IMMAGINI RELATIVE AI MIEI MESAGGI

per il FORUM FILATELIA e FRANCOBOLLI pagina 83

 

FORUM CONTINUA  83:  Qui continuiamo a parlare di isole ESTREME parte 6°:

 

abbiamo già parlato di isole inaccessibili per i più vari motivi:  geografici, politici, militari, sanitari (?), condizioni climatiche estreme o del mare... etc... etc...

Le pagine precedenti in cui abbiamo trattato l'argomento sono le seguenti:

pagina 46 

pagina46a 

3 °pagina64

ma  anche a pagina 69 e  5° pagina 69a

Iniziamo con due delle isole più difficili da visitare. Anche ottenerne una cartolina è praticamente impossibile. Stiamo parlando delle isole Spratly (in cinese Nansha)  e Paracel (in cinese Xisha). Esse sono situate nel mare del sud della Cina e per ragioni militari praticamente tutte sono chiuse al turismo. Inoltre sono contese da più nazioni, il che ne rende ancora più complicato il raggiungerle. Le Spratly sono circa 100 fra reef ed isolette e sono contese fra Cina e Vienam, inoltre Brunei, Filippine e Malaysia ne rivendicano alcune. Anche Taiwn ha una guarnigione su una di queste isole, come del resto tutte le altre nazioni prima indicate.

 

mappa Spratly al 12-2012

Le Paracel sono anch'esse costituite da reef ed isolette e si trovano nel mar della Cina fra il Vietnam ed le isole più a nord delle Filippine. Esse  sono nella stessa situazione delle Spratly.

Per le Paracel si sta aprendo uno spiraglio per il turismo, mentre sembra che gli unici civili che hanno mai visitato le Spratly sono i turisti che sono stati sull'isola di Layang Layang che appartiene alla Malaysia ed è sede di un centro per subacquei. Vedi la mappa.

una delle isole cinesi delle Spratly (Nansha) nel mare del sud della Cina:

Yongshu Reef

 

l'isola malese di Layang Layang (una delle Spratly) è posta fra il Borneo malese (Sabah)  e la penisola malese vera e propria. 

L'isola è posta nel mar del Sud della Cina ed  è priva di ufficio postale. Ecco una card:

Layang-Layang una delle Spratly della Malaysia

Paracel islands (Xisha) :

una delle isole cinesi Paracel island nel mare della Cina, e precisamente Stone island (Cina, Hainan, in Xisha)

altre foto su un sito cinese al: http://big5.china.com.cn/ch-pic/hainan/hnview3.htm 

o su questo: http://www.china.org.cn/english/features/xisha/136248.htm 

 

 NEWS   una cartolina delle o di Paracel (quale?)

Non credo che esistano annulli delle Spratly e delle Paracel, a meno di missive di militari.

Su queste isole però si costituirono il Kingdom of Humanity nel 1914 e nel 1959 la Repubblica di Morac-Songhrati-Meads. Penso un paio dei vari tentativi di dare forma a delle "comuni".

Esistono dei pseudo francobolli di questi due supposti regni e repubbliche, che furono rivali, sino però a  fondersi nel 1963. Il loro territorio si estendeva  su alcune delle isole Spratly e Paracel. Dovrei avere un paio di queste etichette e   le monterò in questi giorni. 

Eccole e c'è anche una sovrastampa farlocca:

kingdom of Humanity su Filippine

 

  

regno dell'Umanità e Rep. del Moroc-Songhrati Meads

 

Chi volesse saperne di più può leggersi la loro storia in questo link di un sito sulle bandiere: http://flagspot.net/flags/xp-s.html 

Comunque è interessante vedere come si è sviluppato nel tempo il controllo delle isole Spartly e Paracel:

Spratly                                      Population: China (about 450 soldiers), Malaysia (70-90), the Philippines (about 100), 
                                                     and Vietnam (about 1,500). Brunei is a claimant but  has no outposts.
(Jul 2003 est.)
 

1521                       Claimed by Spain as part of the Philippines (to 1898).
1791                       Named the Spratly Islands.
1815                       Claimed by Vietnam (Truong Sa [Long Islands).
1887                       Claimed by France as part of French Indochina.
1932                       China contests French sovereignty over the islands.
1933                       Annexed to French Cochinchina (see Vietnam).
1939                       Annexed by Japan (renamed Shinnan Shoto [New Southern Islands]).
1947                       Claimed by China.
 8 Sep 1951                Japan officially renounces sovereignty.
15 May 1956                Claimed by the Philippines (Kalayaan [Independence Islands]).
Aug 1956                   Claimed by South Vietnam
1956                       Taiwan liberates the islands from Philippne and occupies Itu Aba.
10 Jul 1971                Annexed by the Philippines (from 1972 incorporated into Palawan
                             province).
from 1975                  Parts claimed by China, Malaysia, the Philippines, Taiwan,
                             Vietnam.
1984                       Brunei establishes an exclusive fishing zone that 
                             encompasses Louisa Reef.
 

Territorial Disputes: All of the Spratly Islands are claimed by China (about 50 islands are occupied), Taiwan, and Vietnam; parts of them are claimed by Malaysia and the Philippines; in 1984, Brunei established an exclusive fishing zone that encompasses Louisa Reef in the southern Spratly Islands but has not publicly claimed the island; claimants in Nov 2002 signed the "Declaration on the Conduct of Parties in the South China Sea", a mechanism to ease tension but which fell short of a legally binding "code of conduct." 

 

Paracel:                                       Population: No indigenous inhabitants;
                                                      note: there are scattered Chinese garrisons (Jul 2003 est.) 

1932                       Annexed to French Indochina.
1939                       Annexed by Japan.
1947                       Claimed by China (Xisha Islands).
 8 Sep 1951                Japan officially renounces sovereignty, 
                             islands are claimed by South Vietnam.
19 Jan 1974                Annexed by the People's Republic of China.
1976                       Claimed by Vietnam (Hoang Sa Islands).

Territorial Disputes: Occupied by China, but claimed by Taiwan and Vietnam.

Spratly in una QSL card della spedizione sovietico-vietnamita del 1990

Vediamo cosa dice Wikipedia sulle isole Spratly:

Le Isole Spratly (in tagalog: Kapuluan ng Kalayaan, in vietnamita: Quần Đảo Trường Sa, in pinyin: Nánshā Qúndǎo) sono un arcipelago nel Mar Cinese Meridionale, giacente sul 10° parallelo, tra le coste del Vietnam e delle Filippine.

Ricco di giacimenti petroliferi nei suoi fondali, l'arcipelago è composto da una trentina di isolotti e una quarantina di atolli, tutti di ridottissime dimensioni. È un territorio fondamentalmente inospitale, ma che desta grande interesse da parte degli stati del Sud Est Asiatico per le sue risorse energetiche; le sue isole sono infatti contese tra Vietnam (che ne occupa il maggior numero), Filippine, Cina, Malesia e Sultanato del Brunei.

Attualmente sono numerose le concessioni rilasciate dal Vietnam a compagnie petrolifere occidentali e statunitensi per l'estrazione del greggio. Anche la Cina ha rilasciato delle concessioni alla statunitense Crestone.

Geografia delle Spratly

Un totale di 5 km² di terraferma costituiti da un centinaio di isole e isolotti sparsi in un'area di 410,000 km² del Mar Cinese Meridionale.

La suddivisione territoriale è così realizzata:

Altre aree disabitate risultano controllate dalle Filippine ma sono disputate, altre ancora non sono occupate né controllate da alcuno stato e risultano di ambigua assegnazione.

mappa delle Spratly

Sempre nel mar della Cina ecco lo Scarborough reef che si trova a 200 miglia dalle Spratly, (in cinese Huang Yan Dao) anch'esso conteso fra Taiwan e Cina popolare e Filippine:

Scarborough Reef nel mare della Cina del Sud QSL* 

 

altra QSL card di Scarborough reef  2007*

Finalmente nel luglio 2008 ho trovato una QSL card della spedizione allo Scarborough Reef (in alto a destra l'immagine), insieme ad altre immagini dell'ARRISS (Amatour Radio on the International Space Station): 

2008 QSL Scarborough Reef, viaggiata con bollo della "Cina Popolare" sul retro 

Fermiamoci un momento sulle isole del mare del sud della Cina e leggiamoci questo pezzo in inglese che ho tradotto liberamente appena sotto:

The South China Sea is actually a collective term for many islands dotting the huge waters between Mainland China , the Philippines , Indochina, Borneo, and Sumatra . In terms of geographical location, in the eastern part of the sea are the Pratas Islands ; in the west, the Paracel Islands ; in the south, the Spratly Islands , and in the middle, the Macclesfield Bank. According to many past and present historical and geographical books, these four Island groups have-been Chinese territory as early as the Chin dynasty. For years they have served as a base for Taiwanese deep sea fishing boats. Because of the strategic location and huge amount of gas and petroleum potential, these four islands are coveted by many neighbouring countries. In the wake of the passing of UNCLOS (United Nations Convention On The Law Of The Sea) which proclaims a nation's territorial sea to be 12 nautical miles, its contiguous zone to be 24 nautical miles, and its exclusive economic zone to be 200 nautical miles, countries like the Philippines, Vietnam, and Malaysia have even gone so far as to actually occupy parts of the Spratly Islands, thinking they could benefit from the 200 nautical miles of exclusive economic zone by owning some of the islands in South China Sea.

"Con il termine mare del sud della Cina è si intende genericamente indicare l'area compresa fra la Cina continentale, le Filippine, il Borneo e la penisola Indocinese con tutte le isole che ivi si trovano. In termini geografici nella parte orientale ci sono le isole Pratas, in quella occidentale le Paracel ed a sud le isole Spratly, mentre nel mezzo c'è il Macclesfield Bank (N.d.Traduttore: che promette bene!) In accordo con molti libri storici e  geografici questi quattro gruppi di isole sono  sempre state sotto l'egida delle dinastia cinese. Le barche di pesca d'altura della flotta di Taiwan da sempre hanno pescato in quelle acque. Data però la loro posizione strategica e la presenza di grossi quantitativi di gas e di petrolio queste isole hanno richiamato l'attenzione e l'interesse dei Paesi limitrofi. Sfruttando alcuni punti deboli della legge UNCLOS  sulla convenzione del mare, alcune Nazioni hanno esteso le loro acque territoriali da 12 a 24 miglia nautiche e pretendono che la zona di sfruttamento economico si estenda a 200 miglia marine da esse. Le Nazioni sono le Filippine, il VietNam e la Malaysia. Ciò ha comportato l'occupazione la da parte di esse di alcune isole delle Spratley, in modo poi da poter accampare diritti nella fascia di 200 miglia da esse." 

Dunque  PRATAS island (o Thung-Sha Dao) (o "le Pratas") è un'altra isola interessante ed in disputa per le ragioni che vi ha elencato l'estensore del paragrafo in inglese. Ho un paio di QSL card di Pratas, con tanto di bandiera della Cina di Taipei (Taiwain):

Pratas QSL card expedition 1995

 

Pratas QSL card  expedition 2000

Per ribadire che  le Pratas appartengono alla Cina (Formosa-Taiwan), nel 1986 sono stati emessi due francobolli che richiamano l'isola Itu Iba delle Pratas e che mostrano un monumento innalzato su di essa. 

 

mari del sud della Cina: cover con annullo su serie di Pratas (Tung Sha Dao)  Itu Iba

Ci sono stati diversi naufragi alle Pratas. In questo disegno d'epoca ne vediamo uno che si riferisce ad un avvenimento del 1886:

naufragio alle Pratas nel 1886 dell' H.M.S. "Reynard"

I mari del sud della Cina hanno stimolato anche gli scrittori, ecco un recente best seller dal titolo "Delitto sul Pratas reef":

delitto alle Pratas

Un altro interessante gruppo di isole del Mar della Cina che sono state in disputa sono le isole Quemoy e Matsu. Queste due piccoli arcipelaghi sono in predicato per entrare nell'elenco di Charles Veley e quindi sono di interesse per i collezionisti di isole estreme. Esse appartengono a Formosa (Taipei), ma nel 1958 diedero origine ad un contenzioso con la Cina Popolare. Ci fu un bombardamento dei cinesi di Pechino e il mondo tremò perchè si poteva scatenare la terza guerra mondiale. Nessuno oggi ricorda quell'episodio. Le isole di Quemoy sono due (la Grande  e la Piccola) e con altre isolette fanno parte della contea di Kinmen nel Fuchien. Sono ora un parco naturale, idem per l'arcipelago di Matsu e le altre isolette. Diversi reperti filatelici ricordano quegli avvenimenti ed è possibile anche prendere a basso prezzo delle postcard come maximum card

Ecco qui di seguito cosa ho rintracciato:

 

Kinmen (Quemoy) cover con timbro del 1959 in ricordo del bombardamento

 

trentesimo anniversario del bombardamento di Quemoy e Matsu del 1958*

 

Ecco le maximum card a ricordo del set emesso nel 1998:

4 maximum card del 1998 di Formosa con il set per Quemoy

 

set di Formosa emesso nel 1998 per le isole Quemoy ed il parco nazionale

Rimaniamo a Formosa e mostriamo una QSL card dell'arcipelago di Pescadores o isole Penghu. Esse sono a ovest di Taiwan:

QSL card del 1999 dell'isola di Penghu

 

Penghu island Taiwan

Altri reperti di isole attorno a Taiwan/Formosa sono a pagina 167.

Sempre per rimanere in mari orientali e sempre parlando di isole in disputa, ecco  i francobolli emessi dalla Corea del Sud per le isole di Dokdo che qui mostro e che hanno causato una lite fra la Corea del Sud ed il Giappone, in quanto entrambe le nazioni le rivendicano. Vedi articolo apparso sulla Voce del Cifr. Le isole Dokdo (così chiamate dai sud coreani) sono 2 isolette circondate da roccioni, sono note con il nome di Liancourt Rocks (nome dato ad esse nel 1849 da cacciatori francesi di balene), mentre i giapponesi le chiamano Takeshima.

i francobolli che illustrano la flora e la fauna dei roccioni di Dokdo

ed ecco una immagine/cartolina recente dei roccioni Takeshima/Dokdo/Liancourt rocks  nel mar del Giappone *

a Veronafil mi sono procurato una cartolina postale della Corea emessa proprio per le isole Dokdo

Corea del Sud: prova dei Dokdo stamp 

Corea del Sud: prova del Tokto East islet stamp 

Anche la Corea del Nord ha rivendicato le isole Dokdo. Ecco un suo set del 2006 relativo a queste contestate isole:

foglietto del 2006 della Corea del Nord per le Dokdo

Corea del Nord: prova del Dokdo stamp con uccelli 

 

Takeshima (le Dokdo in Giapponese) : postcard del 1910 

 

Non confondiamo le Dokdo/Takeshima  con le isole Daito che sono giapponesi e sono nella parte est di Okinawa (arcipelago delle Ryu Kyu): 

QSL di una isola delle  Daito che sono giapponesi e fanno parte di Okinawa/Ryu Kyu. Okinawa è la più grande delle isole Ruy Kyu.

A loro volta le Daito -che sono a EST di Okinawa- non vanno confuse con delle isole vicine, ma che sono a OVEST di Okinawa e che si chiamano Senkaku (in giapponese) e DIAOYUTAI in Cinese. Queste ultime sono in disputa fra i due Paesi. La Cina nel 2004 ha stampato 5.000 cartoline dell'isola di Diaoyu: 

mar cinese orientale: isole Diaoyu*-tai in disputa fra Cina e Giappone

 

Spostiamoci di oceano e andiamo nell'Atlantico in faccia al Nicaragua. Lì incontriamo le isole Corn islands. Gli USA le ebbero in leasing per un certo periodo, credo sino al 1970, poi tornarono sotto il controllo anche amministrativo del Nicaragua. Pur non essendo proprio inaccessibili ed "extreme" la più grande delle due Corn islands, è stata oggetto un peculiare evento filatelico nel 1903. Apparentemente per la mancanza di rifornimenti il postmaster fu costretto ad emettere dei rozzi francobolli locali, ricavati da fogli d quaderno. Sui fogli veniva impresso il sigillo circolare con la dicitura "Gobernacion de Corn island Nicaragua" ed un facciale di 5 c. Poi i bolli, tagliati con le forbici, venivano messi sulle buste da affrancare ed annullati  con un timbro ovale. In esso c'era anche la data, nel caso della busta mostrata in fig.1  era del 13 gennaio 1903. Buste come quella mostrata sono state vendute per più di 200 dollari in varie aste negli anni 1980.  

Ma andiamo con ordine. Un paio di anni fa ho comprato in e-Bay per una cifra modica, senza molti concorrenti, la busta di cui stiamo parlando, da un collezionista di storia postale del Nicaragua. Vinto il lotto chiesi informazioni su questo strano francobollo di posta LOCALE. Il vendor mi rispose: "L'emissione fu dovuta ad una mancanza di francobolli. Il rifornimenti erano scarsi e complessi. Infatti era una lunga percorso andare da Corn island a Managua  ai primi dei 1900. Prima bisognava raggiungere Bluefields, navigando su un fiume, attraversare un pezzo di jungla ed ancora attraversare un lago. Ciò necessitava di tempi lunghi. Così il postmaster aveva preso dei fogli da un quaderno di scuola,  vi aveva impresso il sigillo ufficiale delle poste ed aveva preparato un certo numero di francobolli locali. Questi francobolli non sono comuni ma non c'è nessun decreto ufficiale che li  autorizzava, così molti collezionisti (e cataloghi) non li riconoscono."      

La cosa sarebbe finita qui se non mi avesse attirato il nome del destinatario delle busta e la calligrafia. La busta era indirizzata a un certo R. Kuehn di Bluefields. Il caso aveva voluto che due anni prima  avevo fatto ricerche sulle emissioni locali della Mosquito Coast (zona autonoma del Nicaragua negli anni 1890) ed avevo pubblicato su una rivista inglese le mie considerazioni su questa emissione controversa. Dopo una corrispondenza con Bill Welch, allora direttore della rivista  americana American Philatelist, (vedi figura 2) avevo anche comprato quella busta dalla quale risultò (dopo varie analisi) che le sovrastampe "Mosquito provisional" sui francobolli del Nicaragua erano fatte sulle buste già affrancante (!!) e quindi palesemente false! Fra l'altro varie ricerche americane avevano ricostruito la vita di   un certo R. Kuehn in odore di essere un falsario e l'American Philatelist aveva dedicato un un lunghissimo articolo a questo personaggio, donnaiolo e coinvolto in vari scandali. La mia ricerca convalidata da alcuni esperti tipografi e calligrafi, e successivi ritrovamenti di documentazione d'epoca, confermavano che R. Kuehn insieme ad un altro personaggio che  riceveva le sue lettere da Mosquito Coast, era effettivamente un falsario. La scoperta che i provisional di Mosquito Coast erano fatti direttamente sulle buste poco prima di spedirle, rispondeva  anche alla domanda del perché non esistevano francobolli nuovi di Mosquito Coast! Se ora anche voi guardate la scrittura sulla busta di Mosquito Coast (fig.2) vedete che il destinatario è sempre  R. Kuehn e che la scrittura è la stessa di fig.1. Il dubbio che Kuehn fosse anche il produttore dei bolli locali di Corn island  si insinuò nella mia mente. Certamente le deduzioni fatte sul confronto di due sole buste non erano probanti. Dopo altri sei mesi di scambio di corrispondenza con altri collezionisti tedeschi ed americani, ho rintracciato altre buste di Mosquito Coast e di Corn island. La scrittura era inequivocabilmente la stessa, le buste note di Corn island sono tutte indirizzate a Kuehn ed hanno tutte la stessa data! Gli altri esperti e  colleghi suffragarono l'idea che come per Mosquito Coast, il falsario R. Kuhen preparava blocchi di buste, le indirizzava a se stesso od al  prestanome, le annullava tutte insieme e o le spediva. Poi alcune di queste venivano inviate in Europa alle riviste filateliche per creare "la referenza" e poi vendevano le altre buste a collezionisti di tutto il mondo. Da  notare che le leggi del Nicaragua dell'epoca punivano duramente i falsari e chi spacciasse "carta valuta falsa" e quindi era importante che giacenze di francobolli NUOVI, non fossero ritrovate nella tipografia di Kuehn, che come attività principale (o di copertura)  stampava un giornale  locale a Bluefields. probabilmente i rozzi "francobolli" di Corn island risultarono meno appealing di quelli di Mosquito, per questo la produzione di Kuehn fu molto limitata e molto meno nota, ma non per questo meno interessante!  

rifornimenti a Corn island (Nicaragua costa atlantica sul mar dei Caraibi) 

 

QSL 1992 Corn island Nicaragua con la Little Corn sono state  ribattezzate islas del Maiz

Little Corn island Nicaragua (altra isla del Maiz) QSL del 2003

 

 fig.1 stupendo francobollo locale dell'isola di Corn su busta. Ma è un  falso del 1903 

 

fig.2 sovrastampa "Mosquito provisional" del 1894 su bolli del Nicaragua

nel 1982 il Nicaragua emise questo francobollo relativo a Corn island.L'isola in seguito fu ribattezzata Maiz isla o isola del mais

 

Spostiamoci nell'oceano Indiano, molto a Sud all'altezza del Mozambico e del Madagascar, lì ci sono diverse isole che sono territori esterni della Francia. Fra di esse le isole Tromelin, Europa, le isole Glorioso, Juan de Nova e Bassas da India. Informazioni dettagliate al link: http://en.wikipedia.org/wiki/Scattered_Islands_in_the_Indian_Ocean  

rara cover con annullo di Tromelin, isola praticamente disabitata annullo del 31 luglio 1954

 

oceano Indiano Tromelin e altre isole francesi *

 

altra cover* che era in offerta su Delacampe: data 1 agosto 1954 annullo di Tananarive

 

  Ora  andiamo nelle Kermadec islands oceano Pacifico dipendenza della Nuova Zelanda dal 1887:

Raoul island nelle Kermadec islands

Una delle isole Kermadec, proprio Raoul island,  fu sede di una congregazione (la "setta" di un certo Vernon Venables), ma cito a memoria e mi posso sbagliare! Questa gente voleva vivere lontano dalla civiltà. Siamo negli anni 1930 e l'isola fu chiamata "Sunday island" e fu stampato anche un "francobollo" che è fra le maggiori  rarità ricercate dai collezionisti di Locals e di ASFE. La tiratura del bollo locale di Raoul/Sunday island non supera i 750 esemplari. Poi nel 1937 questi "pionieri" (?) se ne andarono. Si trovano nelle aste alcune delle loro lettere. Ho uno dei francobolli in immagine:

il raro bollo locale di Sunday island: sono note solo poche buste viaggiate, ma anche i bolli novi sono offerti raramente nelle aste dato la loro esiguità

La nave rappresentata è lo yacht Huon Chief, che l'intraprendente Venables aveva acquistato o aveva intenzione di comprare ed utilizzare per i trasferimenti da e per la Nuova Zelanda

 

in offerta in E-Bay:

cover* tassata con annullo di Christchurch N. Z. con scritta a  mano: "Raoul island no stamp available"

 

annullo 1945 Kermadec - Raoul islands Nuova Zelanda, annullo di fine 1945.

Successivamente sull'isola di Raoul fu installata una stazione meteorologica. Le buste con annulli successivi al 1945 si riescono a trovare a prezzo basso. 

Stranissime le isole St. Peter & Paul rocks. Esse appartengono al Brasile e sono situate nell' oceano Atlantico a metà strada fra Africa e Sud America. Di fatto sono 12 piccoli isolotti che emergono dall'Atlantico:

St. Peter & Paul rocks in mezzo all' Atlantico. Appartengono al Brasile

 

  St. Peter & Paul rocks con vista del faro 

 Il punto  più vicino ad esse del continente Sud Americano è l'isola   Fernando de Norohna

 

Spostiamoci in Oceania, Oceano Pacifico a Marcus island, posseduta dal Giappone con il nome di Minami Tori Shima. Gli Usa vi hanno una base " Loran station" per i guardacoste.  Negli anni 1970 esisteva un timbro multiplo su bolli USA:

stazione Loran annulli del 1975: isola Marcus/ Minami Tori Shima

 

isola giapponese Minami Tori Shima Marcus island 

Vedi altre immagini ed informazioni a pagina 69.

Minami Tori Shima è a metà strada fra Tokyo e l'isola di Wake (USA).  E' estesa solo 1 km. quadrato ed è l'isola più ad est che appartenga al Giappone. E' lontana   1900 km dalle isole Ogasowara (isole Bonin) che la amministrano:

 

Ogasawara QSL card spedizione del 1987

Ogasawara è un arcipelago costituito da 30 isole subtropicali, dette anche isole Bonin. L'arcipelago dista 1.000 km da Tokyo. 

paesaggio di una delle isole di Ogasawara  dette anche isole Bonin *  

 

Questa cartolina me l'ha spedita un amico a novembre 2005:

Hahajima island nelle Bonin Ogasawara

dopo tutto il casotto che ha fatto per poterla spedire da lì... ecco l'annullo che ci hanno messo: (@#@!!) (espressione giapponese di disappunto! ehe he he)

retro: il timbro di posta aerea mi sta bene, ma l'annullo sui francobolli non ce l'hanno messo...

Le Ogasawara amministrano due isole lontane, la prima è appunto Minami Torishima (1.900 km più a  est),  l' altra è Okino Tori Shima o Parece Vela che è 700 km più a sud.

Guardando l'isola di Okino ToriShima, viene da pensare che si tratti di scogli affioranti, o reef affioranti e non di un'isola. Questo ci porta a capire bene la definizione di "isola". Però aldilà della mera definizione che lascia il tempo che trova, ci sono leggi di diritto internazionale, per cui considerare un pezzo di terra in mezzo al mare uno scoglio o un'isola ha un'enorme impatto economico: l'isola avrà attorno acque territoriali in cui la pesca è ammessa solo per chi ne ha la sovranità. Attorno allo scoglio non ci sono acque territoriali... Ecco una discussione che può servire  a capirne un po' di più:

Intanto una panoramica di Henry sull'atollo di Okino Tori Shima e i rapporti con la Cina:

There have been a series of events surrounding this tiny atoll, also
known as Parece Vela. It is not only the extreme southernmost point
of Japan but also gives it a massive, almost fully circular 200
nautical mile EEZ, an area larger than the combined terrestrial
territory of Japan.

I couldn't find pages in English so here is a Japanese site with good
maps and pictures:

http://www.thr.mlit.go.jp/bumon/b00037/k00290/river-
hp/kasen/forefront/sea/0008.html

Chinese vessels had been conducting research within this EEZ. The
Japanese government had documented 19 cases in 2003. On 4/23, Japan
formally consulted the Chinese government on this issue at which time
the Chinese informed them that China no longer considered Okino Tori
Shima an island, but rather a rock for purposes of international law
of the sea. A rock, unlike an island, does not grant the occupier
EEZ rights.

On 5/11, a Chinese vessel, the Xiangyanghong 14, was spotted within
the EEZ without prior permission from Japan and was asked to leave.
On the following day, Japan announced that they plan to make a formal
diplomatic protest to China on this issue.

As much I would like to rip China in regard to their expansionist
ventures, the issue here isn't clear cut. Here is a good article on
the relevant issue:

http://geography.miningco.com/library/misc/uceez.htm

Both "rocks" and "islands" must be above the water at high tide. The
problem is that the distinction between an "island" aren't defined in
a mutually exclusive manner. "Rocks" aren't excluded from the
definition of "islands". Furthermore, the law allows the countries
themselves to make the distinction in their own territory.
Since "economic life" doesn't seem to be defined either, it is
conceivable for Japan to claim that the existing surrounding
infrastructure, built to protect the two small bits that are above
water, consists of "economic activity".

It seems that this area of the law of the sea is still very untested
and open to subjective and selective interpretation. A factor
definitely in favor of Japan is that their claim had so far gone
uncontested and thus should count as precedent.

HH

Charles V. (uno degli uomini che hanno visitato il maggior numero di territori al mondo):

Parece Vela was deleted from the DXCC list of countries and territories Nov
3, 1980 (which is why I have made no effort to go there).  The DXCC list
requires 100m continuous landmass at low tide to be named an island.

From http://www.arrl.org/awards/dxcc/rules.html#sii :
"Island: A naturally formed area of land surrounded by water, the surface of
which is above water at high tide. For the purposes of this award, it must
consist of connected land, of which at least two surface points must be
separated from each other by not less than 100 meters measured in a straight
line from point to point. All of the connected land must be above the high
tide mark, as demonstrated on a chart of sufficient scale. For the purposes
of this award, any island, reef, or rocks of less than this size shall not
be considered in the application of the water separation criteria described
in Part 2 of the criteria."

Charles

Risposta e commento  di Henry:

--- In ExtremeIslands@yahoogroups.com, "Charles Veley"
 wrote:
> Parece Vela was deleted from the DXCC list of countries and
territories Nov
> 3, 1980 (which is why I have made no effort to go there).  The DXCC
list
> requires 100m continuous landmass at low tide to be named an island.

Charles,
Thanks for the info about DXCC definitions.  I had guessed that they
had strict guidelines on what exactly constitutes an island.

Every group with a specific interest in these minor islands would
predictably have their own definition.  DXers have theirs which would
be entirely unrelated to those of the Law of the Sea.  Mine is also
different as its focus is more administrative and postal and not
particularly aimed at identifying more separate islands.

Parece Vela isn't a separate entity on my list.  It isn't a country,
nor a territory governed separately from the metropolitan, nor does
it have its own postal system.  My interest mainly comes from the
fact that it is remote and that it is a Japanese island.  Since I
live here and speak the language, I have much better informatinal
access to things Japanese.

Here is a brief synopsis of its history:

Possibly discovered by Bernardo de la Torre in 1543, certainly by
Miguel López de Legazpi in 1565 and named Parece Vela.  Sighted
again by William Douglas in 1789 thus acquiring another name, Douglas
Reef.  It does not enter Japanese records until 1888. 

First visit by Japan was in 1922 with the survey ship Manshu. 
Declared Japanese territory in 1931 by decree of the Ministry of
Interior.  The main reason cited was a request by the Navy for
possible use as a float plane base.  There was debate even back then
as to the legality of claiming a reef with a mere few rocks above
water at high tide.  The Japanese name Okino Tori Shima was given at
this time.  Oddly, virtually no birds are observed here though its
name means "Offshore Bird Island."

Construction for a naval base, disguised as a meteorological station,
began in 1939 but was suspended with the start of WW II hostilities
in the Pacific in 1941.  Obscure documentation exists which points to
a US raid on the island late in the war.  This was confirmed by a
1988 survey which retrieved two UXOs from the ruins of the old base.

Parece Vela was detached from Japan and included in the US occupied
areas along with the Bonin Islands and Okinawa in 1946.  Returned to
Japan in 1968 at the same time as the Bonin Islands.

A survey in 1987 indicated that the exposed rocks were dangerously
close to being eroded away.  Because of the aforementioned importance
of its EEZ, the Tokyo prefectural government, which includes the
island, spent Y28.51 billion (worth $225.9 million in 1988) from 1988
to 1989 to construct concrete breakwaters pretecting the existing two
rocks.

The above was summarized from an excellent Japanese language site,
linked below:
http://homepage3.nifty.com/boumurou/island/sp01/

Btw, Charles have you decided to use the DXCC definition to select
which islands to visit?  Will you try to visit them all?

HH

Spostiamoci nell'oceano Indiano e all'interno del Mar Rosso:

Mar Rosso: isola vulcanica  di Abu-Ail contesa fra Yemen ed Eritrea 

Abu-Ail il faro in una QSL del 1990

 

Torniamo nell'indopacifico: Timor Est

francobolli di Timor e Timor Est a pagina 73 *

 

Un'altra rara isola, lontano dalle solite rotte: oceano Pacifico Messico Baja California, isola deserta di Guadalupe: 

Guadalupe island Mexico * è il simbolo delle isole estreme

 

Qui torniamo nella nostra Europa:

Market reef island QSL della spedizione del 1989, vedi  a pagina 73b  la storia e altre immagini di questa piccola isola che è divisa a metà fra Svezia e Finlandia! 

eccola dal vero *

Geograficamente è situata fra l'isola di Aland e la Svezia. Si eleva al massimo un metro sul livello del mare. E' disabitata con un faro automatico, più una stazione meteorologica.

Le isole "estreme" fanno parte della collezione "TERRITORI di tutto il mondo", di cui parlo a pagina 88. Proseguiremo la carrellata sulle isole Estreme  a pagina 89. Intanto vediamo una cartolina di Aland e della sua capitale:

Mariehamn, capoluogo dell'isola di Aland

 

Aland gode di autonomia postale, ecco una cover con francobollo finlandese e francobollo locale:

 

Mariehamn cover, con annullo dell'ultimo dell'anno del 1992

 

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Mi scuso per eventuali imprecisioni, infatti,  per risparmiare tempo,  mi sono affidato solo alla mia memoria. Per certo posso fornire le fonti - sicuramente più attendibili di me - da cui ho tratto le varie informazioni. Se volete approfondire i vari argomenti, contattatemi. P.S. Su questo sito potete vedere immagini, articoli e approfondimenti ai temi discussi nei miei messaggi per il forum Filatelia e Francobolli. Chi fosse interessato ai bolli della seconda guerra mondiale, a quelli dei prigionieri di guerra o di propaganda psicologica,  alla resistenza, nonché alla storia contemporanea, incluse le missioni di pace italiane nel mondo e quelle scientifiche al polo sud, può visitare le oltre 500 pagine, in italiano ed in inglese, del sito, cliccando semplicemente sul tasto  "Iniziale" qui sotto. Gli altri tasti aiutano la navigazione  all'interno di questa sezione "le storie dietro i francobolli" e "Curiosità filateliche". Precisamente: il sommario riporta gli argomenti trattati in ogni pagina; i tasti dall' 1 al 72 (e oltre) aiutano ad accedere direttamente alle prime xx pagine (12 per volta) ed infine c'è il link alla corrispondente pagina/pagine del Forum di F&F in cui  lo stesso  "topic" è stato discusso.  NOVITA':  Se cercate uno specifico argomento ed il Sommario non è esauriente, potete provare con il nostro motore di ricerca. Esso funziona all'interno del sito, e può essere utilissimo. Basta scrivere la parola che si cerca, nel rettangolo qui sotto e cliccare a destra su "find". La ricerca può essere fatta con una singola parola, con più parole ed anche con un * alla fine di una parola se si vuole interrogare sia il singolare che il plurale di una parola. Per esempio facendo la ricerca con la parola  mission* si cercano tutte le pagine del sito, che contengono le seguenti parole:  missione, missioni ed anche mission, e missions, etc.    NOVITA'         QUI LA SEARCH ENGINE per ricerche all'interno di tutto il sito:


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