"Trieste
settembre 1943 – ottobre 1954:
un susseguirsi di occupazioni straniere"
da un articolo della Voce del Cifr del novembre 2005: PARTE III
Trieste settembre 1943 – ottobre 1954: un susseguirsi di occupazioni
straniere
Parte
3a
12 giugno 1945 – 14
settembre 1947 :
il Governo Militare Alleato Venezia Giulia
(“A.M.G.–V.G.”).
Nella
notte e nella mattinata del 12 giugno 1945 il IX Corpus dell’ Armata jugoslava
del generale Tito abbandona Trieste e le altre zone giuliane definite
nell’accordo di Duino di competenza degli Alleati, ritirandosi ad est della
c.d. “linea Morgan”.
Sempre
il 12 giugno, il “proclama n. 1” emanato a Roma dal generale Alexander,
comandante supremo delle forze alleate operanti in Italia,
istituisce, con sede a Trieste, l’ “Allied
Military Government - Venezia Giulia”. E’ l’ottavo A.M.G. operante
a quei tempi in territorio italiano, con autorità assoluta di governo sulla
provincia di Trieste, su una parte
di quella di Gorizia e sulla città di Pola col suo immediato retroterra
(per complessivi 44 Comuni con
circa mezzo milione di abitanti).
Il
“proclama n. 1” attribuisce specificatamente al nuovo Governo Militare il
“completo controllo sull’amministrazione del territorio” con gli obiettivi
di “affrettare il ritorno alla normalità delle zone
che le Forze Armate Alleate hanno liberato dall’occupazione tedesca”
e di “assicurare l’ordine ed il rispetto della legge”. Viene altresì
stabilito che “le leggi applicabili nel territorio saranno le leggi italiane
in vigore al 9 settembre 1943, purgate di tutte le misure fasciste ed integrate
dai proclami e dagli ordini del A.M.G.”. Nessun ruolo viene riconosciuto,
anche nell’ambito dell’amministrazione civile a “certi comitati di
liberazione”, patrocinati dagli ex-occupanti jugoslavi.
Si
può affermare che il governo americano opererà a Trieste fino al 1954 anche
allo scopo di costituire un baluardo
contro le mire espansionistiche
jugoslave verso le zone giuliane abitate da popolazione con etnia esclusivamente
italiana.
Per
quanto riguarda l’ amministrazione postale, l’organizzazione degli uffici,
le norme ed i regolamenti rimasero quelli in vigore e di nuova emanazione delle
Poste italiane. L’
amministrazione postale della zona era però sottoposta al controllo del A.M.G.
nella persona del responsabile per le comunicazioni, maggiore Charles I. Turner.
Il 25.7.1945 la Direzione provinciale di Trieste fu elevata a Direzione
superiore e di conseguenza il
direttore Vincenzo Greco ebbe la responsabilità di supervisione anche sulle
direzioni provinciali di Gorizia e Pola.
zona
i servizi a denaro e da settembre l’assicurazione. Il 10 agosto furono
ripristinati i servizi per l’Italia e per l’estero Alleato ed in settembre
quelli per la zona jugoslava. Da
novembre fu possibile
inoltrare, via Italia, anche corrispondenze di posta aerea, utilizzando la linea
Venezia-Udine-Trieste. Alla fine
del 1945 la quasi totalità dei servizi fu
operativa. Il servizio pacchi postali fu operativo solo per i pacchi
dono provenienti dall’ U.S.A. e dal Canada.
Per
quanto riguarda le tariffe, inizialmente rimasero in vigore quelle della R.S.I.
(lettera 1 lira, cartolina postale
50 cent. e sopratassa di raccomandazione 1,50 lire). Solo dal 10 agosto 1945
vennero applicate le tariffe emanate dal Regno d’ Italia il 1.4.1945.
Per
quanto riguarda la corrispondenza e l’impiego dei valori postali nella
provincia di Trieste durante il periodo del
A.M.G.-V.G., la situazione fu caratterizzata da tre fasi cronologicamente
successive.
1a) 12 giugno 1945—15 luglio 1945 : il mese dei francobolli di occupazione jugoslava.
Come
già descritto nella parte IIa della presente trattazione (vedi
“La voce del Cifr” 57), il giorno prima di evacuare Trieste, gli
occupanti jugoslavi avevano posto in distribuzione la serie di undici valori con
sovrapprezzo (13 francobolli, considerando i due sottotipi del 30 c.
“tamburino” con filigrana corona) realizzata soprastampando i francobolli
“Monumenti distrutti” della R.S.I.
I
valori della serie sono i seguenti :
0,20 + 1 su 0,05, 0,25
+ 1 (cartolina nel distretto), 0,30
+ 1, 0,50 + 1 (cartolina
e lettera nel distretto), 1 +
1 (lettera), 1,25 + 2,
2 + 2 su 0,25 (lettera doppio porto),
3 + 2, 5 + 5 su 1, 10 + 10 su 0,30, 20
+ 20 su 0,05 : come si vede quattro
soli valori corrispondevano alle tariffe delle corrispondenze ammesse.
Il
Comitato jugoslavo responsabile dell’emissione, ancora presente a Trieste,
anche se esautorato, pubblicò una “relazione finale” su questi francobolli,
indicandone le tirature (dai 49.900 del 20 l. + 20 l. su 5 c. ai 2.200.000 del
50 c. + 1 l.) ed il complessivo valore (lire 7.463.605 di valore nominale +
8.977.600 di sovrapprezzo), richiedendo anche il rimborso del sovrapprezzo da
distribuire in beneficenza (senza peraltro indicare a favore di chi) : richiesta
immediatamente respinta dal Governo Alleato.
Il 22 giugno il direttore postale Greco relazionò sullo stato di questi
francobolli, precisando che “quasi tutti i francobolli di minor tiratura sono
stati venduti” (Nota del redattore : non
tanto per uso postale, dati gli alti sovrapprezzi ed i valori non utilizzabili
in relazione alle tariffe della corrispondenza consentita, ma essenzialmente per finalità commerciali e collezionistiche), “mentre
rimaneva una buona scorta di quelli a larga tiratura
(50 c. + 1 l. ed 1 l. + 1 l.) che sarebbe bastata per i
bisogni del servizio per un paio di mesi”.
Il
Governo Alleato, con scarsa visione
politica (forse compensata dall’opportunità di incamerare
l’introito dei sovrapprezzi ?), consentirono l’uso di questi francobolli
fino al 15 luglio 1945. Per un mese e quattro giorni i soli valori postali in
uso nella provincia di Trieste furono quindi quelli della cessata occupazione
jugoslava, uso che da taluni uffici postali fu anche tollerato nella seconda metà
di luglio.
Nel
contempo il pagamento della tassa postale continuò ad essere consentito anche
con esazione in contanti ed apposizione sulla corrispondenza dei timbri
ovali “pagato”.
Da
questa possibilità, contrapposta al pagamento di un alto sovrapprezzo, nonché
dalle già descritte limitazioni cui era sottoposto il servizio postale, derivò
uno scarso utilizzo dei francobolli
“jugoslavi” sulle corrispondenze (fanno ovviamente eccezione quelle di
origine filatelica). Le lettere e
le cartoline affrancate con questi francobolli realmente viaggiate non sono
comuni e portano quasi sempre i
valori da 50 cent. e da 1 lira ; ne sono note pochissime con i francobolli da 25
cent., 30cent. e 2 lire. (Figure 1 e 2)
Circa
l’uso di questi francobolli è
opportuno ricordare la circolare
del 4.7.1945 della Direzione P.T. di Trieste che enunciava : “i francobolli
soprastampati ora in corso devono servire per
la francatura della corrispondenza in
luogo della francatura in contanti. D’ora in avanti la corrispondenza dovrà
essere regolarmente affrancata con i francobolli da cent. 50 + 1 L. e da L. 1 +
1” : disposizione spesso disattesa.
(N.B. : A differenza di
Trieste, nella città di Pola i locali francobolli di occupazione jugoslava,
soprastampati “ISTRA e nuovo valore”, anche se messi fuori corso dal A.M.G.
dal 16.7.1945, continuarono ad essere usati fino alla metà settembre.
A Gorizia furono mantenuti
in corso esclusivo i francobolli
della R.S.I., così come nel Veneto e nella Venezia Tridentina).
2a) 16 luglio 1945—21 settembre 1945 : 69 giorni di uso dei francobolli della R.S.I.
Già
alla fine di giugno il Governo Alleato aveva previsto di approntare propri
francobolli per la Venezia Giulia, ma la loro realizzazione fu per il momento
rinviata. Di conseguenza, una volta messi fuori corso i francobolli di
occupazione jugoslava ed in attesa di disporre di propri valori postali, il
A.M.G. rimise in corso tutti i vecchi francobolli
ed
interi postali giacenti presso
le locali P.T. : in grande maggioranza quelli della R.S.I. (“Imperiale”
soprastampati, “Monumenti distrutti”, commemorativi “Fratelli Bandiera”,
cartolina postale “Mazzini”) ed in misura assai minore del Regno (delle
serie “Imperiale” e di posta aerea).
Esistono
quindi corrispondenze da Trieste affrancate con questi francobolli, anche in
affrancature miste R.S.I.—Regno ed alcune rare e del tutto inusuali
affrancature miste, nella seconda metà di luglio, con francobolli dell’
occupazione jugoslava.
Due
furono in questo periodo i periodi tariffari : per 27 giorni fino al 10.8.1945
le tariffe R.S.I. 1.10.1944
e per 42 giorni dal 11.8.1945 le tariffe luogotenenziali
1.4.1945. La brevità di
questi spazi temporali rendono le corrispondenze del periodo non comuni e di non
facile reperibilità . (Figure 3 e 4)
3a)
22 settembre 1945—15 settembre 1947
: i due anni dei francobolli soprastampati “A.M.G.-V.G.”.
Con
l’ Ordine generale n. 9 del 25.7.1945, il
Governo Alleato dispose l’emissione di propri francobolli da realizzarsi
mediante la soprastampa “A.M.G.—V.G.” su valori postali italiani ordinari
da prelevarsi dai magazzini carte valori di Roma e di Novara, affidandone
la realizzazione alla tipografia Fortuna di Trieste, che in tal senso
opererà dal settembre 1945 fino al luglio 1947.
La delibera fu presa per ragioni politiche : gli Alleati vollero
evidenziare la loro occupazione della regione, evitando di introdurvi valori
postali italiani nel momento in cui il destino dei territori giuliani era ancora
oggetto di vivace e contrapposta discussione alla Conferenza di Pace.
La
data ufficiale della prima emissione è
stata il 22.9.1945 : furono
soprastampati francobolli e cartoline postali
“Imperiale”, sia dell’ anteguerra con fasci , sia luogotenenziali
senza fasci della tiratura di Roma con filigrana ruota alata.
L’ emissione iniziale comprende i seguenti valori :
10 cent. con fasci
e 50 cent. “Pegaso” di posta
aerea ; Luogotenenza Roma :
20 e 60 cent. - 1, 2, 5, 10
lire.
Fu
integrata successivamente (forse a
partire dall’autunno 1945, ma le date di emissione non sono note) con
tre francobolli luogotenenziali della tiratura di Novara senza filigrana
: 10, 20 e 60 c.
Successivamente
vennero soprastampati ed emessi altri due francobolli con fasci : il 20 lire
(10.7.46) ed il 20 cent. (dicembre 1946). La
soprastampa di quest’ultimo francobollo fu certamente dovuta alle grandi
giacenze esistenti (ne furono distribuiti circa 2 milioni di esemplari contro un
milione degli altri due tipi).
La
serie pertanto risultò alla fine di 12 francobolli soprastampati,
corrispondenti a 9 valori facciali.
Il
22.9.1945 venne emessa anche la cartolina postale luogotenenziale da 50 c. :
ebbe due soprastampe successive prima in viola e poi, all’inizio 1946, in
nero. Fu seguita nell’ottobre
1946 dalla cartolina luogotenenziale da 3 lire, portante ancora lo stemma
sabaudo, anche se da 4 mesi ormai l’ Italia era una Repubblica.
I
francobolli tipo “Imperiale”
soprastampate “A.M.G.-V.,G.”, a differenza di quelli italiani, non ebbero un
termine di validità e rimasero in distribuzione fino all’ esaurimento.
Dieci
anni fa sono stati casualmente rinvenuti una cinquantina di esemplari nuovi
soprastampati del 10 lire con fasci. Di
questo francobollo non esiste alcuna menzione nei documenti di archivio del
A.M.G. : trattandosi di un valore di cui esistevano poche giacenze, si può
ritenere essersi trattato in origine di
un foglio stampato per errore, in quanto confuso tra quelli dei francobolli
senza fascio di uguale valore.
Per
quanto riguarda i segnatasse e le
marche per il recapito autorizzato, fu dato corso ai francobolli italiani senza
soprastamparli in quanto di esclusivo utilizzo interno.
Il
1 ottobre 1945 veniva emessa in Italia la nuova serie “Democratica” che, coi
suoi primi 22 valori tra
francobolli ordinari, di posta aerea ed espressi, costituirà l’ultima emissione del Regno d ‘ Italia e sarà poi
integrata, per far fronte al succedersi dei cambiamenti tariffari, con altri 17 valori emessi in periodo repubblicano.
Tra il luglio 1946 ed il luglio 1947, anche questi francobolli vennero
soprastampati a Trieste “A.M.G.-V.G.”
: la nuova serie giuliana, che non sostituì, ma convisse con la precedente,
risultò alla fine composta di 9 francobolli ordinari (da 25 cent. a 100 lire),
da 7 di posta aerea (da 1 lira a 50 lire) e da due espressi (10 e 30 lire), per
complessivi 18 valori.
Vennero
anche soprastampate ed emesse due cartoline postali tipo “Democratica” :
lire 10 (9.46) e lire 3 (10.46), quest’ultima con soprastampa sia nera che
azzurra.
Tutti
i valori postali soprastampati “A.M.G.-V.G.” ebbero corso fino al 1 ottobre
1947, data di emissione dei nuovi valori per
il Territorio Libero di Trieste. (Figure
5 e seguenti).
Le
corrispondenze di maggior valore nel periodo sono quelle affrancate col 100 lire
tipo Democratica, principalmente se indirizzate in Italia.
Anche
se i soprastampati erano gli unici francobolli ufficialmente validi nella zona
giuliana sotto il A.M.G., sono note anche corrispondenze, generalmente non
tassate, affrancate con francobolli italiani non soprastampati,
sia da soli che in
francatura mista con i soprastampati. Dato i volumi postali in partenza dal capoluogo,
molte di queste corrispondenze sono in partenza da Trieste.
Sono
note, anche se infrequenti, corrispondenze non filateliche in partenza
dall’Italia affrancate con francobolli A.M.G.-V.G. , usati probabilmente da
viaggiatori, anche se quei francobolli in Italia non erano validi : non ne
conosco di tassate.
Emilio M. Zucchi
Immagini
delle figure riportate nel testo:
Fig.1- Lettera
nel distretto da Trieste 12.7.45 per la città, affrancata con Occupaz.Jugoslava
50 c. (+11)
Fig.2 – Cartolina
postale R.S.I. Mazzini (usata come solo supporto) nel distretto, da Trieste
16.56.45 per la città,
affrancata con Occupaz. Jugoslava 30 c. (+11)
Fig.- 3
Avviso di ricevimento da Trieste 20.8.45 a Villachiara, affrancata con
R.S.I. 50 x due (tariffa RSI)
Fig.- 4
Raro plico 12 porti raccomandato
espresso da Trieste 18.9.45 a Genova, affrancato sul fronte e sul
Fig. 4 Retro
con R.S.I. 1 lira x venti + 50 c. x quattro (tariffa Luogotenenza)
Fig.- 5
Plico 22 porti da Trieste a 3.10.46 a Oneglia, affrancato con AMG-VG tipo
“Imperiale” 25 l. + 2 l. x Trenta
+ 1 l: x dieci
Fig.- 6
Lettera espresso da Trieste 18.9.47 a Milano, affrancata con AMG-VG tipo
“Democratica” 25 l. +
Fig.- 7
Lettera via aerea da Trieste 19.12.46 a New York (U.S.A.) affrancata con
AMG-VG tipo
Fig.- 8 Lettera via aerea da Trieste 16.5.47 a Gand (Belgio) con AMG-VG tipo “Democratica” a.50 l. +
5
l.
Fig.- 9 Lettera
via aerea da Trieste 7.8.45 a New York (U.S.A.) con AMG-VG tipo “Imperiale”
20 l. +
Tipo “Democratica” 50 l. + 25 l.
Fig.- 12 Lettera da Trieste 14.6.46 inoltrata in città
tramite Recapito autorizzato, affrancata con R.A. Italia
Emilio
Zucchi
fine parte III
ultimo aggiornamento 16 novembre 2005