PAESE CHE
VAI.. L'isola di Sark
di Fabio V.
da un articolo della Voce del Cifr del
settembre 2002, aggiornato a marzo 2008
mappa del
Bailato di Guernsey (dipendenza diretta della Corona Britannica) e delle isole
limitrofe fra cui Sark,
Siamo
nelle isole del Canale (N.d.R.)
Iniziamo la
storia con la prima notizia ripresa dal Corriere delle Sera a fine agosto 2002:
prime
etichette "carriage label" dal 1950
Fig.1
Commodore Shipping Co, dentelli del 1964 con navi o aerei
Alcune
cover ed annulli relativi all'isola di Sark:
20-1-2000
PO Guernsey-Sark cover
postmark
di Sark su bollo britannico del 1905
postmark
di Sark su card con bollo britannico del 1995
fig.
3
dentello di Isle de Serk del 1965
fig.
4 con set della "Isle of Sark shipping Co"
Ecco
come il Vaccari News del 1 marzo 2008 ha riportato le ultime notizie su Sark:
È balzata sui giornali in questi giorni, poiché sarebbe
“l'ultimo feudo d'Europa”, destinato a diventare una democrazia dal
prossimo dicembre. Fra pochi mesi, i seicento abitanti potranno votarne
ventotto che sostituiranno l'attuale signore, tale perché scelto da soli
quaranta feudatari. Sarà così cancellato un sistema antico, contro il quale,
già qualche anno fa, si era opposta l'Onu. È Sark, piccola isola del Canale;
come tutto il Bailato di Guernsey, cui appartiene, è una dipendenza diretta
della Corona britannica.
Contrariamente ad Alderney, non ha un'attività filatelica
propria. Dipende da Guernsey, che venerdì ha lanciato una serie di sei
francobolli riguardanti l'applicazione della Convenzione di Ramsar a Sark.
L'emissione saluta un accordo internazionale volto a proteggere le zone umide,
che caratterizzano anche i cinque chilometri quadrati del territorio.
Ma Sark è nota pure per un servizio di trasporto anomalo.
“Si è avvalso -spiega l'esperto di situazioni locali, Fabio Vaccarezza-
delle compagnie di navigazione che traghettano persone e pacchi collegando le
isole. In qualche caso sono stati prodotti dei «francobolli»: si tratta
delle cosiddette «carriage label», comuni ad altre isole off-shore
britanniche. Fra le società che hanno lavorato nell'area e che magari hanno
inteso solleticare l'interesse dei collezionisti figurano la Commodore
shipping e la Isle of Sark shipping”.
Il
Corriere della Sera in un articolo di Guido Santevecchi del 24-2-2008 ci dà la
conclusione della storia iniziata nel 2002, davanti all'ONU:
Europea (e due gemelli eccentrici) è tempo di cambiare
Il Signore di Sark perde lo scettro. Via l' ultimo feudo d' Europa
A dicembre i seicento «servi» dell' isola eleggeranno un Parlamento. Il
primo dal 1565
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA - Un' altra dittatura è caduta. Dopo 443
anni l' ultimo dominio feudale dell' Occidente è stato spazzato via e questa
volta non per l' intervento armato della superpotenza americana, ma per merito
(o per colpa, a seconda dei punti di vista) dell' Unione Europea. La tirannia in
questione era quella esercitata su un' isoletta nella Manica, il Channel come lo
chiamano i britannici, dal Seigneur e dai suoi quaranta feudatari. I seicento
abitanti di Sark, 80 miglia dalla costa meridionale inglese, andranno a votare a
dicembre per eleggere un' assemblea popolare: sarà la fine di una storia
cominciata nel 1565, quando la Regina Elisabetta (la Prima) temendo uno sbarco
dei francesi e le scorrerie dei pirati, attribuì al nobile di Jersey Helier De
Carteret e ai suoi discendenti il diritto perpetuo di governare l' isola di
cinque chilometri quadrati a patto che vi si stabilisse con quaranta famiglie
armate e pagasse alla Corona «un ventesimo del beneficio feudale dovuto da un
cavaliere». Il sistema è andato avanti per secoli e Sark ancora oggi non fa
formalmente parte del Regno Unito ma è una Crown dependency che fa capo
direttamente alla regina. Il potere è stato trasmesso per diritto ereditario
fino al ventiduesimo Sire, John Michael Beaumont. Che ha mantenuto tra i suoi
privilegi quello di essere l' unico isolano a «poter tenere piccioni o cagne
sterilizzate e a vantare la proprietà di tutti i beni riemersi dopo l' alta
marea o portati a riva dalle onde». Il signor Beaumont ha rispettato gli
accordi: manda sempre puntualmente a Buckingham Palace, ogni anno, un assegno da
una sterlina e 79 pence, un ventesimo di quanto dovuto da un cavaliere (anche se
non è facile capire come siano stati attualizzati i calcoli). Sarebbe potuta
continuare così in eterno. Se non fossero accaduti due fatti. Primo: la firma
della convenzione europea sui Diritti Umani, anche se nessuno ricorda bene chi
l' abbia sottoscritta o perché. E poi l' arrivo nel 1993 di due fratelli
gemelli: Sir David e Sir Frederick Barclay. I Barclay sono miliardari
eccentrici, proprietari del Ritz di Londra, del Daily Telegraph e di un impero
mediatico, ma con una passione quasi maniacale per l' anonimato. Per questo
hanno deciso di comperarsi lo scoglio di Brecqhou, separato da Sark da poche
braccia di mare spesso tempestoso, e di costruirci un castello con eliporto. I
Barclay hanno dimostrato una certa litigiosità: hanno cominciato a contestare
che la loro proprietà, pagata tre milioni di euro, ricadesse sotto la
giurisdizione di Sark e del suo Sire. Poi hanno attaccato sul fronte della legge
ereditaria: in base al costume feudale qualsiasi proprietà si passava al primo
figlio maschio. Infine l' ultimo assalto, sul fronte dei Diritti Umani europei
violati dal regime stretto intorno al Sire, al suo Seneschal (giudice), Greffier
(ciambellano) e Prévôt (sceriffo). E al Consiglio dei quaranta feudatari. Il
resto della popolazione era definito serfs. Ma questi «servi della gleba» a
quanto si è visto non erano poi amareggiati dalla loro condizione, che imponeva
di dare al Seigneur un pollo vivo ogni anno (o l' equivalente in denaro) e di
tenere in casa un moschetto (in caso che arrivassero i pirati temuti da
Elisabetta Prima). Oltretutto la condizione di «dipendenza della corona»
attribuisce a Sark e alle altre isole del Canale, da Guernsey a Jersey, un
sistema di tassazione molto rilassato che non prevede Iva e imposte sul capital
gain e le ha trasformate in paradisi fiscali dove si sono stabilite diverse
società offshore. Però il Diritto è Diritto: il bastione del feudalesimo ha
ceduto. Giovedì notte è stato stabilito che il Seigneur Beaumont resterà in
carica fino a dicembre, poi nascerà un' assemblea elettiva di 28 cittadini. Ma
la democrazia non dovrebbe cambiare di molto la vita degli ex serfs liberati: a
Sark continueranno a non esserci automobili, solo carri trainati da cavalli,
qualche trattore, 820 biciclette e niente illuminazione stradale. * * * Il
governo Il «Bailato di Guernsey» Sark fa parte del «Bailiwick of Guernsey»,
il Bailato di Guernsey, una dipendenza della corona britannica costituita da
alcune isole nel Canale della Manica, ultimo residuo del medievale Ducato di
Normandia L' isola di Sark Temendo uno sbarco dei francesi e le scorrerie dei
pirati, nel 1565 la regina Elisabetta I attribuì al nobile di Jersey Helier De
Carteret e ai suoi discendenti il diritto perpetuo di governare l' isola di Sark,
a patto che vi si stabilisse con quaranta famiglie armate e pagasse alla Corona
«un ventesimo del beneficio feudale dovuto da un cavaliere». Il sistema è
andato avanti fino ad oggi... Diritto feudale Il «Seigneur» manda ogni anno a
Buckingham Palace un assegno da una sterlina e 79 pence.
aggiornato
al 2 marzo 2008