"L’approfondimento: al via i sessantesimi"
da un articolo della Voce del Cifr del novembre 2004
Non
solo le manifestazioni storiche ed anche filateliche per il sessantesimo
anniversario dalla Liberazione, iniziative già peraltro copiose, come si
evidenzia più avanti nella rubrica “Il Cifr in azione”.
Anche
le amministrazioni postali si stanno organizzando in vista del giro di boa.
Alcune, anzi, hanno già cominciato.
Fra
queste c’è il Belgio, che il 27 settembre ha proposto un mezzo euro dedicato
ai volontari di guerra del 1944 ed il 3 novembre ha messo in cantiere altri tre
dentelli dedicati a Bastogne (44, 55 e 65 centesimi i facciali), sempre in quel
terribile anno teatro di un’ulteriore, sanguinosa, vicenda. “Il 16 dicembre
1944 –ricordano a Bruxelles- si sviluppò un’ampia offensiva tedesca, alla
quale resta collegato il nome del maresciallo von Rundstedt. Iniziata da Hitler,
puntava a riprendere il controllo della Mosa e del porto di Anversa, in modo da
tagliare l’esercito britannico dalle divisioni statunitensi e strappare così
una pace separata ad Occidente”. La sorpresa fu totale; le unità Usa
registrarono perdite terribili ma non si ritirarono: agli emissari tedeschi, il
generale McAuliffe rispose “Nuts!”, interiezione entrata nella memoria
collettiva. Solo l’arrivo di Patton con i rinforzi della Terza armata
costrinse, il 28 dicembre, Berlino a ritirarsi.
Dal
Belgio al vicino Lussemburgo, che il 7 dicembre proporrà un 70 eurocent
commemorativo. “Un francobollo –spiegano le stesse poste- in cui passato e
presente sono affiancati”. Grazie ad un montaggio dovuto al pittore Carlo
Losch, infatti, si vedono due soldati protetti dai carri armati mentre
percorrono la foresta innevata di Oesling”. Dietro c’è però il “National
Liberation memorial”, eretto soltanto nel 1994 al Schumannseck (Nothum) per
testimoniare gli scontri che qui si svolsero tra statunitensi e tedeschi.
“Sessant’anni dopo la fine delle ostilità in Lussemburgo, il ricordo dei
combattenti caduti per liberare la patria resta intatto. Questo francobollo
-precisano agli sportelli- è realizzato in loro omaggio”.
Giuliano
Fabbi
ultimo aggiornamento 4 dicembre 2004