IMMAGINI RELATIVE AI MIEI MESSAGGI

per il FORUM FILATELIA e FRANCOBOLLI pagina 64

 

 

FORUM CONTINUA  64 Riprendiamo con  le cartoline e gli annulli da isole ESTREME. Questo argomento  non ha visto molta partecipazione, almeno come vostre cartoline "postate", però come domande geografiche sembra piacere abbastanza...

 

Comunque tempo fa ho ricevuto 4 cartoline che un amico mi ha spedito da un suo viaggio turistico all'isola di Socotra nello Yemen. Di questa grossa isola che si trova quasi sulla punta dello Yemen (nella parte dello ex Aden Britannico) in faccia al "corno d'Africa" si sa poco e quando ne avevo cercato un'immagine in internet avevo avuto difficoltà. Adesso stanno cercando di sviluppare il turismo e c'è almeno un bell'albergo. Il mio amico ha detto che è un paradiso per gli amanti della botanica. L'ufficio postale presente sull'isola è fatiscente (peccato NON averne una foto), i francobolli e le cartoline (anzi c'era un solo tipo di cartolina disponibile) li aveva portati il mio amico ed i timbri di "Hadibo" 6 marzo 2005 sono stati applicati sempre dal mio amico davanti all'impiegato "non molto scafato" che gli aveva ceduto il timbro... notare che il timbro è del 6 marzo, mentre la data scritta a mano è del 9 marzo.... Le cartoline in numero di 9 sono state lasciate all'impiegato che ha provveduto a mandarle all'aeroporto (credo sulla stessa isola, ma non sono sicuro). 4 di queste cartoline mi sono pervenute dopo 36 giorni. Spero mi arrivino anche le altre in quanto sono ambite dai collezionisti di "isole estreme."  

 

 

Notate l'albero a destra che potrebbe essere anche quello raffigurato nel francobollo qui al retro:

 

 

 

ATTENZIONE: NOVITA' del marzo 2009: David T. mi ha mandato da Socotra questa bella cartolina (beato lui che è in vacanza!) :

David fa notare alcuni errori... infatti sul fronte c'è scritto SOCITRA invece che SocOtra! e sul retro è citato il capoluogo come HTADIBO, mentre sugli annulli sopra visti la dizione è Hadibo. Questo succede quando degli stampatori arabi devono scrivere in lettere latine...

 

 

Grazie David per questa bella postcard!

 

Di Socotra conosco solo questi "francobolli" stampati in concomitanza con una spedizione del 196x (devo trovare l'anno che ora non ricordo), probabilmente per raccogliere fondi:

 

 

 

Spedizione in ADEN all' isola di Socotra

 

 

Vediamo ora un'altra isola estrema di cui è difficile avere cartoline ed anche annulli. Si tratta dell'isola di Howland, che è in mezzo all'oceano  Pacifico e che è un Territorio Esterno degli USA. (Vi ricordo Palmyra, Johnston atoll, Baker island che vi ho mostrato in altre pagine). La sua fama è data dal fatto che era dotata di aeroporto che però non fu mai raggiunto da una famosa aviatrice (il cui nome è un QUIZ!  di difficoltà 5). Mezzi navali ed aerei di mezzo mondo cercarono invano il velivolo scomparso o almeno le sue tracce. Una delle navi impegnate nelle ricerche usò un annullo killer con scritto "verso Howland". Uno dei pochi annulli in chiaro di questa isola: 

 

 

"EN ROUTE HOWLAND Is. "1937 5 July"

 

 

OK! Risposta al QUIZ:

Danilo, ovvero parma63, ha risposto subito! Ha individuato attraverso il nome dell'isola di Howland, che si trova nell'oceano Pacifico a più di 1600 miglia da Honolulu, il nome della famosa aviatrice americana che in una crociera intorno al mondo nel 1937, scomparve, senza lasciare tracce, nelle sue vicinanze. Gli USA le hanno dedicato diversi francobolli, uno è del luglio 1963:  

 

 

Amelia Earhart, pioniera dell'aviazione,  scomparsa nei cieli dell'isola di Howland nel luglio 1937

 

 

 

Per inciso, la cover sopra quest'ultima con il cachet della U.S.S. Colorado, nella parte bassa ha una scritta che dice "alla ricerca di Amelia Earhart."

 

 

Lo stesso dicasi per quest'altra cover appena ricevuta dall'amico Cy:

 

 un'altra cover della USS Colorado sulla rotta per Howland

 

Una rara QSL card di Howland island si trova a pagina 69.

 

Ma ecco delle novità sul luogo della scomparsa di Amelia Earhart, riportate da un articolo del Corriere della Sera del 9 luglio 2007:

 

A 70 ANNI DALLA SCOMPARSA
 
Spedizione nel Pacifico per risolvere il mistero di Amelia Earhart
     
LONDRA - Che fine ha fatto Lady Lindy? Per più di 70 anni, la morte dell' aviatrice più famosa al mondo è stata avvolta nel mistero. Ora una spedizione Usa vuole stabilire se Amelia Earhart, la prima donna a trasvolare in solitaria l' Atlantico, morì tra le acque del Pacifico o se invece si salvò e trascorse gli ultimi anni su un' isola sperduta. Coraggiosa al punto da tentare il giro del mondo in aereo, la Earhart scomparve il 2 luglio 1937, quando la nave che seguiva il viaggio perse in pieno Pacifico ogni contatto radio con il Lockheed, il velivolo della pioniera del volo. Nonostante due settimane di ricerche non furono rinvenuti i resti né dell' aeroplano, né del pilota. Amelia, venne concluso, era morta. Ma tre anni dopo, un funzionario britannico trovò sull' isola polinesiana di Nikumaroro, a nord-est dell' Australia, alcune ossa accanto a un accampamento di fortuna. Nel 1997 la svolta: lo studio delle ossa stabilì che appartenevano a una donna. Poi i reperti scomparvero. «Ora il nostro obiettivo - ha spiegato Ric Gillespie, a capo della spedizione Usa - è tornare sull' isola e cercare di capire, anche con l' esame del dna, se sono i resti della Earhart» .

Per vedere foto satellitare di Nikumaroro (o Gardner island, nelle isole Kiribati, ex Gilbert) ed un suo annullo  vai a pagina 99!

 

 

Se poi volete leggere l'articolo Il MISTERIOSO VOLO DI AMELIA, cliccate QUI. La pubblicazione avviene con l'autorizzazione dell'Autore e dell'Editore.

 

Alcune isole dell'Honduras come Roatan sono note ai turisti e abbastanza "trafficate", e quindi non possono rientrare nelle nostre isole "estreme". Un po' più in disparte l'isola di Utila, ma ancora meglio sono le isolette di Cayos Cochinos (sede dell'isola dei famosi -Honduras 2006- della TV!):

 

 

sulla costa dell'Honduras queste isolette sono coralline: Cayos Cochinos

 

 

 

Un altro mio amico "di collezionismo" è appena tornato da un viaggio in Guinea Bissau. Ha parlato di alcune isole dove  forse sarebbe bello andare come turisti, ma molte sono talmente fuori mano e prive di qualunque confort a partire dalla luce  elettrica ed acqua dolce  che le lasciamo a lui ed ai viaggiatori ESTREMI: si tratta dell'arcipelago delle isole Bijagos che appartengono appunto alla Guinea-Bissau. Stiamo parlando Africa e di oceano Atlantico. Si tratta di 88 isole di cui molte disabitate e diventate recentemente riserva biologica e faunistica dell' Unesco. Un tempo nell'isola principale di Bolama vivevano molti portoghesi e sino al 1941 era anche la capitale della Guinea portoghese. Secondo me queste isole non le conosce proprio nessuno, nemmeno di nome... ma se qualcuno di voi invece le conosceva già e mi dà una spiegazione plausibile del perché... gli regalo una busta di posta locale moderna america a sua scelta... vediamo chi si fa  avanti....

Scrivetemi anche privatamente nel forum...

Oltre a Maurizio chi altro le conosce?? 

 

 

 

 

Purtroppo la cartolina rappresenta un pescatore al tramonto  invece che un'isola di giorno... ma è già un caso che il mio amico sia  riuscito a trovare questa:  si tratta comunque di un raro reperto da un posto ESTREMO, trattandosi di una cartolina del periodo coloniale portoghese!

 

 

 

Ecco una cover con annullo di Bolama del 1941. Bolama nell'isola omonima delle Bijagos era la capitale della Guinea portoghese. Ringrazio Maurizio della segnalazione.

 

 

Comunque proseguiamo con cartoline poco comuni. Ecco una rarissima cartolina delle isole Agalega. Per ora non vi do dettagli. Vediamo chi mi sa dire qualche cosa.. e chissà, che ci sia anche un annullo specifico... Che io sappia, non si usa moneta sull'isola e gli acquisti negli unici due shop dell'isola sono addebitati dal governo direttamente sullo stipendio dei loro abitanti o visitatori (che suppongo siano sempre statali o loro familiari..).

 

Chi sa raccontare qualche cosa su queste isole? e sa se ci sono uffici postali con annulli?

 

 

ecco cosa ha trovato Maurizio:

 

"Le Agalega Islands sono due isole e costituiscono una dipendenza delle Isole Mauritius. Sono nell'Oceano Indiano a nord delle Mauritius.
Vi sono tre villaggi: La Fourche-Saint James, Vingt Cinq e Port Sainte Rita.
Sull'isola vi è una pista d'atterraggio che le collega alle Mauritius.
A Vingt Cinq vi sono scuola, chiesa e ospedale. Non ho notizie di un ufficio postale. Confermo che sulle isole, dove ci sono solo due negozi, non circola (o non circolava fino a poco tempo fa) denaro.
Due curiosità: famose le noci di cocco e la presenza di un tipo di geco che vive solo su queste isole e da loro prende il nome."

 

 

bolli delle Mauritius che commemorano i cocchi di Agalega

 

qualche informazione su Agalega è contenuta in questo sito, dove la nostra foto è stata inserita: http://www.palli.ch/~kapeskreyol/ki_nov/moris/agalega.php 

 

 

  Ora ho trovato una cover di Agalega con tanto di annullo. Vai a pagina 130 per vederla.

 

Franco mi ha mandato questa bella QSL del 1998 su St. Brandon:

 

St. Brandon QSL 1998*

 

 

visione satellitare delle St. Brandon islands o Cargados shoals

 

 

 

St. Brandon rocks* -( Agalega outer island) o meglio Cargados islands o Carajos shoals

 

 

Io ho poco da  aggiungere: la repubblica di Mauritius è composta da  alcune isole: dall' isola omonima, che è anche la più grande, poi da quella di Rodrigues, dalle due Agalega ed infine dalle  St. Brandon islands o  isole Cargados Carajos Shoals che sono a 400 km a nord di Mauritius. St Brandon era un'isola vulcanica, ora è divisa in 16 isolette che si estendono per una cinquantina di chilometri, per un totale di terra emersa di 1,3 km2.  St. Brandon ha un nucleo centrale  nell'isoletta di  Rapahel abitato da 35 persone. 

A Rodrigues, che si trova invece  a 560 km nord-est di Mauritius, esistono alcuni uffici postali. Non è facile avere un annullo di Rodrigues, eccolo insieme ad una QSL card del 1999:

 

 

QSL isola Rodrigues 1999 

 

 

 

annullo dell'isola di Rodrigues (Mauritius)

 

 

isola Rodrigues: la grande baia 

 

Annulli di tre uffici postali di Rodrigues sono visibili a  pagina 130.

 

 

appartiene a Mauritius anche la piccola isola di ROUND*

 

 

Ricordate il dodo? Un interessante sito sul DODO delle Mauritius: http://www.palli.ch/~kapeskreyol/dodo/index.php 

 

 

il dodo  Raphus cucullatus uccello estinto intorno al 1681 ed emblema delle Mauritius 

 

Molto istruttiva questa serie delle Mauritius, perchè mostra esemplari delle "sue" varie isole, comprese Tromelin (isole sparse dell'oceano Indiano appartenenti alla Francia, o isole Eparses) e le Takamaka (fanno parte delle Chagos), che sono rivendicate dal governo di  Port Louis:

 

 

tartaruga di Tromelin, ibis di Agalega, fiori di Takamaka e Lambis Violacea di St. Brandon

 

 

 

 

Forse ancora più sfigate sono queste isole che si trovano in un altro oceano.... chi ne sa qualche cosa??

 

 

Chi sa raccontare qualche cosa su queste isole? e sa se ci sono uffici postali con annulli?

 

 

In premio a chi dà informazioni sulle isole  Salas y Gomez, una cover con un bollo di posta locale moderna  americana: le informazioni dettagliate (in italiano) postatele sul topic, e mostrate  un annullo del posto o "dimostrate" che non ci sono uffici postali...

Vediamo cosa riusciamo a  scoprire...

 

L'esperto di geografia Maurizio ha dato risposte più che esaurienti e si qualifica per la busta U.S., chi altro aggiungerà informazioni? 

 

"Salas y Gomez.

A dispetto del nome è un unica piccola isola vulcanica disabitata nell'oceano pacifico a circa 1870 miglia ad ovest del nord del Cile e a 360 km ENE dall'isola di Pasqua. L'isola non ha neppure un punto sicuro d'approdo, anche se è possibile effettuarlo. E vi è un solo punto dove può atterrare un elicottero.
Fauna tipica: Sula dactylstra e Procelsterna albivitta, presenti gli squali, segnalati come non aggressivi. Dal 1994 vi è un faro automatico della marina cilena e un dispositivo di rilevazione di onde anomale (tsunami)."

 

Ora proseguiamo con altre due chicche "estreme", la prima è:

 

 

Middleton reef  220 km a nord dell'isola di Lord Howe nel mar di Tasmania (Oceania)

Middleton Reef è una delle Coral Sea islands

 

 

Maurizio che manda l'immagine del reef visto dall'alto, suggerisce di mandarci gratuitamente  i vincitori dei nostri quiz! Ci penseremo!

 

Comunque nemmeno Maurizio ha trovato evidenze filateliche per Middleton reef, invece la "vicina" Lord Howe island ha la peculiarità di avere dal 1998 una posta locale ufficializzata  dal ministero delle comunicazioni Australiano, che data la distanza non fa servizio per l'interno dell'isola. Dopo un'emissione di emergenza del 1998 è nata così la ZEMAIL nel 1999. Ecco il booklet, il bollo di emergenza ed alcuni altri bei francobolli:

 

 

 

booklet Lor Howe island del 1998

 

 

uno dei bolli di emergenza del 1998

 

 

corriere ZEMAIL dell'isola di Lord Howe dal 1999

 

 

cover filatelica con bolli di Lord Howe 

 

Una cartolina di Lord Howe è a pagina 124.

Ora un altro quiz filatelico su Lord Howe:

 

QUIZ: esiste un francobollo di posta locale più vecchio di quello del 1999? (Difficoltà 8) 

 

Sì, esiste.. è un bollo con sovrastampa provvisoria... chi lo trova sul catalogo?

 

La seconda chicca è:

 

isola corallina di Okino Tori-shima o Parece Vela a 1.700 da Tokyo

 

 

Chi ci dice qualcos' altro su queste due isole?? Mostrandoci qualcosa di filatelico??

 

 

Maurizio mi fa notare che a pagina 46 avevo già messo  un'altra foto di questo atollo dove si estrae petrolio. Proprio per questo le isole sono contese fra Giappone e Cina. Recentemente (nel 1980) queste isolette sono state cancellate dalla lista ufficiale delle isole in quanto non hanno a bassa marea una landmass di almeno 100 metri e quindi non sono in linea con gli standard della DXCC.

 

Maurizio dice che ci sono poche informazioni: "se c'è qualche riferimento postale o filatelico che ha a che fare con uno scontro della seconda guerra mondiale tra le forze americane e quelle giapponesi??
L'isola fu bombardata dalla USS Cassin Young (DD-793). (Ecco una sua cover!)

 

 

Chissà se la nave Cassin ha mai avuto un annullo con il nome di Parece Vela/Okino Tori-shima?

 

O è legata alla disputa nippo-cinese sull'isola? Okino-Tori-shima è infatti parte del territorio giapponese, ma è così strategicamente importante per i giacimenti di petrolio che la circondano che anche la Cina ha mosso rivendicazioni su di essa.
L'isola è disabitata e il suo nome significa "isola degli uccelli marini."



 io avevo chiesto informazioni tempo fa al mio corrispondente giapponese sulle isole estreme. Queste isole furono scoperte intorno al 1550 da navigatori portoghesi che diedero ad esse  il nome di Parece Vela. il Giappone subentrò nel 1931 dandogli il nome attuale. Fra i membri del gruppo

"extreme islands"  iniziò una breve discussione, che riporto integralmente. Si parla della differenza " fra isola e scoglio" e conseguente EEZ o Zone Economiche Eslusive. Qui si tocca il diritto internazionale e le conseguenti dispute. Comunque la discussione è interessante:

 

There have been a series of events surrounding this tiny atoll, also
known as Parece Vela.  It is not only the extreme southernmost point
of Japan but also gives it a massive, almost fully circular 200
nautical mile EEZ, an area larger than the combined terrestrial
territory of Japan.

I couldn't find pages in English so here is a Japanese site with good
maps and pictures:

http://www.thr.mlit.go.jp/bumon/b00037/k00290/river-
hp/kasen/forefront/sea/0008.html
(ora le foto sono sparite dal sito giapponese... non chiedetemi perchè...)


Chinese vessels had been conducting research within this EEZ.  The
Japanese government had documented 19 cases in 2003.  On 4/23, Japan
formally consulted the Chinese government on this issue at which time
the Chinese informed them that China no longer considered Okino Tori
Shima an island but rather a rock for purposes of international law
of the sea.  A rock, unlike an island, does not grant the occupier
EEZ rights.

On 5/11, a Chinese vessel, the Xiangyanghong 14, was spotted within
the EEZ without prior permission from Japan and was asked to leave. 
On the following day, Japan announced that they plan to make a formal
diplomatic protest to China on this issue.

As much I would like to rip China in regard to their expansionist
ventures, the issue here isn't clear cut.  Here is a good article on
the relevant issue:

http://geography.miningco.com/library/misc/uceez.htm

Both "rocks" and "islands" must be above the water at high tide.  The
problem is that the distinction between an "island" aren't defined in
a mutually exclusive manner.  "Rocks" aren't excluded from the
definition of "islands".  Furthermore, the law allows the countries
themselves to make the distinction in their own territory. 
Since "economic life" doesn't seem to be defined either, it is
conceivable for Japan to claim that the existing surrounding
infrastructure, built to protect the two small bits that are above
water, consists of "economic activity".
HH

 


Il viaggiatore Charles Veley ha detto:

 

It seems that this area of the law of the sea is still very untested
and open to subjective and selective interpretation.  A factor
definitely in favor of Japan is that their claim had so far gone
uncontested and thus should count as precedent.

Parece Vela was deleted from the DXCC list of countries and territories Nov
3, 1980 (which is why I have made no effort to go there).  The DXCC list
requires 100m continuous landmass at low tide to be named an island.

From http://www.arrl.org/awards/dxcc/rules.html#sii :
"Island: A naturally formed area of land surrounded by water, the surface of
which is above water at high tide. For the purposes of this award, it must
consist of connected land, of which at least two surface points must be
separated from each other by not less than 100 meters measured in a straight
line from point to point. All of the connected land must be above the high
tide mark, as demonstrated on a chart of sufficient scale. For the purposes
of this award, any island, reef, or rocks of less than this size shall not
be considered in the application of the water separation criteria described
in Part 2 of the criteria."

 

Replica di HH:

Charles,
Thanks for the info about DXCC definitions.  I had guessed that they
had strict guidelines on what exactly constitutes an island.

Every group with a specific interest in these minor islands would
predictably have their own definition.  DXers have theirs which would
be entirely unrelated to those of the Law of the Sea.  Mine is also
different as its focus is more administrative and postal and not
particularly aimed at identifying more separate islands.

Parece Vela isn't a separate entity on my list.  It isn't a country,
nor a territory governed separately from the metropolitan, nor does
it have its own postal system.  My interest mainly comes from the
fact that it is remote and that it is a Japanese island.  Since I
live here and speak the language, I have much better informatinal
access to things Japanese.

Here is a brief synopsis of its history:

Possibly discovered by Bernardo de la Torre in 1543, certainly by
Miguel López de Legazpi in 1565 and named Parece Vela.  Sighted
again by William Douglas in 1789 thus acquiring another name, Douglas
Reef.  It does not enter Japanese records until 1888. 

First visit by Japan was in 1922 with the survey ship Manshu. 
Declared Japanese territory in 1931 by decree of the Ministry of
Interior.  The main reason cited was a request by the Navy for
possible use as a float plane base.  There was debate even back then
as to the legality of claiming a reef with a mere few rocks above
water at high tide.  The Japanese name Okino Tori Shima was given at
this time.  Oddly, virtually no birds are observed here though its
name means "Offshore Bird Island."

Construction for a naval base, disguised as a meteorological station,
began in 1939 but was suspended with the start of WW II hostilities
in the Pacific in 1941.  Obscure documentation exists which points to
a US raid on the island late in the war.  This was confirmed by a
1988 survey which retrieved two UXOs from the ruins of the old base.

Parece Vela was detached from Japan and included in the US occupied
areas along with the Bonin Islands and Okinawa in 1946.  Returned to
Japan in 1968 at the same time as the Bonin Islands.

A survey in 1987 indicated that the exposed rocks were dangerously
close to being eroded away.  Because of the aforementioned importance
of its EEZ, the Tokyo prefectural government, which includes the
island, spent Y28.51 billion (worth $225.9 million in 1988) from 1988
to 1989 to construct concrete breakwaters pretecting the existing two
rocks.

The above was summarized from an excellent Japanese language site,
linked below:
http://homepage3.nifty.com/boumurou/island/sp01/

Btw, Charles have you decided to use the DXCC definition to select
which islands to visit?  Will you try to visit them all?

HH

Aggiungo solo che non ci sono uffici postali a Okino Tori-shima. Non so se esiste un annullo di  qualche nave americana durante la guerra che era di stanza da quelle parti.

La ricerca continua!

ciao fabio V. 

parleremo ancora di isole estreme... non dubitate...

 

 

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Mi scuso per eventuali imprecisioni, infatti,  per risparmiare tempo,  mi sono affidato solo alla mia memoria. Per certo posso fornire le fonti - sicuramente più attendibili di me - da cui ho tratto le varie informazioni. Se volete approfondire i vari argomenti, contattatemi.  P.S. Su questo sito potete vedere immagini, articoli e approfondimenti ai temi discussi nei miei messaggi per il forum Filatelia e Francobolli. Chi fosse interessato ai bolli della seconda guerra mondiale, a quelli dei prigionieri di guerra o di propaganda psicologica,  alla resistenza, nonché alla storia contemporanea, incluse le missioni di pace italiane nel mondo e quelle scientifiche al polo sud, può visitare le oltre 500 pagine, in italiano ed in inglese, del sito, cliccando semplicemente sul tasto  "Iniziale" qui sotto. Gli altri tasti aiutano la navigazione  all'interno di questa sezione "le storie dietro i francobolli" e "Curiosità filateliche". Precisamente: il sommario riporta gli argomenti trattati in ogni pagina; i tasti dall' 1 al 96 aiutano ad accedere direttamente alle prime xx pagine (12 per volta) ed infine c'è il link alla corrispondente pagina/pagine del Forum di F&F in cui  lo stesso  "topic" è stato discusso.  NOVITA':  Se cercate uno specifico argomento ed il Sommario non è esauriente, potete provare con il nostro motore di ricerca. Esso funziona all'interno del sito, e può essere utilissimo. Basta scrivere la parola che si cerca, nel rettangolo qui sotto e cliccare a destra su "find". La ricerca può essere fatta con una singola parola, con più parole ed anche con un * alla fine di una parola se si vuole interrogare sia il singolare che il plurale di una parola. Per esempio facendo la ricerca con la parola  mission* si cercano tutte le pagine del sito, che contengono le seguenti parole:  missione, missioni ed anche mission, e missions, etc.    NOVITA'         QUI LA SEARCH ENGINE per ricerche all'interno di tutto il sito:


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