nel Mediterraneo, mentre i vapori della Compagnia delle Indie, servivano la parte dell'Oceano Indiano. Waghorn stabilì nel gennaio del 1935 che il trasporto fra Suez (Mar Rosso) ed Alessandria (porto sul Mediterraneo) avesse un pedaggio di 5 scellini per lettera e nel 1936 fece applicare alla corrispondenza la dicitura "all'attenzione di Mr. Waghorn, Alessandria". Il pedaggio era pagato a Londra ai suoi agenti prima della spedizione. Inoltre Waghorn consigliava i suoi clienti di far viaggiare la posta sino ad Alessandria con battelli francesi, che partivano da Marsiglia, piuttosto che sulle navi britanniche che facevano la rotta Falmouth - Alessandria. Ciò permetteva un risparmio di una dozzina di giorni.
Successivamente, nel 1842, La P&O Steamship Company ottenne il contratto per la posta britannica diretta in India e prese molti dei clienti di Waghorn. Il servizio Overland di Waghorn continuò così a declinare sino alla sua morte e cessò definitivamente con l'apertura del canale di Suez nel 1869.
In aggiunta al percorso fra il Mediterraneo ed il Mar Rosso, un'altro itinerario tradizionale legò il Golfo Persico con il Mediterraneo orientale.
Esso passava fra i territori che oggi si chiamano Iraq, Giordania e Libano. Infatti, mentre Waghorn strutturava il suo itinerario fra Suez - Alessandria, il governo inglese aveva finanziato la spedizione del colonnello Chesney che aveva studiato un percorso fra l'India e e Londra passando per il Golfo Persico, le rive dell'Eufrate, Baghad e Beirut.
Questo progetto fu abbandonato nel 1837 per poi farlo rivivere quasi novant'anni dopo, nel 1923, per merito della Nairn Transportation Limited che operò fra Baghdad e Haifa usando veicoli a motore o diligenze. La posta su questa rotta portava la dicitura a mano "OVERLAND MAIL" (figura 2) e successivamente furono usate etichette (figura 1) e cachet di diverso tipo (figura
5).
Infine possiamo dire che il termine "Overland mail" si applica anche ai trasporti fra le due coste degli Stati Uniti, con i servizi "transcontinentali con diligenze" (figura 3).
cachet "Baghdad - Haifa" per cover da Baghdad al Galles (figura 5)
A questo punto abbiamo buone indicazioni sulle prime due cover, mentre per la posta negli Stati Uniti, vale la pena guardarsi la storia "pionieristica" raccontata in questo bel sito:
http://cprr.org/Museum/Ephemera/Postal.html con molte buste e tutta la storia.
Guardate anche al
http://cprr.org/Museum/index.html
carri per l'overland mail in USA
Esisteva anche una compagnia che si chiamava Overland Mail Co:
La Overland Mail Co. trasportava passeggeri e posta dalla città di St. Louis verso la California. Il servizio postale non era molto veloce, sia per le distanze che per il rischio di assalti di banditi e indiani, così la compagnia fu costretta a gestire il servizio postale con corrieri a cavallo. Nacque così la Pony Express.
Tra i suoi corrieri troviamo il nome di William Frederik Cody più noto come Buffalo Bill.
Lo scopo della compagnia, era trasportare la posta nel più breve tempo possibile. Per questo furono predisposte 120 stazioni di cambio sul percorso Saint Joseph – San Francisco (3200 Km.). Ottanta corrieri, ingaggiati per 20 dollari a settimana, galoppavano giorno e notte, completando l'intero percorso in 10 giorni, con un record assoluto di 7 giorni e 17 ore.
Un altro esempio di "Overland mail" però fatto con altro mezzo, l'aereo. Qui c'è una cover del primo volo Coham da costa a costa. Questo è del 1926:
1926 overland flight
p38 ha postato questo bel bollo per la tematica "treni", ma che si inserisce perfettamente qui:
centenario della overland mail
pagina quasi conclusa... se avete aggiunte, mandatemele
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