AFGHANISTAN 2001 - OGGI
ENDURING FREEDOM
Il giorno 18 novembre 2001 al comando dell' ammiraglio Maurizio Genignani una flotta denominata: "Comando gruppo navale italiano", composto dalle navi:
- portaerei Garibaldi - fregata Zaffiro - pattugliatore Aviere e la nave appoggio Etna, |
successivamente sostituite dal 18 marzo 2002 dal cacciatorpediniere Durand de la Penne e dalla fregata Maestrale, sono salpate dal porto di Taranto per il mare Arabico. Scopo della missione č quello di ostacolare in tutti i modi i rifornimenti e la fuga via mare ai terroristi di Al Qaida.
Operando in zona di guerra, la corrispondenza non porta nessun annullo postale particolare.
Dal marzo 2003 si sono aggiunti gli
Alpini, nella base di Bagram, come forza terrestre. Blitz e rastrellamenti.
"Interdizione d'area" sui monti al confine con il Pakistan e
incursioni notturne nei nascondigli di Al Qaeda, sono i compiti affidati..
Per le sue caratteristiche, e per la situazione attuale in Afghanistan, la
missione dei militari italiani viene considerata una delle pių impegnative tra
tutte quelle svolte finora. Gli alpini avranno non solo l'incarico di
pattugliare l'area di frontiera, per impedire l'ingresso in Afghanistan dei
terroristi di Al Qaeda.
In prima linea anche gli alpini paracadutisti del battaglione Monte Cervino, i
carabinieri del Tuscania (una cui aliquota č comunque prevista, anche per
compiti di polizia militare), o i Comsubin, i commandos della Marina. Non c'č
dubbio, poi, che del contingente faranno parte uomini delle trasmissioni,
esperti Nbc, sminatori, specialisti della logistica.
Tra Isaf e Enduring Freedom i militari italiani mpegnati in Afghanistan, nel
2003, saranno alla fine poco meno di 1.500, ai quali devono aggiungersi altri
650 a bordo di due navi della marina e gli uomini dell'aeronautica, che da Abu
Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, e da Manas, in Kirghizstan, assicurano il
trasporto di uomini, mezzi e materiali.
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Delle buste qui presentate (collezione A.
Lagreca), sola la busta del reparto distaccato ad Abu Dhabi č ancora
operativa. Tutti gli altri reparti non sono pių operativi perchč la presenza
militare italiana in questa missione, a tutto il dicembre 2006, costa della sola
Marina Militare con le sue navi:
cover del 4°ROA (ormai disattivato)
cover del ex-7°ROA di Abu Dhabi
cover della cellula Italiana in America (Tampa)
cover del Contingente presente a Kwost nella prima fase della missione