IMMAGINI RELATIVE AI MIEI MESSAGGI

per il FORUM FILATELIA e FRANCOBOLLI pagina 133

 

 

FORUM CONTINUA  133: qui riprendiamo informazioni già date sui bolli di Tristan da Cunha, ma li mettiamo in ordine ed aggiungiamo nuove postcard e nuovi bolli, ed anche alcune preziose e rare immagini

Inquadriamo subito nel profondo sud dell'Oceano Atlantico il gruppo delle isole Tristan da Cunha. Esse si trovano a 3.000 km dal Sudafrica ed a  3.300 km dal Sud America. Dal punto di vista politico l'arcipelago dipende dalla Gran Bretagna e fa parte dei "Territori dell'Atlantico" con dipendenza  amministrativa dall'isola di Sant'Elena, da cui dista ben 2.100 km.

Appare chiaro che data la sua posizione geografica ed il suo clima non molto ospitale, l'isola principale dell'arcipelago che è Tristan da Cunha, risulta essere sede di uno degli insediamenti umani più remoti al mondo.  

 

 

mappa con le isole del gruppo di Tristan da Cunha

 

Quali sono le isole che formano questo gruppo (i rimandi sono a pagine di Wikipedia, e non tutti sono link attivi):

All people who are interested in Tristan stamps and other Atlantic remote islands can join the St. Helena, Ascension and Tristan da Cunha Philatelic Society. Visit: http://www.atlanticislands.org/ 

 

Ecco tutte le isole in un bel foglietto di Tristan:

 

minisheet di Tristan da Cunha con tutte le isole

 

Siccome abbiamo già parlato di Tristan da Cunha nel nostro sito, riportiamo qui sotto i vari link, dove potrete trovare altre informazioni.       Prima però ricordiamo che l'isola è famosa per i francobolli che venivano pagati con  1 penny o con 4 patate:

 

il saggio sul famoso "potato stamp" in un foglietto di Tristan da Cunha

sul fianco del bollo con il pinguino è leggibile la scritta "4 potatoes"

 

Ecco ora l'originale ed il particolare con il valore facciale:

 

   

1 penny        oppure              4 patate

 

 

Nel topic sul nuovo forum (link a  fondo pagina), Plinio, ha postato numerosi altri esempi di SOS con il potato stamp.

- il potato stamp è al forumfilatelia.html 

ed anche a pagina 2: forum2.html 

- un articolo in inglese sul "Potato stamp" e al forumarticolo1.html#potatoancora 

- siccome Tristan da Cuhna è un Territorio Esterno della Gran Bretagna  esso è citato a pagina 69b:

forum69b.html 

 

- Una delle serie chiave per la raccolta del Commonwealth britannico è quella chiamata "Tristan relief" emessa per il disastro del  1961. Informazioni su questa serie con anche la relativa storia: sono al: forum61.html#tristanreliefancora  però, per comodità,  la ripetiamo qui sotto:

 

"Vi ricordate il francobollo di Tristan da Cunha, detto "potato stamp"? Con il valore facciale in patate ed in penny? Le rimanenze di quel francobollo andarono perdute nel 1961 quando il vulcano dell'isola si risvegliò ed un susseguente terremoto costrinse gli abitanti ad evacuare l'isola.

Questo tragico avvenimento indusse il Governatore dell'isola di Sant'Elena ad emettere una serie di francobolli  con la sovrastampa "Tristan da Cunha relief" ed un sovrapprezzo che sarebbe andato in favore delle vittime e delle famiglie evacuate. Il Governatore informò poi il ministro britannico delle colonie dell'emissione (vedi fig.1):

 

 

 

rarissima cartolina con 3 dei 4 valori "Tristan relief"

 

Il fatto era che solo il ministro delle colonie poteva  autorizzare nuove emissioni per cui il set fu bloccato e messo fuori corso. Morale sembra che furono stampate (o si salvarono) solo 460 serie di Sant'Elena con la suddetta  sovrastampa. Questa serie è diventata una delle maggiori rarità delle colonie inglesi."

 

MA RIPARTIAMO DALL'INIZIO IN MODO ORGANICO e vediamo un buon riassunto in italiano su Tristan da Cunha compreso la sua storia. C'è anche un po' della nostra Italia in quest'isola remota, leggiamo:

 

L'arcipelago di Tristan da Cunha è composto da tre isole di origine vulcanica: Tristan da Cunha (la principale), Inacessible Island e Nightingale Island.
Edinburgh è il centro abitato e le sue coordinate 37° 04' S - 12° 18' W lo collocano praticamente in mezzo al sud Atlantico. Rappresenta una delle comunità più isolate del mondo.
Tristan da Cunha, come le altre due isole, ha origine vulcanica. Il vulcano, alto 2.060 m, è considerato attivo come dimostrano gli eventi tra il 1961 ed il 1962.
Per quanto distante dalla Liguria, Tristan da Cunha rappresenta un piccolissimo, ma interessante capitolo della sua storia. Ancora oggi tra gli abitanti dell'isola sopravvivono due cognomi di origine ligure. Sono i discendenti di due naufraghi camogliesi Andrea Repetto e Gaetano Lavarello che nel 1892 decidono di rimanere sull'isola contribuendo all'ampliamento della comunità.
A testimonianza del legame storico, rimane anche l'ospedale "Camogli Hospital" costruito nel 1971 in sostituzione dell'originale struttura sanitaria della seconda guerra mondiale.
Sull'isola vi sono due chiese, l'anglicana St. Mary (1923) e la cattolica St. Joseph (1983 poi 1995).
Tristan da Cunha è soggetta all'amministrazione di un Governatore, residente a Sant'Elena, e di un Amministratore suo rappresentante sull'isola.
L'Amministratore costituisce il "capo del governo" ed è supportato dal "Island Council" composto da 8 membri eletti e 3 nominati.
Le questioni legali sono di competenza del Procuratore Generale di Sant'Elena. Precedentemente, l'Amministratore locale deteneva anche i poteri del Magistrato.
Le leggi valide per Sant'Elena si applicano anche a Tristan da Cunha se non in contraddizione con quelle locali.
La pubblica sicurezza è garantita da un ufficiale di Polizia coadiuvato da 3 agenti.
L'organizzazione sociale ed economica dell'isola, ancora oggi si basa sui principi egualitari pattuiti dai fondatori nel progetto chiamato "The Firm" (1817). La terra è posseduta in modo comunitario e agli "esterni" non ne è permesso l'acquisto. Sembra esistere una sorta di rigido controllo collettivo sul "sistema".
  storia
 L'isola di Tristan da Cunha deve il suo nome all'Ammiraglio portoghese suo scopritore nel 1506.
A partire dal 1509 l'isola viene indicata sulle carte nautiche.
Solo nel 1643 si registra il primo sbarco quando l'equipaggio del vascello olandese Heemstede scende a terra per rifornirsi di acqua e viveri.
Nel 1650 e successivamente nel 1669, gli olandesi organizzano due spedizioni sull'isola e studiano la possibilità di fondare una base commerciale. L'assenza di un porto sicuro pregiudica il progetto che viene accantonato.
Sul finire del XVIII° secolo l'isola diventa un punto d'appoggio o almeno di riferimento per i vascelli dediti alla caccia delle balene. Tra il 1790 ed il 1791 il Capitano John Patten di Philadelphia crea una propria base sull'isola e raccoglie 5600 pelli di foca con relativo olio.
Il primo tentativo di colonizzazione risale al 1810 quando Jonathon Lambert prova a stabilire sull'isola una stazione commerciale.
Tra i tre uomini che costituiscono la spedizione vi è Tomasso Corri da Livorno. La spedizione ha però un tragico epilogo quando nel 1813 il vascello HMS Seiramis trova e soccorre l'italiano, unico superstite essendo tutti i suoi compagni annegati in un incidente di pesca.
Nel 1816 sbarcano sull'isola le truppe di Re Giorgio III° trasportate dal vascello HMS Falmouth e ne prendono possesso. Viene fondata una base chiamata Fort Malcolm e per quanto sperduta nel sud dell'Oceano Atlantico assume una certa importanza dovendo impedire l'uso dell'isola agli americani ma soprattutto ai francesi data la relativa vicinanza a Sant'Elena e al suo pericoloso ospite Napoleone.
Solo un anno più tardi, la nave HMS Euridice, ritira la guarnigione come conseguenza della perdita di 55 uomini nell'affondamento della HMS Julia nel maggio precedente.
Questo evento rappresenta il punto di svolta nella storia di Tristan da Cunha. il caporale scozzese William Glass persuade il Comandante della guarnigione a lasciarlo rimanere con la famiglia e alcuni uomini.
Il gruppetto condivide un progetto chiamato "The Firm" (la Società) che contempla la suddivisione in parti uguali di tutto (provviste, spese, guadagni, ecc...) e la mancanza di gerarchie. L'accordo tra i fondatori viene siglato 7 novembre 1817.
Lo sviluppo della comunità è lento e spesso dettato dalla temporaneità dei soggiorni. L'incremento della popolazione è legato anche all'incorporazione dei marinai superstiti dei naufragi nelle pericolose acque circostanti. Il naufragio di una nave costituisce una tragedia per gli equipaggi ma talvolta si trasforma in un pericolo per gli abitanti dell'isola costretti a dividere le poche scorte con numerosi "ospiti". Accade persino che la comunità si triplichi in un solo giorno come dopo il naufragio del 1821 che coinvolge 50 uomini.
I primi tentativi di commerciare pelli e olio di foca falliscono con l'affondamento di una goletta e la fuga del co-fondatore Burnell "scappato con la cassa".
Nel 1826 sull'isola sono presenti 5 scapoli e la sola famiglia di William Glass. Lo squilibrio demografico costituito dalla mancanza di donne crea un ostacolo allo sviluppo della comunità. Per porre rimedio al problema, viene dato incarico al Capitano Simon Amm di convincerne alcune dell'isola di Sant'Elena a raggiungere gli scapoli di Tristan da Cunha. Compenso per la missione: un sacco di patate per ogni donna.
Un anno dopo giungono a Tristan da Cunha 5 "volontarie".
Nel 1832 la popolazione sale a 34 persone, 6 coppie e 22 bambini.
Tra il 1840 ed il 1850 cresce il numero di navi di passaggio.
Dopo la morte di William Glass nel 1853 e negli anni successivi, molti familiari e altri abitanti abbandonano l'isola.
Sull'isola restano 28 persone divise in 4 famiglie e Peter Green diventa il portavoce non ufficiale in sostituzione del defunto William Glass.
Tre eventi storici contribuiscono ad isolare Tristan da Cunha: la guerra civile tra il 1861 ed il 1865 che ha sensibilmente ridotto il passaggio delle baleniere in cerca di provviste; l'apertura del canale di Suez nel 1869; l'introduzione della propulsione a vapore.
Nel 1867 il Duca di Edinburgo, a bordo della HMS Galatea, visita l'insediamento chiamato ufficialmente, ma non dai locali, Edinburgh of the Seven Seas.
Nel 1878 naufraga la nave Mabel Clark. Parte del suo scafo viene riutilizzato. La sua campana è ancora in uso nella chiesa di St. Mary.
Nel 1881 dopo un sospetto naufragio la popolazione raggiunge le 110 unità.
Nel 1882 si ripete un deliberato naufragio e porta con sé disastrose conseguenze. La nave Henry B. Paul causa l'arrivo sull'isola dei ratti e la perdita dei raccolti. La diffidenza delle compagnie assicurative verso la navigazione nell'area porta ad un ulteriore isolamento.
Il 28 novembre 1885 un'altra tragedia sconvolge l'isola, la lancia utilizzata da quasi tutti gli uomini abili per il commercio scompare nell'oceano. Periscono 15 uomini e quando la nave Città di Sparta raggiunge l'isola, trova una popolazione di 92 persone, 13 vedove e soli 4 uomini adulti (Peter Green 77 anni e Andrew Hagan 69).
Il Governo Britannico decide l'invio annuale di una nave di supporto e offre un passaggio gratuito a Città del Capo. Solo 10 persone, nel 1889, lasciano l'isola. Altri 13 abitanti lasciano Tristan da Cunha nel 1892. Restano sull'isola solo in 50.
L'aiuto alla comunità arriva nuovamente dal mare ed in particolare dagli equipaggi naufragati nel 1892.
Il 1892 è anche la volta della nave Italia che si arena.
Andrea Repetto e Gaetano Lavarello di Camogli si legano definitivamente alla comunità di Tristan da Cunha. I loro cognomi sopravvivono nei discendenti. La popolazione cresce nel 1899 a 74 persone e 18 famiglie.
L'abilità come carpentiere di Gaetano Lavarello permette lo sfruttamento delle risorse di Inaccessible Island. La caccia e la raccolta di uova sull'isola suppliscono le carenze agricole di Tristan da Cunha.
Una nuova carestia flagella l'isola nel 1906.
Nel 1908 il ritorno dei fratelli Glass, sposati con due sorelle irlandesi, porta alla diffusione del cattolicesimo.
Durante la guerra Boera ed il primo conflitto mondiale vengono sospesi i viaggi annuali della nave di supporto. Per 10 anni l'isola non riceve posta sino all'arrivo nel luglio del 1919 della HMS Yarmouth che annuncia l'armistizio.
Nel 1920 iniziano i lavori di costruzione della chiesa di St. Mary e d'ingrandimento della scuola.
E' norvegese la prima spedizione scientifica guidata dal Dr. Erling Christopherson che completa una mappatura dettagliata dell'isola.
Nel 1942, durante la seconda guerra mondiale, viene installata una base segreta (Job 9 o HMS Atlantic Isle) per monitorare gli U-boots tedeschi e le condizioni meteorologiche. Viene addestrato il corpo dei "Tristan Defence Volunteers" composto da 16 uomini anche se l'isola ricopre solo compiti di comunicazione. Vengono costruiti nuovi edifici per la stazione ed anche una scuola, un ospedale ed un "negozio". Viene introdotto l'uso dello stipendio spendibile nello spaccio.
Il Dr. Wooley ricostituisce il Consiglio dell'Isola (Island Council).
La guerra porta anche innovazioni amministrative. A differenza dei sacerdoti che ricoprono solo un ruolo di guida per la comunità, gli amministratori sono anche rappresentanti ufficiali del Governo Britannico. Tristan da Cunha rientra tra i British Overseas Territories. Vengono introdotte l'acqua corrente e la fogna.
Dopo la guerra le nuove strutture vengono mantenute. Il Governo Britannico insedia sull'isola: un Amministratore, un operatore radio, un dottore ed un insegnante.
Si incentiva lo sviluppo della pesca commerciale di gamberi ed aragoste.
Il lavoro sull'isola si divide tra l'industria del pescato, i servizi governativi e la collaborazione domestica nelle case dei residenti sull'isola per lavoro.
Si registra un boom economico legato alla pesca.
 Il Governo Sudafricano si accorda per installare una stazione meteorologica permanente su Gough Island. L'accordo prevede una visita annuale di una nave sudafricana.
Nel 1957 il Principe Filippo, Duca di Edimburgo, visita l'isola.
Nel settembre del 1961 l'isola viene inaspettatamente colpita da un'attività vulcanica mai registrata prima. Si registrano anche terremoti e danni.
Dopo gli eventi vulcanici del 10 ottobre, viene decisa l'evacuazione dell'isola. Il Governo Britannico ipotizza l'abbandono permanente dell'insediamento a causa dei danni subiti dalle strutture, dalle attività produttive e dall'isola stessa.
Parte della comunità viene ospitata in Inghilterra. Nonostante l'integrazione alcuni problemi di natura medica affliggono gli sfollati.
Nel 1962 si studia il vulcano e alcuni abitanti tornano sull'isola per predisporre il re-insediamento della comunità.
Nonostante l'invito del British Colonial Office a non tornare sull'isola, un voto 148 a 5 sancisce la volontà della comunità di reinsediarsi a Tristan da Cunha.
Il 9 aprile arriva una seconda avanguardia di 51 persone e il 10 novembre 1963 la nave danese Bornholm sbarca i restanti 198 "islanders" provenienti da Southampton.


- aggiornato al 2006.

 

altre notizie storiche al sito: http://erewhon.ticonuno.it/riv/speciali/tristan/storia1.htm 

 

N:B: A Camogli, vicino al porticciolo c'è una piazzetta intitolata a Tristan da Cunha. La targa riporta i nomi dei due marinai (Repetto e Lavarello) che naufragarono laggiù nel 1892. 

Qualche dettaglio su quel naufragio:

 

Nel 1892 il brigantino a palo Italia naufragò sulla costa sud dell'isola. La nave, partita dalla Scozia, trasportava carbone, destinazione Città del Capo. Passato l'equatore, a causa del calore il carico iniziò a bruciare lentamente per autocombustione. Il capitano Francesco Rolando Perasso, vista l'impossibilità di spegnere l'incendio e considerando perduta la nave, decise di fare rotta su Tristan. Qui giunto, mandò la nave a fracassarsi contro gli scogli e l'equipaggio raggiunse terra sulle scialuppe: era il diciottesimo naufragio sull'isola dall'inizio secolo. Alcuni giorni dopo, un gruppo di marinai raggiunse via mare l'abitato e, dato l'allarme, nei giorni seguenti tutti furono trasportati in salvo. Quando il 26 gennaio 1893 i naufraghi trovarono un passaggio su una nave in transito, partirono tutti tranne due: Gaetano Lavarello e Andrea Repetto, entrambi di Camogli, decisero di rimanere per amore di due ragazze isolane. Essi diedero vita a due nuove famiglie che si aggiunsero alle cinque già esistenti sull'isola, completando in questo modo il quadro delle parentele che esiste uguale ancora oggi a più di un secolo di distanza. Dopo i due italiani nessun altro si fermerà a Tristan da Cunha originando nuove stirpi.

 

Ecco la foto che ho fatto a Camogli:

 

a Camogli c'è la targa ai due marinai in largo Tristan da Cunha

 

 

Proseguiamo mostrando una postcard di Tristan da Cunha, postata da Isechi:

 

Tristan da Cunha* postcard

 

 

rara postcard moderna di Tristan da Cunha

 

 

ecco un mio recente acquisto ben indovinato:

rara postcard di Nightingale island del 1974 fatta da Roland Svensson

 

se volete vedere altre foto andate al link: http://www.sthelena.se/tristan/RS_SV/roland.htm ) R. Svensson ha disegnato diversi francobolli per Tristan da Cuhna, se volete fare una carrellata "filatelica e non",  leggete le pagine al link: http://www.sthelena.se/art/stamps2.htm 

 

cercando cercando, ho visto che avevo già questa postcard:

 

ecco la stessa isola a colori qualche anno dopo

 

e grazie a Isechi ecco anche una cover trasportata a Nightingale island:

 

cover trasportata a Nightingale* island dalla barca "Lorna"

 

 

ho trovato anche questa cover* sul sito di Gary P.

 

 

Nel 2006 è uscita una serie che porta la dicitura "Nightingale island", non è chiaro se è un set commemorativo o si supponga emesso da Nightingale island, propenderei per un'emissione commemorativa:

 

set di Nightingale island 

 

in particolare l'isola:

 

 

 

Cerchiamo altre isole del gruppo di Tristan da Cunha fra i dentelli emessi qualche anno fa: 

 

francobollo raffigurante Stoltenhoff island, disegno di R. Svensson

 

Ora grazie a Ron B. ho anche una card delle isole più piccole del gruppo:

 

rara postcard di Stoltenhoff e della piccola Middle island, viste da Nightingale. Sullo sfondo la sagoma di Tristan

 

 

 mappa dell'isola "Inaccessible" 

 

 

foto di Roland Svensson nell'isola Inaccessible*

 

Ora una delle pochissime postcard esistenti che mostrano l'isola Inaccessible. Thanks Ron B.!

 

leone marino sulla spiaggia di Nightingale, sullo sfondo Inaccessible island

 

Ora che l'isola è protetta dall'Unesco, sono riuscito ad avere una migliore postcard:

 

 

Ancora Isechi ci manda una cover di  una isola estrema, Gough island. L'isola  è disabitata  a meno del  personale di una stazione meteo ( 6 persone)  che vi è stanziato dal 1956:

 

Raccomandata con postmark di Gough island 1955

 

Un'altra cover con annullo ed una postcard di Gough island sono visibili a pagina 50. Riportiamo qui la postcard:

 

Gough island fa parte dell'arcipelago di Tristan, sebbene sia lontana 400 km dall'isola più vicina

 

Una piacevole presentazione dell'isola attraverso i suoi francobolli in un bel racconto trovato a questo link:

http://www.sthelena.se/art/stamps2.htm (in inglese)

 

Riferimento per i collezionisti:  l'associazione filatelica di Tristan da Cunha, Ascension e St. Helena:

http://atlanticislands.bravehost.com/ 

 

Mi è stato segnalato a inizio 2007 un blog tenuto da due abitanti di Tristan da Cunha, mi sembra che non gestiscano i commenti, peccato... sarebbe  bello porre loro domande, magari chiedere se ci sono ancora dei discendenti dei camogliesi  Repetto e Lavarello... Comunque provate a leggerlo, sono scorci di vita incredibili!! Vi do il link al blog: http://erikclaire. wordpress. com/ 

 

Ecco una breve nota di chi mi ha segnalato il blog: 
 "Erik and Claire on Tristan da Cunha - Life on the most remote inhabited island in the  world"I don't know their last name or who they are, why  they're there or if they just popped by to have a baby and look  at the penguins. They mention "the islanders" in the  third person, so I assume they are from elsewhere.  Tristan doesn't get a lot of casual visitors for  more  than a day or two, so perhaps one of them is employed there. If anyone knows, it would add some dimension to  this nice but rather mysterious blog."

C'è anche un sito in inglese di un turista che la visitò nel 1997, c'è anche una sezione di fotografie, molto ricca... ben 500 foto! Andate al link: (
English website):

http://home.swipnet.se/~w-17282/tristan/ e http://www.sthelena.se/tristan/500/tdc500.htm 

oppure partite dalla home page: http://www.sthelena.se/tristan/index.htm 

Buon divertimento!

 

Per approfondimento Isechi suggerisce questo libro su Tristan da Cunha scritto da Anna Lajolo per le Edizioni "Nuova ERI", dal titolo " L'isola in capo al mondo".

 

Edizioni Nuova ERI

 

Questo libro è in ristampa e non l'ho trovato nemmeno usato. Se qualcuno ha una segnalazione di disponibilità me lo faccia gentilmente sapere. 

Al link: http://www.bweaver.nom.sh/rogers/intro.htm potete leggere la versione COMPLETA in inglese del libro "The Lonely island" del 1924, scritto da ROSE ANNIE ROGERS, moglie di un missionario a Tristan.

Nel frattempo sono entrato in contatto con Michael Mueller, un signore americano che ha vissuto a  Sant'Elena e Ascension e non contento di stare in isole "lontano da Dio e dagli uomini", ha preso il vizio di girare posti isolati come le Andamane, le Galapagos, ed anche Tristan da Cunha, dove è stato in vacanza 15 giorni nel 1999. Da lui ho avuto la bella cover di qui sotto, e parlando del più e del meno mi ha indicato dove trovare la storia del "brigantino a palo"  ITALIA che naufragò nel 1892 sulle coste di Tristan. Due marinai, come avete già scoperto leggendo la targa di Camogli, si fermarono sull'isola. Mike ha incontrato Ernest (detto Ernie) Repetto, un discendente del Repetto della nave italiana. Nel 1999 Ernie Repetto aveva 75 anni. Mike ha scritto un libro sulle sue esperienze di viaggiatore. Ne prenderò una copia e se ci sono notizie interessanti ve lo farò sapere (vedi più sotto: "ultime news").

Intanto guardate questi ultimi reperti:  

 

lettera da Tristan spedita da Mike  M. a suo genero in USA nel 1999

 

Ecco cosa dice Mike su questa cover:

I spent 15 days on Tristan in 1999.  This cover went to my brother Henry.  Bought the envelope at the museum.  I stayed with Daphne and Ernie Repetto (about 75 year old), at their home, a traditional Tristan house on Day Street.  Sometimes when old Ernie smiled he reminded me of the Straw Man of The Wizard of Oz.  We hiked up to the plateau, shown on the stamps.  Went over to Nightingale, where Ernie showed me his hut, which he shares with Spike.  You can read the whole story in "Fifteen Days on Tristan da Cunha" (in the Tristan Quincentenary Monograph published by the St. Helena, Ascension, and Tristan da Cunha Philatelic Society). 

 

il vascello Italia naufragato nel 1892 davanti a Tristan da Cunha

 

 

la storia della nave Italia in un quadretto nel museo a Tristan

 

Una rapida traduzione:

"Il vascello in legno da 1600 tonnellate "Italia", naufragò davanti a Tristan da Cunha il 3 ottobre del 1892. Due membri dell'equipaggio, Andrea Repetto e Gaetano Lavarello entrambi del porto di Camogli, vicino a Genova, furono così costretti dalla sorte a rimanere  sull'isola, aggiungendo i loro nomi a quelli della comunità. La nave, sotto il comando di Francesco Rolando Perasso, con 16 marinai di equipaggio aveva lasciato il porto di Greenock (U.K.) il 3 agosto con un carico di carbone diretta a Città del Capo.  Dopo 55 giorni di navigazione si scoprì che il carico si era incendiato. Nonostante tutti i più disperati tentativi l'incendio non poté essere domato ed alla fine di un viaggio tremendo si arrivò  a Stonybeach nel lato sud dell'isola.

Il vascello fu costruito nel 1882 a Varazze e  fu varato con il nome di "Sebastiano Dallorso", per la famiglia Dall'Orso, armatori di Chiavari. La campana della nave, con l'iscrizione SEBASTIANO DALLORSO è nella teca centrale del museo. Il nome fu cambiato in ITALIA nel marzo del 1889.

Il quadro qui accanto è stato donato al museo dall'artista Lola Perasso, moglie di Rolando Perasso nipote del capitano dell'Italia, il 3 febbraio 1988." 

 

campo di patate (o di francobolli?) a Tristan

 

Ancora un buon link per vedere postcard di Tristan da Cunha affrancate con dentelli locali: clicca QUI!

 

Ultime news.

Vi ricordate il cognome dei marinai italiani che naufragarono a Tristan da Cunha nel 1892?  Uno si chiamava Repetto. Mike Mueller lo ha incontrato nel 1999. Ora grazie a MIke ho anche una sua fotografia ed anche una suo autografo, sul retro di una bellissima cartolina di Nightingale island, dove Ernest Repetto (deto Ernie) ha un suo hutt.

 

la verdissima isola di Nightingale con albatross (Diomedea chlororrhynchos) che nidificano

fra gli arbusti ed i licheni (Phylica arborea) che la ricoprono. Non esistono alberi nell'arcipelago

 

 

Ora vediamo di conoscere i discendenti di Andrea Repetto, arrivato a Tristan da Cunha da Camogli nel 1892:

 

Arthur Repetto: intorno al 1940, dovrebbe essere uno dei figli del marinaio

 

 

 

1999: Ernest Repetto, detto Ernie, figlio di Arthur: quindi nipote di Andrea, che arrivò sull'isola  a bordo del brigantino Italia. La foto scattata da Mike Mueller nel 1999 è fatta vicino al GONG che annuncia un eventuale fuoco sull'isola

 

 

ecco la firma di Ernest Repetto:  a lui ed a sua moglie Daphne gli auguri ed i saluti del Cifr e degli amici del Forum

 

Con questi ultimi bellissimi reperti si è quasi chiusa la mia ricerca su Tristan da Cunha. Infatti una ricerca sulle discendenze del primo Repetto e di Lavarello si possono fare leggendo l'appendice del libro di ROSE ANNIE ROGERS, citato sopra, che riporta i nomi delle famiglie che abitavano l'isola nel 1924.

Comunque il piacere di avere notizie su questo remotissimo arcipelago, non è concluso. Grazie ad un paio di monografie che mi ha mandato Mike, avrò da leggere per alcuni giorni... e chissà mai che un giorno non ci faccia una "scappata"... Perciò le prenotazioni per postcard affrancate e spedite da Tristan incominciano oggi... :-)

 

Infine un ottimo link ad un articolo di Ted Cookson, grande viaggiatore, che ci descrive il suo viaggio nel 2004 a Tristan e ci dà poi un numero enorme di utili lnk per approfondire. Grazie Ted!

http://eptours.com/P0404B-a-diary-of-the-final-cruise.htm .

 

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Mi scuso per eventuali imprecisioni, infatti,  per risparmiare tempo,  mi sono affidato solo alla mia memoria. Per certo posso fornire le fonti - sicuramente più attendibili di me - da cui ho tratto le varie informazioni. Se volete approfondire i vari argomenti, contattatemi.  Su questo sito potete vedere immagini, articoli e approfondimenti ai temi discussi nei miei messaggi per il forum Filatelia e Francobolli. Chi fosse interessato ai bolli della seconda guerra mondiale, a quelli dei prigionieri di guerra o di propaganda psicologica,  alla resistenza, nonché alla storia contemporanea, incluse le missioni di pace italiane nel mondo e quelle scientifiche al polo sud, può visitare le oltre 500 pagine, in italiano ed in inglese, del sito, cliccando semplicemente sul tasto  "Iniziale" qui sotto. Gli altri tasti aiutano la navigazione  all'interno di questa sezione "le storie dietro i francobolli" e "Curiosità filateliche". Precisamente: il sommario riporta gli argomenti trattati in ogni pagina; i tasti dall' 1 al 156 aiutano ad accedere direttamente alle prime xx pagine (12 per volta) ed infine c'è il link alla corrispondente pagina/pagine del Forum di F&F in cui  lo stesso  "topic" è stato discusso.  NOVITA':  se cercate uno specifico argomento ed il Sommario non è esauriente, potete provare con il nostro motore di ricerca. Esso funziona all'interno del sito, e può essere utilissimo. Basta scrivere la parola che si cerca, nel rettangolo qui sotto e cliccare a destra su "find". La ricerca può essere fatta con una singola parola, con più parole ed anche con un * alla fine di una parola se si vuole interrogare sia il singolare che il plurale di una parola. Per esempio facendo la ricerca con la parola  mission* si cercano tutte le pagine del sito, che contengono le seguenti parole:  missione, missioni ed anche mission, e missions, etc. Invece per ricercare più parole, basta metterle fra virgolette. Per esempio "volo di ritorno".  NOVITA'         QUI LA SEARCH ENGINE per ricerche all'interno di tutto il sito:


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