1. Cenni
storici
Già nella Grecia antica, Pitagora sosteneva la sfericità
della Terra ed Eudosso tentò di misurarne il diametro. Furono immaginate per
l'emisfero australe, condizioni climatiche simili a quello boreale, non
escludendo l'esistenza di terre all'estremo sud del mondo. In epoca alessandrina
Eratostene calcolò con buona approssimazione la lunghezza del meridiano.
Nel Medio Evo questa visione del globo terrestre fu
dimenticata a lungo, fino a quando Cristoforo Colombo (entusiasmato dalle teorie
del Toscanelli) e i successivi viaggi oceanici la fecero tornare prepotentemente
di attualità. Riavvicinandosi al pensiero greco, l'esistenza di una Terra
Australis Incognita si supponeva per amor di simmetria e come naturale
contrappeso meccanico al continente euroasiatico, come suggerito da Aristotele.
Anche il termine Antarktikos ha origine greca, in opposizione
al termine Arktikos (dal greco artkos, cioè orso, ad indicare l'appartenenza
della stella polare all'Orsa Minore).
Nel 1520 il grande navigatore Magellano, alla ricerca di un
passaggio tra l'Atlantico e il Pacifico, scoprì in Sud-America lo stretto che
prende il suo nome, e credette di vedere nella costa meridionale dello stretto
(su cui brillavano fuochi di accampamenti indigeni e che perciò chiamò Terra
del Fuoco) le estreme propaggini di un nuovo continente. Ma con la scoperta di
Capo Horn ad opera di F.Drake, nel 1578, e il suo successivo doppiaggio ad opera
di Le Maire e Schouten, nel 1616, l'esistenza del continente australe tornò a
venir ritenuta improbabile per molto tempo (1).
Dopo la scoperta di nuove isole ad opera dei francesi Bouvet
de Lozier (isola Bouvet), Kerguelen (arcipelago Kerguelen) e Dufresne (isole
Crozet e Prince Edward), tra il 1772 e il 1775 James Cook, agli ordini
dell'Ammiragliato Britannico e su incarico della Royal Society, superò più di
una volta il circolo polare antartico, durante la prima circumnavigazione
australe. Cercando invano un collegamento tra il Sud-America e la Nuova Zelanda,
portò la sua Resolution fino a 71° 10' S, arrivando senza saperlo a soli 240
Km dal continente, fermato dalla banchisa. Ma nonostante la scoperta delle
Sandwich Australi, l'estremo sud appariva il regno incontrastato del gelo e dei
ghiacci, e quindi di nessuna importanza per gli interessi nazionali. Cook potè
così sostenere che il continente australe non esisteva, o aveva dimensioni
molto minori di quanto fino ad allora sospettato.
Le operazioni di avvicinamento proseguirono quindi, per i
decenni successivi, quasi esclusivamente ad opera delle baleniere inglesi e
americane, con scoperte casuali, non raramente mantenute segrete. Il comandante
T.F.von Bellinshausen, ufficiale russo di origine tedesca, scoprì e battezzò,
durante la sua circumnavigazione antartica compiuta tra il 1819 e il 1821, le
isole Pietro I e Alessandro I, prime terre avvistate oltre il circolo polare.
Nel 1820 il capitano N.Palmer, un cacciatore di foche, scorse
la punta estrema della penisola antartica, senza poter dichiarare che si
trattava di un nuovo continente.
Tra il 1823 e il 1839 la Compagnia mercantile londinese dei
fratelli Enderby patrocinò numerose missioni esplorative, sull'onda di un
rinnovato interesse politico per le aree dell'estremo sud. Per suo conto
navigarono Weddel (che raggiunse i 74° 15' S nel mare omonimo), Biscoe (che
scoprì e battezzò l'isola Adelaide, in nome della regina d'Inghilterra), Kemp,
Balleny.
La Francia, nel 1836 con Dumont d'Urville, scoprì la costa
rocciosa della Terra di Graham. Gli Stati Uniti, nel 1838 con C.Wilkes,
avvistarono "una lunghissima linea costiera". Le spedizioni navali,
con fini scientifici come lo studio del magnetismo, avevano anche lo scopo di
giustificare future rivendicazioni territoriali. Tra il 1830 e il '40 ci si era
ormai convinti che il continente esisteva. Nel 1839-1843 la spedizione J.K.Ross
confermò il primato britannico, avvistando la Terra Victoria e, proseguendo, la
grande insenatura che si spinge verso il polo e che da Ross prende il nome. Da
qui osservò numerose montagne e addirittura due vulcani , l'Erebus e il Terror
(chiamati come le due navi della spedizione), nonché il profilarsi della
spettacolare barriera di ghiaccio. Raggiunti i 78° 9' S ,si spostò poi ad
oriente oltre la penisola antartica, navigando nel mare di Weddell, la grande
insenatura opposta a quella di Ross.
Fù però necessario attendere il 1895 per il primo sbarco sul
continente, ad opera del norvegese C.Borchgrevink, che tornerà anche a svernare
sulla terraferma nel 1899, durante una spedizione anglo-norvegese.
All'inizio del XX secolo l'interesse per l'Antartide coinvolse
molte nazioni. Francesi e svedesi allestirono spedizioni. Nel 1901 la Germania
inviò Drigalsky, ma è soprattutto la Gran Bretagna, con Scott, che riportò i
successi più prestigiosi. Nel 1907 l'irlandese Shackleton, che sei anni prima
aveva aiutato Scott con le slitte nei primi tentativi di penetrazione del
continente, tornò con obbiettivo il Polo Sud. Risalendo il ghiacciaio Beardmore,
conquistando così l'accesso all'altipiano centrale, si avvicinò molto, ma
dovette desistere, nel gennaio 1909, dopo aver superato gli 88° S. E.David
raggiunse invece, con un'altra spedizione, il Polo Sud Magnetico (2).
Il 6 Aprile dello stesso anno, all'altro capo del mondo,
Robert Peary, statunitense, conquistò il Polo Nord. Primato che gli sarà
contestato a lungo, senza risultato, da F.A.Cook.
Alla fine del 1911, in piena estate antartica, si compì anche
la conquista del Polo Sud, con una gara tragica e gloriosa insieme. Protagoniste
furono due spedizioni, una inglese, comandata da R.F.Scott, che a lungo si era
preparato, l'altra norvegese, guidata dall'esperto R.Amundsen, scopritore del
"passaggio a Nord-Ovest", che si era organizzato in segreto dopo aver
dovuto rinunciare al Polo Nord. Appena partito, inviò un messaggio al
"rivale" inglese ancora in Nuova Zelanda: "Dirigo a sud. Amundsen".
Il Polo fu espugnato dal norvegese; utilizzando cani da slitta fu raggiunto
rapidamente il 14 dicembre 1911, apparentemente quasi con facilità. La
spedizione di Scott, in ritardo, incontrò invece tempo avverso; raggiunse
anch'egli il polo, il 18 gennaio 1912, ma in condizioni preoccupanti, e
demoralizzato dal veder sventolare la bandiera norvegese alla meta di tutta una
vita. Oltre che sui cavallini siberiani per la partenza (che peraltro si
rivelarono una scelta infelice), Scott contò per gran parte del viaggio sulla
forza e la volontà dell'uomo. Il gruppo del polo, composto da cinque uomini,
nel viaggio di ritorno andò incontro alla morte, implacabilmente stretto
nell'inverno antartico in arrivo. Le loro sofferenze sono documentate nel diario
di viaggio di Scott, rinvenuto otto mesi più tardi (3)
La volontà inglese era però incrollabile e nel 1914
Shackleton fu di nuovo in acque antartiche col proposito di attraversare il
continente dal Mare di Weddel al Mare di Ross, senza fortuna. Morirà durante
un'altra spedizione, nel 1922 in Georgia Australe.
Nell'estate 1928-29 gli americani si presentarono in forze con
Wilkins. Intanto Byrd compì il primo sorvolo aereo del Polo Sud e introdusse
metodi esplorativi integrali. Fu in Antartide nel 1933-35 e nel periodo 1939-41.
E poi ancora dopo la guerra nel 1946-47 e nel 1956 con la "Operation
Deepfreeze", un anno prima della sua morte.
Finita la II Guerra Mondiale, si aprì per l'Antartide una
fase nuova. I progressi tecnologici offrirono a molte nazioni gli strumenti per
impiantare stazioni metereologiche e basi scientifiche permanenti, gruppi
iniziarono a svernare regolarmente sul continente, e si susseguirono le
esplorazioni. Si sviluppò un crescente interesse, generato da motivi
scientifici ed economici, ma anche strategici e militari. Tutto ciò pose a più
riprese il problema delle rivendicazioni territoriali. Con il nuovo assetto
politico mondiale l'Antartide rischiava seriamente di trasformarsi in terreno di
conquista, per assicurarsi basi strategiche e future imprecisate ricchezze
naturali. Il Trattato Antartico disinnescò certamente pericolosi confronti.
Il continente oggi è ancora largamente inesplorato. Pur non
potendo vantare popolazioni stabili, esistono però varie basi scientifiche,
disseminate lungo le coste e più raramente nell'interno, alcune abitate in modo
continuativo durante tutto l'anno; i programmi di ricerca proseguono
ininterrottamente nella raccolta dei dati, indagando sull'attività vulcanica,
sismica e sul magnetismo. Lo studio delle "tempeste solari" accresce
le nostre conoscenze sui fenomeni collegati, come le spettacolari
"aurore" e i disturbi provocati nelle radiotrasmissioni. Le
perforazioni in profondità nel ghiaccio antico, rappresentano per gli studiosi
un autentico viaggio nel passato, da cui riaffiorano meteoriti, fossili, polveri
di antiche eruzioni vulcaniche, particelle imprigionate da decine e centinaia di
migliaia di anni. Luogo ideale per le osservazioni astronomiche, in Antartide
sono venuti alla luce anche moltissimi meteoriti, 10.000 negli ultimi 17 anni.
Le presenze dei ricercatori, durante l'anno, variano da mille a cinquemila
persone, aumentando ovviamente nel periodo estivo. Ma pare che l'Antartide possa
contare anche su 10.000 "turisti" annuali.
Nell'estate 1989-90 è stata effettuata la prima traversata a
piedi senza cani, da R.Messner e A.Fuchs.
La XVII Spedizione Italiana in Antartide si è svolta dal
15.10.2001 al 28.02.2002 con base in Baia Terra Nova.
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(1)
Sir Francis Drake, inglese, capitano a 22 anni, combattè una lunga guerra
corsara contro le colonie spagnole d'America, per conto della regina Elisabetta.
Nel 1577 partì per un lungo viaggio di tre anni, che lo porterà a compiere la
prima circumnavigazione del globo dopo la spedizione di Magellano (Magellano morì
in realtà durante il viaggio). Partito con cinque navi, depredando tutte le
imbarcazioni spagnole che incontrava, Drake identificò nel 1578 Capo Horn,
sull'isola omonima. Il vasto braccio di mare che separa il Sudamerica
dall'Antartide prenderà così il suo nome. Bisognerà però attendere il 1616
perchè Capo Horn venga doppiato da due olandesi, J. Le Maire (il suo nome
identifica lo stretto che separa la Terra del Fuoco e l'Isola degli Stati) e
W.C.Schouten (nato nei Paesi Bassi a Hoorn, da qui il nome della propaggine
sudamericana).
(2) Si noti che i poli geomagnetici, cioè i poli
magnetici terrestri, non solo non sono coincidenti con i poli geografici, e
neppure esattamente agli antipodi l'uno dell'altro, ma sono anche interessati da
una continua migrazione. Dopo esser stato raggiunto da T.David nel 1909
all'interno di Terra Victoria, ad una successiva misurazione nel 1962, si era
spostato di 800 km, sulla costa di Terra Adelie. Oggi il polo sud geomagnetico
si trova al largo, a circa 2500 km dal polo geografico. Anche il valore del
campo magnetico varia col tempo, e può succedere perfino che i poli si
invertano, come pare sia capitato di "recente", poche centinaia di
migliaia di anni fa.
(3) Roald Engelbreth Amundsen, uno dei più
importanti esploratori polari, fu in Antartide già nel 1897 con una spedizione
belga, ma si dedicò anche a lungo all'esplorazione del profondo Nord. Per primo
riuscì a trovare un passaggio a nord del Canada, che lo portasse dall'Atlantico
settentrionale allo Stretto di Bering. Dopo aver nel 1911 raggiunto il Polo Sud,
fu anche il primo uomo ad aver toccato entrambi i poli. Infatti, dopo un
tentativo fallito in idrovolante, raggiunse il Polo Nord a bordo di un
dirigibile, nel 1926. Morì nel 1928 in Artide, durante le operazioni di
soccorso al dirigibile "Italia".
Oggi la base americana al Polo Sud, intitolata a lui e al suo sfortunato e
coraggioso antagonista, risponde al nome di "Stazione Amundsen-Scott".
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L'Antartide è un
continente che si sviluppa quasi totalmente all'interno del circolo polare
antartico ed è coperto completamente da una spessa calotta di ghiaccio. E'
stato scoperto solo intorno agli inizi del 1800, mentre il Polo Sud è stato
raggiunto per via terrestre all'inizio di questo secolo (nel 1911). Date le
proibitive condizioni ambientali e climatiche non ci sono insediamenti
abitativi, ma solo alcune stazioni scientifiche.
Dal 1959 in virtù di un accordo internazionale l'Antartide è
riservata a base per ricerche scientifiche a scopi pacifici. Tuttavia il Paese
è suddiviso in alcune sfere di influenza tra vari Stati. L'altitudine media è
molto elevata e si pone attorno ai 2600 metri. Le coste sono abbastanza
frastagliate e vi è la presenza di qualche isola. Il clima è ovviamente molto
rigido. La minima temperatura rilevata finora è stata di -92,7 °C.
Dati generali:
Superficie:14.107.637
Km²
Monte più alto: Vinson
Massif
4892 m (stando agli ultimi dati di
wikipedia)
ultimo
aggiornamento 15 gennaio 2008
desideriamo ringraziare Maurizio Cavini autore di parte dei testi di questa pagina
e vi rinviamo al suo sito http://www.mauriziocavini.it/Testi/Antartide.html
per ulteriori informazioni sull'Antartide.